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Si addormentò con la testa sul mio seno.
Era così tremendamente dolce mentre dormiva...
"Siamo arrivati. Caspita, ora sarà un bel problema portarlo a casa."

"Perché?" Adesso che guardavo più attentamente a Gemma, potevo notare la somiglianza che c'era tra i due fratelli.

"Beh sai, quando è ubriaco si comporta come un bambino."

"Ah...ok. Noi però possiamo sempre provarci." Le dissi con un sorriso.

"Certo, ti aiuto a scendere." Mi aprì la portiera visto che Harry durante il viaggio stese le sue lunghe braccia, e le mise proprio sopra le mie, di braccia.
Quando scesi, Gemma fece il giro dell'auto, e giurai di aver sentito un lamento provenire da Harry.
Era come se avesse detto:
- no Jane... - ma sicuramente mi sbagliavo.

"Fratello svegliati, siamo arrivati." Il riccioluto aprì gli occhi, e sbatté le palpebre un pochettino. Sembrava che si era completamente dimenticato cosa ci facesse in un auto con me e sua sorella.

"Ti aiuto a scendere." Disse Gemma prendendolo dal braccio.

"No, faccio da solo." Mise un piede per terra, mentre con l'altro inciampò nel gradino della macchina.
Non potete capire le risate che mi feci, era così buffo.

"Ahia!" Disse lui continuando a rimanere disteso a terra.

"Harry alzati da terra." Aiutai la sorella a tirarlo su.

Dopo tante scenate, riuscimmo a portarlo in camera sua.

"Jane, posso farti una domanda?" Mi stava guardando con i suoi occhioni verdi, i quali mi facevano rimanere senza fiato ogni volta che li guardavo.

"Dimmi." Mi sdraiai sul suo letto insieme a lui.

"Adesso quando andrò a casa tua, la tua famiglia, penserà che sono davvero gay?" Mi domandò co gli occhi chiusi.

"Penso di sì..." Mi immaginai la scena di Harry che si comportava da gay, e scoppiai in una fragorosa risata.

"Harry ti immagini se..." Mi azzittì quando notai che il ragazzo dagli occhi smeraldo, si  era addormentato.

"Notte Harry." Gli diedi un bacio sulla guancia.
La sua pelle era così morbida.

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Un suono assordante mi svegliò, era la sveglia di Harry.
Aprii gli occhi, e mi ritrovai in una camera che non era la mia.
Ci misi qualche momento per ricordare gli avvenimenti passati.

Un calcio che proveniva dalla mia destra, mi colpì la coscia.
Imprecai in silenzio per il dolore.

"Aaauuu..." Sbadigliò e si stropicciò gli occhi, probabilmente si era svegliato.
Spense la sveglia del suo telefono e si girò dalla mia parte.
Forse si era dimenticato degli avvenimenti accaduti la sera prima, perché non appena mi guardò si spaventò.

"Non mi reputo bella, ma faccio anche così schifo da farti spaventare?" Risi per la sua reazione.

"E tu cosa cazzo ci fai qui?"

"Ehm...caro Harry, sei stato tu ieri sera a insistere tanto che rimanessi a dormire da te, non te lo ricordi?"

"No, non me lo ricordo." Si toccò la testa. "So solo che ho un fortissimo mal di testa."

Try || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora