Solo per amore...

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In alto Amelia

La guardava.E in quel momento niente le sembrava più odioso e meritoso di odio.Rose Weasley.Non poteva essere anche campionessa tre maghi. Non le bastava essere la regina dei Grifonstupidi? Non le bastava essere una delle più popolari della scuola? Non le bastava essere la figlia di due salvatori del mondo e somigliare in tutto a loro? Ma sopratutto non le bastava essere la fidanzata di Scorpius? Di averle rubato l'unica persona che le interessava davvero?

Evidentemente no.E poi chi altro sarebbe potuto essere a campinessa se non Rose? Di certo non lei, la piccola e insignificante Amelia Nott, una piccola serpeverde del quinto anno. Scorpius sapeva della sua esistenza soltanto perchè era la sorella del grande Mark Nott,battitore.

Ma tutti loro non sapevano cosa lei era capace di fare. Sua madre soltanto lo sapeva. Pansy Parkison. Quanto avrebbe voluto essere come lei, avere lo stesso coraggio, la stessa sfacciataggine chr sua madre aveva sempre mostrato ovunque. Anche se lei aveva sposato suo padre per matrimonio combinato, Pansy Parkison aveva sempre amato Malfoy senior.

Draco Malfoy l'aveva respinta per quell'odiosa Grengrass. Lui aveva preferito un' odiosa piccola viziata, come la chiamava sua madre, alla ragazza che lo aveva sempre amato e seguito. Lo stesso pensava Amelia di Rose Weasley.
Madre e figlia avevano sofferto per amore, entrambe erano state rimpiazzate da ragazze che non meriteranno mai di stare al fianco della perfezione.

Ma non avrebbero permesso che tutto passasse senza fare niente. Entrambe avevano un piano per far soffrire la coppietta felice. E l'avrebbero messa in atto presto, molto presto.La mamma,appena saputo del torneo le aveva esposto il piano.La prima prova sará l'ultima cosa che Rose Weasley vedrá.
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Rose dopo aver parlato con i presidi di diresse verso Scorpius.Le doveva un paio di spiegazioni. Lo vide appoggiato alla colonna davanti alla stanza delle necessitá. Era bello come sempre, con quell'aria da principe che nessuno poteva eguagliare, nemmeno un vero uomo di sangue blu. Si guardarono per qualche secondo poi Scorpius disse

- Devi disdire. Non puoi partecipare, è troppo pericoloso. E se ti succede qualcosa, se una qualsiasi prova va male e ti fanno qualche ferita? Se domani uccisa? Se tu muori chi me lo perdona ? Ed io come vivrò senza di te?-Era agitato si vedeva lontanto un miglio e si torceva le mani. Ma a Rose non interessava. Lui non aveva fiducia in lei. Il suo fidanzato non aveva fiducia in lei.

- Sono grande abbastanza per difendermi. Non ho bisogno di te. Parteciperó a quel torneo e tu non lo impedirai. Capisco che tu sia preoccupato, ma preoccupati in silenzio. Non mi impedirai di farlo- Scorpius la guardò. Incatenarono i loro occhi come facevano sempre.Negli occhi color caramello di Rose c'erano delusione e rabbia. In quelli color ghiaccio di Scorpius solo tanta paura e disperazione.Le prese il viso e lo baciò con passione,come faceva sempre.

Rose non potè non rispondere.Lui era tutto per lei ed un semplice bacio la faceva sciogliere.Quando si staccarono, Scorpius appoggiò la sua fronte di quella di lei.Si guardarono ed incatenarono di nuovo gli sguardi. Si amavano. Solo questo.E lui non avrebbe mai ammesso che senza di lei sarebbe morto pure lui.Era incredibile come una persona così piccola potesse avere un valore così grande nella sua vita.

Lei lo aveva consolato quando la notizia della morte di nonna Malfoy lo aveva raggiunto via gufo. Lei non lo aveva emarginato appena saputo il suo cognome.Lei insieme a suo cugino gli erano rimasti accanto sempre e per sempre.Nessuno in tutto il mondo gli voleva bene come loro gliene volevano.Neanche i suoi genitori.

Lui poi, sin da quando ad otto anni ne aveva visto la foto, era stata la sua ragione di vita vedere quel viso. Quel medaglione a forma di rosa stava sempre sul suo petto,non l'aveva tolto neanche una volta.Neanche Rose si era mai separata da quel piccolo carrilion.L'aveva fatto rimpicciolire quando aveva imparato ad usare la bacchetta e l'aveva infilato sul suo anello bianco.Ed ogni volta che era triste sollevava La torre del piccolo castello e i due bambini,ormai cresciuti, danzavano sulle note della dolce canzone che ogni sera la mamma le cantava prima di andare a dormire.Stettero insieme per un po ,come se niente fosse accaduto e poi andarono a dormire, senza sapere che qualcuno tramava alle spalle del loro infinito amore...

L'amore è eterno...finchè una Serpeverde non ci mette lo zampinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora