Il rifugio.

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Siamo riusciti ad allontanarci dal luogo della morte e ora sto camminando nel bosco, insieme allo sconosciuto, a debita distanza da lui, con il coltello bello stretto nella mano.

Il silenzio mi porta a pensare a quello che è successo poco fa e i sensi di colpa mi riempiono l'anima. Le lacrime iniziano a rigare le mie guance silenziosamente.

Il giovane si gira e viene verso di me cogliendomi in quello stato. "Ehi. Va tutto bene? scusa ma penso che dovremmo camminare più velocemente oppure non arriveremo in tempo e potremmo trovarci nel luogo dove moriremo."

Annuisco asciugandomi gli occhi. Nel frattempo lui ha già ripreso a camminare, non mostra segni di stanchezza ,ma mi sembra arrivato il momento giusto di saperne di più.

"Come ti chiami? E cosa ti porta qui?"gli domando speranzosa della sua risposta.

Il giovane si volta, poi riprende a camminare. Quelle domande sembrano turbarlo.

"Io sono Grey. E tu?"risponde

"Piacere,Ellen. Ma non hai risposto alla seconda domanda" gli faccio notare.

"Te lo dirò appena saremo arrivati. è una lunga storia."mi risponde senza voltarsi.

"Apetta..Ma arrivare...dove?"

"Stiamo andando a Skyland. Conosco un mio amico che potrebbe ospitarci."

"Bene , ma prima dimmi perchè mi hai aiutata. Insomma non sono così stupida da fidarmi subito di uno sconosciuto." Mi fermo e aspetto che si giri. Ma lui non lo fa. Così lo seguo con passo svelto per recuperare la distanza tra di noi e gli urlo :" Ehii!"

"Insomma non posso averlo semplicemente fatto perchè mi stai simpatica ?" mi dice come se fosse la cosa più normale al mondo.

"O forse perchè sono la figlia del re e quindi mi vuoi rapire per poi chiedere un risarcimento."Rispondo, abbastanza arrabbiata da tutto questo suo fare il misterioso.

"A chi dovrei chiederlo, se tuo padre è morto e tua madre è chissà dove?" Ribatte lui guardandomi negli occhi. Bravo Grey. Hai fatto centro.1-0 per te.

Naturalmente quelle parole mi feriscono e per un momento vacillo, ma poi decido di non darlo a vedere, sapendo anche che seppur brutta , è la verità. Non ho più una famiglia.

"Muoviti,andiamo." dico guardando Grey e penso di aver scorto nei suoi occhi una leggera tristezza. Forse pentimento, ma non posso crederci , visto che non mi ha rivolto le sue scuse.

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Continuiamo a camminare per un tempo che sembra non finire mai. Finalmente vedo la traccia di qualcosa di diverso oltre al verde dei boschi e gli azzurri e gialli uccellini. Vedo una grotta dalle dimensioni abbastanza grandi, sembra fatta apposta per nascondersi, e quando vedo Grey dirigersi lì capisco che è il posto del quale mi ha parlato prima.

Appena metto piede lì dentro, vedo un fuoco acceso e quindi deduco che il suo amico sia lì o ci sia stato da poco.

Poi una voce debole ma amorevole ci accoglie :" Mio caro, giovane, Grey. Cosa ti porta dal tuo vecchio amico?" Dice un vecchio signore che capisco essere l'amico di Grey. è un uomo sulla sessantina , con una folta barba e due occhietti lucenti. è vestito con un abito verde bottiglia e ricoperto con una scura vestaglia, con sandali ai piedi.

"Ciao, Aiden. Ho portato un'amica con me."mi presenta

"Oh,sono contento di avere un altro ospite con me. Tu invece non sarai molto felice delle lamentele di un vecchio." Dice con un leggero sorriso

"Oh non si preoccupi, anzi possiamo ritenerci fortunati ad averla trovata. " Lancio uno sguardo a Grey.

"Dimmi Grey" il vecchio interrompe quell'attimo di silenzio "Come mai questa imprevista visita? "

"Nella città dell'aquila il cavaliere oscuro ha attaccato con i suoi soldati. Come puoi immaginare , è stata una disgrazia. Lei è la figlia del re." Risponde indicandomi con un cenno del capo.

"Perché non mi hai detto prima che stavo parlando con una principessa? Sedetevi pure, vado a preparare una tazza di the."Dice il vecchio prima di allontanarsi.

Penso di non aver mai visto nessuno preparare del The in una grotta.

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È ormai sera e esco dalla grotta per godermi il panorama. Da qui si riesce a vedere l'immenso cielo notturno stellato. Ho sempre amato passare la notte a guardare queste stelle e sono sempre stata attratta dallo spazio. Da piccola infatti, giocando ad immaginare il mio futuro, mi vedevo in perfetta relazione amorosa con un astronauta, che mi avrebbe portata con sé in tutti i suoi viaggi spaziali.

Oggi però non sono sola,qualcun altro ha avuto la mia stessa idea.

Grey si siede vicino a me. Ha due coperte con sé e me ne porge una. In tutta risposta io mi mostro indifferente. Già sa troppo di me, quando io invece non so nulla di lui, eccetto il suo nome. Non mi lascio prendere in giro,gli rivolgerò la parola quando si deciderà a dirmi tutto.
"Andiamo, non mi dire che sei arrabbiata. Non pensavo fossi così permalosa" Cerca di stuzzicarmi per convincermi a parlare, ma sono una persona abbastanza cocciuta.
"Per mia sorella."
"Cosa? " Non riesco a fermare la mia curiosità.
"Sono venuto per mia sorella. È scomparsa da dieci giorni. Da circa un anno abitava qui. Ogni giorno mi mandava delle lettere in cui mi diceva che aveva trovato un lavoro che la soddisfaceva e di quanto era felice, mi raccontava le sue disavventure e i suoi successi. E anche io mandavo lettere a lei,nonostante non fossero entusiasmanti come le sue. Semplicemente era un modo per dire "tu esisti ed io lo so." Si interrompe.

Decisamente non me lo aspettavo e dopo aver ascoltato la sua storia mi sento più vicina a quel giovane non tanto distante da me.

"Grazie. Grazie per avermelo detto." Gli dico rivolgendogli un leggero sorriso.
"Ok. Sarà meglio rientrare." Si alza e mi porge la mano per aiutarmi a fare lo stesso.
La stringo ed entro nella grotta seguendolo.

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