La prima di tutte.

145 14 1
                                    

Sto camminando verso una piccola casetta che dall'aspetto esterno dá l'aria di essere molto antica. Solo a guardarla viene un senso di angoscia,con le pareti sgretolate e le finestre rotte.
Dietro di me ci sono anche Grey e Alissa.

Busso alla porta che sicuramente ha visto tempi migliori ma nessuno risponde e ,spinta dal vento che infuria, si apre da sola.

Non so se sia una cosa giusta entrare e quindi inizialmente decido di rimanere sul ciglio della porta e cerco di richiamare nuovamente la persona all'interno della casa.

"Salve, c'è qualcuno?"
Rivolgo una breve occhiata all'interno e non ricevendo risposta domando ai miei amici :
"Ragazzi siete sicuri sia qui?"
"Non guardare me,è mia sorella l'esperta." Dice Grey.
"Primo:non sono l'esperta
Secondo:Sì sono sicura."Dice Alissa guardando suo fratello e poi me.

"Io entro." E così dicendo metto piede nella stanza. La stanza in cui mi trovo è un salotto; c'è un divano al centro e due poltrone di pelle ai lati del divano.
Un tavolino in legno è ricoperto da una tovaglia bianca e c'è una tazzina di té ancora piena.
La parete frontale è rivestita da un parato a fiori oro, il quale però perde la sua bellezza visto che in alcuni punti sta staccandosi.
Le tegole sono in equilibrio precario e il freddo invade l'abitazione.

L'improvvisa apparizione di una donna mi fa sussultare. È davvero bellissima: è alta e magra e indossa un abito stretto color tortora che avvolge alla perfezione le sue curve.
Vengo colpita dai suoi occhi grandi e marroni che mi scrutano e i quali sono truccati leggermente con un colore che riprende il suo abito e che li fa spiccare,misteriosi e impenetrabili,sotto un caschetto di capelli neri leggermente ondulati;mentre le sue labbra hanno un colorito naturale.

"Chi diavolo siete?"Okay, forse la sua bellezza non è al pari della sua gentilezza.
"Mi scusi se siamo entrati senza preavviso, la porta era aperta e temevo non ci fosse nessuno..per me è.." vengo interrotta dalla sua voce sorprendentemente profonda:

"Cosa volete?RICKY!Perchè non eri al tuo posto?" La donna cammina a passo svelto verso l'altra stanza, lasciandoci imbambolati,dove c'è un uomo molto grosso seduto su una sedia che dorme profondamente, russando.

"Non ci credo! Quante volte devo dirti di non dormire durante l'orario di lavoro?Hai fatto entrare degli sconosciuti in casa mia, che guardia del corpo sei!Stupido pigrone!" Forse non è stato il momento giusto di venire qui nè il modo migliore in cui chiedere un favore.

"Bhè già che ci siete accomodatevi pure." Si avvicina al tavolino e toglie varie cianfrusaglie come fazzoletti,chiavi, riviste...niente di "magico". E' strano come prima fosse furiosa nel trovarci qui e un attimo dopo ci inviti come dei normali amici; poco bipolare direi.

Ci sediamo su sedie di legno il quale schienale e il sedile sono rivestiti da una morbida imbottitura che richiama la decorazione del parato. Il tavolino è dello stesso materiale con gambe e bordi sagomati, stile barocco. La donna prende posto di fronte a me e incrocia le mani poggiandole sul tavolo.

Poi dice :"Allora,cosa vi porta da me,giovani?"

Decido di rispondere io alla sua domanda :"Devo dirle una cosa importante ma estremamente delicata." Mi avvicino con la sedia e abbasso il tono il voce :"Io sono una...veggente"

Immediatamente la donna toglie le mani dal tavolo e sul suo volto si dipinge un'espressione stupita. Alissa interviene :"In realtà anche io lo sono."

"Non mi risulta di aver organizzato un party tra streghe. E quel bel ragazzo?" dice ripristinando la sua compostezza e guardando dalla testa ai piedi Grey.

"Cosa?No,no, io sono un normale umano." dice Grey stranito.

"Anche noi lo siamo." risponde acida Alissa.

"Noi sappiamo che anche lei lo è;anzi che lei è la più potente, una sorta di maestra per le novelline come me." Decido di prendere la palla al balzo.

"E allora? Arriva al dunque tesoro."

"Voglio imparare ad usare al meglio il mio potere, c'è una persona che vorrei contattare e mi serve il suo aiuto,la prego." cerco di guardarla con occhietti supplicanti da cane bastonato.

"Fammi riflettere." Chiude gli occhi e fa dei profondi respiri mantenendo il silenzio.

Guardo con punto di domanda i miei accompagnatori e anche loro mi guardano dubbiosi. Alissa imita un gesto e con le labbra mima una frase :"Questa è pazza."

"Bene ho deciso." ci guarda tutti e tre. "Se ti aiuto cosa puoi darmi in cambio?"

"Non lo so...mi dica lei."

"Voglio i tuoi poteri."






The Heart's VisionsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora