La dura verità.

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Ho rovinato tutto. È una delle mie doti migliori d'altronde, ho tanta paura di far allontanare le persone e alla fine ci riesco benissimo. Ho sempre paura di essere ferita e poi sono io che ferisco gli altri con il mio comportamento.
Tutto ciò che temevo è successo.
So che forse ho sbagliato, mi sono lasciata prendere dalle emozioni, ma quella ragazza sembrava così sfacciata e poi cosa può saperne lei di mio fratello? Non ha nemmeno le prove di quello che dice.
Ho trascorso la notte nel castello anche se si può dire che ho trascorso più tempo ad arrivarci che a dormire.
Sono andata direttamente in camera mia, ero sfinita, ma oggi conto di parlare immediatamente con mio fratello; devo sapere la verità.
Ieri notte non ho chiuso occhio. Ho passato tutto il tempo a pensare a Grey ,al fatto che prima eravamo così vicini e un attimo dopo sconosciuti.
Non so quando ritornerò alla grotta e se mai lo farò, forse devo affrontare tutto questo da sola.

Quando mi sveglio trovo un vassoio sul comodino della mia camera, con del cibo. È stata sicuramente Rose. Bevo solo una tazza di latte perché devo prepararmi. Dopo aver parlato con Peter, andrò in città per vedere a che punto è la polizia con le indagini su mia madre.
Apro l'armadio e trovo i miei vestiti esattamente come l'ultima volta che sono stata qui.
Indosso il primo che mi capita tra le mani e esco dalla mia stanza per dirigermi in quella di mio fratello. Busso alla porta ma nessuno risponde. Approfittando del fatto che è aperta, la apro lentamente e noto che il letto è ancora sfatto ma mio fratello non c'è.

Scendo le scale e arrivo in cucina dove c'è Rose:
"Buongiorno Rose." lei si gira verso di me. Sento un buonissimo odorino di caffè e al mattino non c'è niente di meglio. "Buongiorno mia cara, hai qualche preferenza sul pranzo di oggi? Non ho idea di cosa cucinare."
"Oh davvero non so se oggi avrò tempo di venire per pranzo; devo risolvere alcune cose in città. A proposito, sai dov'è Peter? Sono andata nella sua camera da letto ma non c'è." le chiedo.
"Non ne ho idea. Ultimamente suo fratello esce molto. Magari c'è qualche ragazza nella sua testa." mi dice andando a togliere dal fornello la macchinetta del caffè che inizia a borbottare. "Bhè se è così mi informerò. La regola principale dei fratelli è che non bisogna portare la spia, ma forse potrei fare un eccezione questa volta." le faccio l'occhiolino. "Io vado allora."continuo. " Fatti sentire."Mi raccomanda Rose.

Esco dal castello e cammino a passo svelto per raggiungere il centro città. Voglio risolvere al più presto tutta questa storia.Arrivata nella piazza principale noto che alcune persone appena passo, si voltano e mi guardano in un modo che non so definire: con disprezzo,compassione o forse semplice curiosità.

Ad un tratto un vecchio, si avvicina spaventosamente a me. Penso sia un senzatetto: ha una folta barba e il suo volto sembra molto stanco, alcune rughe sono visibili attorno gli occhi. Indossa un cappellino da cui sporge una ciocca scompigliata di capelli brizzolati e i suoi vestiti sembrano essere parecchio vecchi. "Tu! Sei tu quella che mi ha ridotto in questo stato!" Mi punta minacciosamente il dito contro ed io istintivamente indietreggio.
"Tu e la tua famiglia ci state rovinando! Fate bei discorsi sulla pace, il futuro, la libertà, e poi? Dov'è il progresso? Non posso più dar da mangiare alla mia famiglia e adesso siamo uomini di strada! Senzatetto e senza cibo!Guardaci! Guardaci!" dietro di lui, ci sono una donna e due bambine che cercano di nascondersi per la vergogna, sono la famiglia dell'uomo che mi sta sbraitando contro. "Vattene via! Vattene nel tuo bel castello!"continua ad avanzare gesticolando. Arriva poi un giovane che cerca di aiutarmi mantenendo il vecchio a debita distanza da me e inviandolo a tornarsene a casa e lui continua a dire che una casa non ce l'ha, per colpa mia e della mia famiglia.

Colgo l'occasione per allontanarmi e corro per raggiungere un punto più distante possibile.Mentre sto correndo mi fermo sul ciglio di un marciapiede per riprendere fiato, devo fare qualcosa per distrarmi e non pensare a quello che è successo e mi accorgo involontariamente che di fronte a me c'è il commissariato; sono così arrivata dove volevo fin dall'inizio.

Cerco di sistemarmi i vestiti e i capelli scompigliati dal vento e entro. Ci sono molte persone sedute alla scrivania; alcune sono intente a parlare a telefono, altre stanno stampando e raccogliendo documenti vari. Un ragazzo che deve avere all'incirca la mia età mi si avvicina:
"Posso aiutarla? "Mi chiede gentilmente.
"Si..grazie. Vorrei sapere a che punto sono le indagini su una persona scomparsa. Bhè penso la conosciate, sto parlando della regina. Mia madre è scomparsa e vorrei..."
"Mi scusi...che io sappia nessuno ha denunciato la scomparsa della regina, ma venga con me, andremo a chiedere al mio superiore per esserne sicuri."il giovane mi guida verso una porta chiusa e, con le tapparelle alle finestre abbassate.

"Capo mi scusi c'è la principessa qui." Mi presenta ad un uomo che è seduta su una sedia girevole e sta fumando una sigaretta che però spegne appena si accorge di me.
"Salve, scusi il disturbo, sono venuta perché mio fratello Peter, alcuni giorni fa è venuto a denunciare la scomparsa di mia madre. Io volevo sapere se avevate una pista, se c'è un indizio di dove potesse essere." Sono agitata.
"Mi creda, lo saprei se fosse accaduta una cosa di tale importanza ma suo fratello non si è mai presentato qui."mi spiega il commissario.

Inizio ad avere un capogiro e mi allontano per uscire fuori. Sento alcune voci che mi domandano se sto bene, ma nella mia testa c'è solo confusione e frustrazione.

Mio fratello mi ha mentito per tutto questo tempo. Ha aumentato le tasse senza chiedermi parere, ha fatto aumentare la povertà dei cittadini che sono distrutti e cosa più grave, ha mentito su mia madre. Non ha mai denunciato la sua scomparsa. È sempre stato rinchiuso nella sua stanza, al riparo, senza pensare al mondo fuori che infuriava. La mancanza di un genitore non è importante per lui? Nel suo cuore si è sempre sentito lontano da noi?
Tutto quello che so è che Alissa aveva ragione; lei non è una bugiarda, sono solo io la stupida.

N.A
La verità fa male.
C'è un pò di tristezza nell'aria..e voi? Come state?
Volevo nuovamente ringraziarvi per star leggendo questa storia; per me significa tanto in quanto è la prima che scrivo.
Un bacio e al prossimo aggiornamento.

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