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Il suono di un cellulare mi sveglia dal sogno perfetto che stavo facendo.

Tasto il comodino con il palmo della mano.
Trovo il telefono, rispondo e lo porto all'orecchio per ascoltare le parole di chi mi cerca.
Per quanto ho sonno non ho neanche letto il nome di chi mi ha svegliata.

"Jane." La riconosco fin troppo bene questa voce e vorrei non ricordarne il motivo.

"Papà." Dico con voce incrinata.

"Dove cazzo sei? È l'una di notte." La sua voce risulta roca.

"Sono da un'amica e mi sono addormentata." Non voglio che mio padre sappia che sono in compagnia di un ragazzo.
Harry si sveglia. "Chi è?" Gli faccio cenno di aspettare.

Mio padre lo sente e dice: "Ho sentito una voce maschile. Dimmi la verità Jane. Dove sei?" Merda.

"Non molto lontano da casa nostra. Tra mezz'ora arrivo." Sento chiudersi la chiamata.

Mi alzo e butto il telefono sul letto.
Harry è in piedi e mi guarda confuso.

"Mio padre."

"Cosa vuole?"

"Voleva sapere dov'ero."

"Ti accompagno io con la mia macchina."

"Ok grazie, dammi il tempo di andare in bagno." Acconsente con un cenno della testa e si dirige in cucina.

Pochi minuti dopo io e Harry sentiamo dei colpi provenire dalla porta d'ingresso.

Ci guardiamo un momento per capire chi è il pazzo che bussa così forte alla porta di una casa.

"Vado io." Dice incamminandosi verso il lungo corridoio.

Apre la porta, e mio padre passa lo sguardo da me a Harry. Entra senza chiedere il permesso e sia avvicina a me con gli occhi iniettati di sangue.
Mi fa paura.

"Cosa ci fai a casa sua a quest'ora. Da soli." Riesco a sentire la puzza di alcool nel suo alito.
Si gira a guardare Harry, che a sua volta lo guarda storto.

"È un teppista, vieni via con me." Sento il bisogno di difenderlo.

"Solo perché ha qualche tatuaggio, non significa che sia un tipo poco raccomandabile."

"Qualche tatuaggio? Jane, ha tutto il braccio imbrattato di inchiostro nero."

"Io sono qui." Dice il ragazzo dagli occhi verdi. "Ma se volete, continuate a parlare come se non ci fossi."

"Andiamocene." Mio padre mi prende dal braccio e barcollando mi porta fino alla porta d'ingresso.

"È troppo ubriaco per guidare." Gli canzona Harry piazzandosi davanti a noi.

"Togliti dalle palle ragazzino."

"Non glielo permetterò." Harry chiude gli occhi in due piccole fessure. Mi fa paura. "Jane rimarrà qui con me."

"Scegli Jane. Io o lui." Mio padre indica il ragazzo che ho di fronte.

"Ma che razza di domanda è? Non posso scegliere!"

"Ho detto scegli." Poi continua dicendo: "Se sceglierai lui, ti caccerò di casa, se scegli me invece, non lo dovrai più rivedere."

"Bastardo." Commenta Harry guardandolo negli occhi senza un accenno di paura. Ma d'altro canto è di Harry che stiamo parlando, e lui non ha mai paura.

"Parla!" Fa mio padre aumentando la presa.

"Vai con tuo padre Jane." Le parole di Harry mi spiazzano.

"Come?" Sono esterrefatta.

"Vai con lui." Ripete a voce più bassa e con i pugni chiusi.

"No!" Le parole escono dalla mia bocca senza che io l'avessi previsto.

"Jane..."

"Ho detto di no papà. Io rimango qui. Con Harry." Dico con voce calma.

"Brutta bastarda! Allora è questo che vuoi eh! Preferisci questo... questo tizio, anziché a me!"
Sento le lacrime bagnarmi le guance.

"Come facevi a sapere che ero qui?" La mia voce trema.

"Ti ho messo un gps nel cellulare prima di partire e andare in guerra, così ogni volta sapevo dov'eri."

"Vai via papà. Esci da questa casa." Mi sento offesa e triste.

"Io me ne vado, ma se provi a rimettere piede a casa mia, ti rovinerò."
Se ne va chiudendo la porta e con lei, il mio passato.

Try || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora