23

21 4 0
                                    

AVVISO AUTRICE: DA QUESTO MOMENTO IN POI, LA STORIA VERRÀ SCRITTA AL PRESENTE.

-----

"Jane guarda questa tuta! Sarebbe fantastica per passare la giornata della gita nel bosco." Cerco di capire cosa abbia di attraente la tuta appesa al manichino, ma non riesco proprio a capirlo.

"Kate...questa tuta fa schifo. Neanche mia nonna la userebbe."

"Uffa! Guastafeste!" Mi mette il broncio e mi fa una linguaccia.

"Guarda questa invece!" Le indico una salopette di jeans scuro, con degli strappi sulle ginocchia.

"Jane...è...fantastica!" Scandisce bene le lettere dell'ultima parola, ed entra nel negozio prendendomi dal polso.

Pochi minuti più tardi, siamo fuori dal negozio con dei sacchetti pieni di vestiti. Ovviamente tutti di Kate.

"Tu ci vai in gita?" Chiede la mia migliore amica riaccompagnandomi a casa.

"Non lo so, penso proprio di no."

"E perché?" Ma quanto è ficcanaso?

"Beh...non mi piacciono le gite." Mento.
La verità è ben altra.

"Ah... d'accordo. Peccato, mi sarei divertita insieme a te."

Voglio cambiare argomento. "Sai quando si farà il falò di fine anno scolastico?"

"Si, dovrebbe essere tra circa tre settimane."

"Fantastico." Dico accennandole un sorriso.

Quando torno a casa, trovo vetri rotti e mia madre in lacrime seduta su una sedia.
Corro da lei e mi faccio spiegare cosa succede.

"Tuo padre." Cerca di dire tra i singhiozzi.

"Cosa ha fatto?"

"Gli ho trovato una lettera. Lo hanno licenziato." Il mio cuore perde un battito.

"Cosa significa?" Chiedo con voce tremante.

"Significa che siamo nella merda!" Mi stupisco a sentirle dire una parolaccia.

"Ma aveva detto che era in ferie, che non aveva problemi." Gli occhi mi si riempiono di lacrime.

"Tutte bugie! Lo avevano già licenziato dalla settimana prima che ci raggiungesse."

"Ora lui dov'è?" Chiedo terrorizzata. Non voglio sentire la riposta, ma ne ho bisogno.

"Quando gli ho detto che avevo scoperto del suo licenziamento, è andato su tutte le furie."

"È andato a bere vero? Ha ricominciato, non è così?" Sento le lacrime rigarmi le guance.

Lei non risponde. Mi guarda nel modo in cui una donna sconfitta guarda la realtà. Con tristezza e rabbia.

"Merda!" Dico alzandomi di colpo dalla sedia.

Mi dirigo in camera. In poco tempo mi ritrovo a parlare con Harry al telefono.

*Ciao Harry posso venire da te?*

*Certo... Jane stai bene?*

*Sono a pezzi.* Chiudo la telefonata e guardo l'ora sullo schermo del cellulare. 6.20 P.M.

Cerco di nascondere le lacrime con degli occhiali da sole.
Mi guardo allo specchio e ottengo ciò che speravo.
Una maschera che mi permetta di proteggermi dai commenti della gente curiosa.

Una volta arrivata davanti casa di Harry, rifletto un momento se suonare o meno.
Senza neanche accorgermene mi ritrovo con il dito sul campanello.

Sento una chiave girare, e il mio cuore inizia ad accelerare. Dannazione! Perché sono andata proprio da lui?

Sto per andarmene, quando una figura alta con un asciugamano in torno alla vita e i capelli bagnati, viene ad aprirmi, e il mio cuore perde un battito davanti a tanta bellezza.

Try || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora