sempre quegli occhi...

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In alto  Michael





Mi sono fidanzata. Con l'amico di Francesco, Michael. Tutte al posto mio direbbero

-beata te!-

-magari fosse successo a me!-

-sarai felicissima!-

Ebbene no. Io non sono felice. Per quanto Michael sia gentile, bello, intelligente, e tutte le belle qualità  del mondo io non riesco ad essere felice. Quando mi bacia, io non sento niente. Nessun formicolio. Nessuna farfalla nello stomaco. Niente di niente. Ho 13 anni cavolo, dovrei sapere cosa provo! Eppure non sento niente.

Quando lo guardo negli occhi, poi ... Di solito sono color cioccolato con le pagliuzze dorate. Eppure è  da quando ho fatto quel sogno che i suoi occhi continuano a diventare grigi. Ma non di un brutto grigio, triste, o spaventoso.  Il suo grigio è  dolcissimo. Sembra una tempesta.

Ma sotto ogni tempesta c'è un pezzo di cielo, come nei suoi occhi. Le pagliuzze color del cielo nei suoi occhi sconvolgono tutto, tutto quanto. Ma io so che quelli non sono i suoi occhi. Per questo non riesco ad essere  felice. Non ci riesco proprio. I suoi occhi mi tormentano. Ed io non posso dimenticarlo.


Oggi sono andata a casa di Federica. Sono entrata in camera sua. È  enorme.Anzi, enorme è un diminutivo. Ha un' enorme letto ad una Piazza e mezza, con sopra un lenzuolo con stampata sopra un enorme fotografia sorridente del suo cantante preferito, Fede. ( si,si chiama come lei, non ridete) Ha una scrivania di forma rettangolare. È di legno ďacero, colorata da un verde fluorescente  e un nero un pò scolorito ,come un grigio molto scuro. Sopra di essa si trova un computer tutto completamente nero , di quello modernissimo, portatili.

Dall'altra parte della stanza, vicino al letto c'è  un comodino bianco, con quattro cassetti, con sopra un tablet ultimo modello rosa. Ha una chitarra elettrica, giallo fosforescente, una acustica bianca ed  una classica di legno. Ha tre chitarre, tre, ma ve ne rendete conto? Ha poi delle enormi casse verde fosforescente.  Ha la mania del fosforescente.

I suoi sono molto ricchi. Sua madre è  la chef di un famosissimo ristorante italiano, dalla quale io e la mia famiglia andiamo quasi ogni settimana. Suo padre è un chirurgo, un chirurgo plastico.  Mi siedo su uno dei tre puff fluorescenti,  tanto per cambiare. Lei si siede sul letto e collega la sua playlist alle casse.  Parte la canzone dei due cantanti che le piacciono tanto, Benji e Fede.Io continuo a guardarmi un po intorno. Salendo per delle scale, si arriva ad una biblioteca enorme.

- vado a  dare un occhiata Fe'-

chiedo, e quando lei fa un cenno di assenso con il capo salgo le scale. Ci sono libri di tutti i tipi. C' è  un forte odore di libro vecchio e di usato.  Subito alla mia mente affiora confuso il ricorso di un'enorme biblioteca con lo stesso odore di vecchio.  Ci sono molti tavoli in questa biblioteca, ed alcuni studenti con della divise e delle cravatte di diversi colori.  Al centro di questa biblioteca ci sono un ragazzo biondo ossigenato che bacia una rossa ...

Apro gli occhi e mi ritrovo nella biblioteca di casa Alerse. Cammino per un po, passando il dito sulle copertine impolverate dei libri. Ci sono vocabolari di latino, Greco, italiano, francese, spagnolo e tante alte lingue. Ci sono libri che parlano di piante, di antidoto, di veleni,  di medicine, di ricette o di biografie. Mi avvicino ad un reparto un po più  nuovo rispetto agli altri.

Non so perché,  Ma appeno metto piede lì  dentro una sensazione mi invade. La sensazione che tutto è  possibile.  Che la magia esiste.... Apro gli occhi. Mi metto a cercare  sei titoli interessanti sui libri. Sono libri per bambini e ragazzi, deve essere il reparto di Federica.

Le cronache di Narnia

Percy Jackson

Il regno della fantasia.

Il viaggio nel tempo.

Harry Potter  e la pietra filosofale

Il solito normalissimo caos.

Torno in dietro. Quel libro mi ha scatenato qualcosa nella mia mente. Prendo il libro. Harry Potter e la pietra filosofale Perché  mi suona familiare? Harry Potter... - Posso prendere questo Fe'?- Dico sporgendomi dalla ringhiera. Un altro cenno d'assenso da parte della mia migliore amica. - grazie.- Guardo l'orario. Sono le cinque di pomeriggio. -  io devo andare Fe', è  tardi.-

- a domani allora.- Finalmente si degna di rispondermi! Esco dalla sua camera- locale pubblico e anche dalla sua enorme villa Raggiungo casa a piedi, dato che è  solo a tre isolati da qui. Appena arrivata a casa, mi chiudo in camera e prendo il libro che mi ha prestato Fede.Ha una bella copertina. Comincio a leggere. La storia mi intriga sempre di più. La storia è  finita ed un ricordo si impossessa di me..

È  Natale.

Siamo tutti seduti attorno al fuoco, io e gli altri bambini del sogno.

O meglio, seduti attorno ad  un uomo con gli occhiali ed i capelli scompigliati.

- e toccandolo con una mano lui si bruciò, bruciato dalla forza dell'amore di mia madre, perché  tutto questo poteva proteggermi.

Lei mi amava.

  Lei mi amava tanto da dare la sua vita per me.

Ed è  questo che mi ha salvato.

Sempre.-

E tutti lo guardavano con aria sognante...






Io conosco questo libro. Io conosco questa storia. Ma non mi ricordo chi è  quello che me l'ha raccontata....
















Rose continua ad avere piccoli ritagli di memoria.

Ha letto il libro del primo anno di suo zio.

Si è  ricordata qualcosa.

Come Finirà?















L'amore è eterno...finchè una Serpeverde non ci mette lo zampinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora