La nostra unica speranza.

117 10 3
                                    

POV'S GREY

Sono passate esattamente 40 ore da quando Ellen sembra essere scomparsa. Dopo essere stato letteralmente buttato fuori a calci dal castello, alcune ore dopo ho ricevuto la chiamata di Rose che,tornata da poco a casa, mi ha chiesto se Ellen era con me visto che non era nella sua stanza come suggerito dal fratello. Neanche lui era in casa e tutto questo non ha fatto altro che confermare il fatto che le sue erano solo menzogne. Io e Alissa siamo andati al castello per tentare di alleviare lo stato di agitazione di Jack e Rose,anche se dentro di noi aleggiava la stessa angoscia.

Dopo 20 ore la speranza di un suo ritorno era ormai svanita, abbiamo capito che era arrivato il momento di avvertire la polizia e così sono iniziate le ricerche.

Nonostante l'intervento delle autorità,oggi ho deciso di iniziare delle mie ricerche e ho coinvolto con me anche mia sorella lasciando Jack e Rose all'oscuro, giusto per aggiungere delle cose in più a quello di cui non sono a conoscenza e di cui nemmeno gli passa per la testa l'esistenza.

Sono venuto nella casa affittata da Alissa e adesso sono seduto al tavolo con la testa tra le mani insieme a lei e stiamo cercando degli indizi e dando inizio a ipotesi. Anche se penso di sapere già a chi chiedere per primo.

"Per me potrebbe essere coinvolta anche quella veggente, sicuramente riserva del rancore dall'ultima volta." mi dice lei.

"Potrebbe anche darsi ma ti dico che la prima cosa da fare sarebbe quella di cercare il fratello." cerco di mostrarle la mia convinzione.

"Lo so..è che ancora non riesco a capire quale possa essere il suo movente, mentre quella pazza ne ha già uno."

"Ti dico che è stato lui. Mi ha mentito al castello, Ellen non è mai stato nella sua stanza a riposarsi ma è stata rapita da qualcuno e lui ne sa qualcosa."

"Anche se questo effettivamente non possiamo saperlo perché nell'arco di tempo in cui è rientrata Rose c'era il tempo necessario per svegliarsi dal riposino ed uscire."

"Vorresti smetterla per favore di ribattere qualunque cosa io dica?" sbotto frustrato.

"Bhè scusami ma non sono stata io a decidere di voler collaborare, ma qualcuno me lo ha chiesto e adesso rifiuta il mio aiuto; non vedo il motivo per il quale dovrei rimanere." Si alza spostando malamente la sedia con rabbia e fa per andarsene.

"Scusa , scusami ti prego." lei si volta e ritorna a sedersi.

"Capisco che ti senta triste e arrabbiato allo stesso tempo poiché non sappiamo cosa fare, ma non puoi far sì che faccia ricadere questo tuo stato d'animo sugli altri. Io voglio aiutarti, ma forse non voglio aiutare solo te ma anche Ellen perché nonostante vari battibecchi lei rimane comunque una brava persona e non è così difficile affezionarsi quando ti trovi una persona così davanti, e io voglio trovarla."

"Grazie...Sorellina sono contenta di averti ritrovata."

"Vieni qui." Così ci alziamo e ci stringiamo in un abbraccio.

Ad un certo punto però molla man mano la stretta e si stacca da me con un'espressione strana sul volto.

"Ho avuto un'idea!" si nota il radicale cambiamento di umore da prima, ora mentre parla è entusiasta.

"Dimmi,cosa aspetti?" le chiedo curioso.

Lei inizia a camminare avanti ed indietro per la stanza. "Andrò al castello quando Peter non c'è e prenderò un oggetto legato a lui." Inizia a gesticolare come suo solito.

"Lo porterò qui e mi metterò in contatto con lui...o meglio, vedrò dove si trova così potremo cercarlo e farci dire quello che sa."

"Non andrai da sola..verrò anche io con te."

"No ti prego Grey, saremo più sospettosi e agiremo più lentamente, pensa se all'improvviso dovesse venire e dovessimo scappare per non farci scoprire. Perderemo tempo se saremo in due e io sono più veloce di te, inoltre Peter forse nemmeno mi conosce." cerca di convincermi con una spiegazione dopo l'altra.

"Ok frena. Ma siamo sicuri che funzionerà?" la fatidica domanda.

"Non so cosa io possa vedere ma magari potrebbe aiutarci, il solo modo in cui saperlo è provarci." mi fa l'occhiolino sorridendo.

"Dove abbiamo messo il sangue?Non vorrei dover ricorrere nuovamente all'aiuto di una veggente."

"L'ho messa nella mia borsa. La porto sempre con me." Apro la borsa a tracolla che indosso. "Eccola."la prendo in mano.

"Bene, allora è deciso. Ellen stiamo arrivando!"

POV'S ALISSA.

Dopo che Grey ha accettato il mio piano per rintracciare Ellen, mi sono subito messa all'opera e dopo qualche ora eccomi qui, davanti al Castello.

Jack e Rose sono in casa e sarà difficile inventare una scusa plausibile ma devo in qualche modo riuscirsi.

Busso il campanello e dopo pochi secondi Rose mi apre.

"Ciao Alissa! Come mai qui? Saputo qualcosa di Ellen?"

"No, mi dispiace Rose non ancora. Posso entrare?"

"Oh si scusa,certo." mi lascia lo spazio per entrare.

Pochi passi dall'entrata mi ritrovo nel salone principale. Mi fermo perché non ho intenzione di perder tempo e così mi rivolgo subito a Rose con il tono più gentile e calmo possibile.

"Rose in realtà sono qui per un motivo preciso. Dovrei andare nella stanza di Ellen per trovare un oggetto che le prestai tempo fa e mi servirebbe particolarmente."cerco di mostrarmi il più naturale possibile e devo ammettere che ho un certo talento nel nascondere la verità.

"Oh certo cara fa come se fosse casa tua."

Avuto il consenso di Rose salgo le scale per raggiungere le camere da letto.

Dopo aver aperto varie porte sbagliate, riesco a raggiungere quella di Peter e appena entrata rivolgo una breve occhiata generale alla stanza per poi mettermi a cercare un oggetto abbastanza importante per lui.

Devo però prendere qualcosa che non faccia sospettare troppo, un qualcosa che facilmente può aver perso. A terra vedo un braccialetto molto sottile e penso che sia l'oggetto ideale. Lo raccolgo e lo metto in tasca quando sento il suono del campanello dal piano di sotto. Qualcuno sta arrivando al castello. Apro leggermente la porta per riuscire a capire di chi si tratta.

"Signorino finalmente di ritorno! Ha saputo di sua sorella?" Non ho bisogno di sentire altro visto che risulta evidente di chi si tratti. Non potendo quindi tornare giù ed uscire normalmente dalla porta, cerco una soluzione e la trovo nella finestra della stanza. Mi precipito vicina a quest'ultima e cercando di non farmi male, riesco ad uscire e la richiudo alle mie spalle. Atterro sul giardino appena falciato e corro alla velocità della luce con la nostra unica speranza nella tasca.


N.A
Non so se avete notato un miglioramento in questi ultimi capitoli, ma mi sto impegnando molto. Comunque se vi è piaciuto questo capitolo vi invito a lasciare un mi piace e a commentare.
I love you💗

The Heart's VisionsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora