Capitolo 7

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Apro gli occhi, neanche mi ero accorta di essermi addormentata. Vedo qualcuno che sta leggendo, è Colin. Oddio, doveva venire a studiare.

-Ciao, dormito bene?- lo guardo un attimo.

-Scusa mi sono addormentata, però potevi svegliarmi eh.-

-Tranquilla sono arrivato solo 20 minuti fa, ti ho vista dormire e non volevo svegliarti. Però adesso iniziamo.-

-Okay.-, mi alzo e vado verso di lui, mi siedo sulla sedia vicino a lui e iniziamo a studiare. Guardo l'orologio e sono le 7, abbiamo studiato circa due ore e credo che bastino.

-Devo dirti una cosa.-

-Dimmi tutto.-

-Leonardo abita qui vicino e mia nonna mi ha chiesto se potevo portargli un cesto di benvenuto, ma io non voglio. Poi oggi mentre stavo andando verso casa dopo scuola mi ha preso per un polso facendomi prendere un  colpo!- E aggiungo -Okay che non voleva farlo apposta, però.-

-Posso chiederti una cosa?-

- Certo-

-Perché lo tratti in quel modo? Insomma neanche lo conosci e sin dal primo momento l'hai trattato male e non ne vedo il motivo. Lui non ti ha fatto niente e non puoi comportarti in questo modo!- sta iniziando ad alzare la voce.

-Non permetterti di dirmi quello che devo o non devo fare!- ho iniziato ad alzare la voce anche io.

-Non ti sto dicendo quello che devi o non devi fare, anzi. Solo che non capisco perché lo tratti in quel modo.-

Ed io non rispondo, infondo ha ragione, ma non saprei come comportarmi diversamente con lui, il modo in cui mi guarda o mi parla mi da fastidio e non mi piace la sua presenza, tutto qui.

-Vedi non lo sai neanche tu, ti stai comportando come una bambina!- continua ad alzare la voce sempre di più. Mi viene da piangere ma non lo faccio. Perché mi sta parlando in questo modo, perché? Cosa gli interessa a lui come tratto quel Leonardo.

-Vattene- gli dico senza guardarlo negli occhi. Non sento risposta, ma pochi secondi dopo sento una porta sbattere e poi silenzio.

Resta nonostante tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora