POV'S GREY
Sto percorrendo la strada per raggiungere l'ingresso della chiesa ed uscire, solo che c'è così tanta gente che sta uscendo nello stesso momento, che mi è difficile trovare una via d'uscita. Quindi decido di rimanere fermo al mio posto ed aspettare che si sfolli.
Dopo circa tre minuti, esco dalla chiesa e raggiungo il cortiletto adiacente. Non c'è quasi più nessuno, solo qualche ritardatario è rimasto per fermarsi a parlare e rivolgere le proprie condoglianze a Jack e Rose. Infatti loro sono gli unici rimasti insieme ad Alissa, ma non vedo Ellen.
Quella ragazza per me è un punto interrogativo; non so precisamente cosa provo per lei, ho il desiderio di proteggerla e di rimanerle accanto e l'altra volta stavo per baciarla...ma più volte mi è capitato di confondere amicizia con amore e non vorrei ripetere lo stesso sbaglio. Inoltre non so neanche cosa lei prova per me, nonostante so di dover affrontare l'argomento prima o poi, il momento giusto sembra non arrivare mai oppure sono soltanto io a pensare che non è mai il momento giusto perché in realtà ho solo paura.
Mi avvicino a Jack e Rose e gli domando :"Dove è Ellen?"
Jack mi risponde :"Ha detto Peter che sarebbe ritornata con lui al castello. Sai è stato abbastanza doloroso e voleva un po' riposarsi, così lui si è offerto di accompagnarla."
"Peter?"
"Sì,suo fratello."
"Io li raggiungo,Alissa vieni con me?" mi rivolgo a mia sorella che nel frattempo ha ascoltato tutta la nostra conversazione.
"Io rimango un po' qui,faccio compagnia a Jack e Rose. Poi ti raggiungo più tardi."
"Come vuoi,allora io vado."
Arrivato al castello entro dentro e c'è un silenzio assordante, sembra non esserci nessuno in casa. Ad un certo punto però,sento qualcuno scendere le scale e davanti a me dal penultimo gradino vedo Peter.
"Dov'è Ellen?" E' evidente che questa premura nei suoi confronti non è del tutto normale nonostante siano fratello e sorella. Infatti so che Ellen voleva parlargli al più presto e di certo quello che aveva da dirgli non era una delle cose più belle del mondo; quindi nonostante potesse essere scossa dal funerale, nemmeno quello le avrebbe fatto distogliere i pensieri dal capire cosa stesse succedendo al fratello.
"Si sta riposando nella sua camera."
"OK.Vorrei parlarle quindi permettimi di salire." risuona più come un ordine che come richiesta.
"Come ho detto sta riposando quindi non mi sembra il caso di disturbarla, ritorna più tardi."
"E' molto urgente. Se vedrò che non è il momento adatto sarò io stesso ad andarmene."
"Nemmeno ti conosco quindi ti pregherei di andare via." Da entrambi i lati arrivano due guardie che mi prendono per le braccia.
"Ehi, ma siete impazziti? Cosa diavolo sto facendo?" dico arrabbiato.
Mi buttano fuori senza un minimo di delicatezza e ricado sul freddo pavimento del cortile con la schiena a terra.
POV'S ELLEN.
Mi sveglio nel momento in cui qualcuno sta aprendo un portoncino che conduce ad una stanza molto piccola. Non riesco a capire benissimo quello che mi circonda e dove mi trovo perché sono ancora intontita;chissà se dopo quella botta alla testa mi hanno anche iniettato qualche tranquillante, comunque di sicuro tranquilla non lo sono.
Mi poggiano a terra e mi legano polsi e caviglie. Poi sento dei passi e una voce: "Bentornata nel mondo dei vivi." ridacchia ma il risultato sembra risuonare più come un ghigno malefico, mi sembra di riconoscerlo...
Finalmente ritorno lucida e i miei occhi non sono più annebbiati, ma forse vorrei che lo fossero visto che quello che vedo in piedi davanti a me è mio fratello.
"Peter cosa stai combinando?" gli domando guardandolo negli occhi con una certa rabbia ma anche un velo di tristezza.
"Sorellina, non preoccuparti fra poco ti dirò tutto, ma prima sto aspettando un ospite speciale." dice con quella vocetta da pazzo psicopatico, sorridendo.
Ed ecco che nella stanza entra lui. L'uomo più grande che io abbia mai visto e anche quello più malvagio: il Cavaliere Oscuro.
"Cosa ci fa lui qui?" vorrei far risuonare la mia domanda più minacciosa ma non ci riesco perché sono impietrita da tanta oscurità.
"Vorrei che lo trattassi con più rispetto perché lui sarà il nostro alleato, lui rappresenta il nostro futuro." Mio Dio, è letteralmente fuori di testa.
Il Cavaliere Oscuro si avvicina ancora di più a me e io indietreggio andando ad urtare contro la parete di cemento, non riuscendo a reggere il suo sguardo che non mostra nessuna emozione come se fosse indifferente.
Tutto mi appare chiaro. La voce che ho sentito nella mia testa dopo aver toccato la maniglia della porta della camera di mio fratello di Peter , era appunto la sua. Le mie visioni mi avevano anticipato il futuro che non sono riuscita a comprendere.
"Dov'è mia madre?" Era tutto così ovvio... Le bugie riguardo l'aver denunciato la scomparsa di mia madre, la telefonata rabbiosa al telefono, il suo apparire indifferente alla morte di mio padre. Magari lui sapeva che sarebbe stato ucciso ed era d'accordo. Con chi ho condiviso il mio tempo tutti questi anni?
"Oh la cara mammina è al sicuro non preoccuparti, te la faremo incontrare presto." La stanza che ho visto nella visione era simile a quella in cui adesso mi trovo, è più vicina di quanto pensassi.
"Perchè? Perché hai fatto tutto questo? Noi eravamo la tua famiglia." sottolineo la parola eravamo.
"Appunto, eravate. Nostro padre è sempre stato un uomo debole. Ha rinunciato alla guerra per la pace , ha creato un'alleanza che non ha portato vantaggi al regno. Avevamo i soldati migliori, potevamo sconfiggere gli altri popoli e invece tuo padre ha preferito porre fine alla guerra; una guerra che ci avrebbe fatti diventare padroni dell'intera regione e ci avrebbe assicurato protezioni e ricchezze fino alla fine dei nostri giorni." La maschera del buon fratellino e stata tolta e adesso c'è un mostro davanti a me.
"Ma tu hai sempre saputo che la pace è la scelta migliore..."
"La pace è da deboli, noi siamo destinati alla guerra." La voce del Cavaliere Oscuro rimbomba nella stanza.
Brutto bastardo.
"Quest'uomo mi è apparso davanti e mi ha fatto aprire gli occhi sulla realtà dei fatti. Insieme abbiamo fatto un'alleanza " gli da una pacca sulla spalla. "Insieme metteremo fine alla pace e inizieremo una guerra in cui usciremo di certo vincitori."
"E perché lui ti starebbe aiutando in questo folle piano?" mi rivolgo a lui sempre più indignata.
"Semplice."di nuovo un'espressione maliziosa sul volto. "vuole te sorellina."si avvicina a me e si siede a terra mentre mi accarezza i capelli ma io tento di scostarmi dalla sua presa.
"Il vostro fidanzamento si terrà tra qualche giorno e lì vedrai anche tua madre. Mi sembra ingiusto privare una madre dal vedere il giorno più importante della sua bambina."
Vorrei morire.
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The Heart's Visions
خارق للطبيعةIl Popolo dell'Aquila è un'alleanza tra diversi popoli che esiste da 30 anni,eppure il giorno del diciottesimo compleanno di Ellen,la minaccia di sempre tornerà a rompere l'equilibrio. Una ragazza da un potere speciale ma ancora dormiente, e un ra...