Resta nonostante tutto

Capitolo 16

Mi sveglio.
Ci sono dei raggi di sole che entrano dalla finestra del salotto ed io non riesco più a dormire. Guardo che ore sono, le 9:25.
Oggi per fortuna è sabato, quindi non dobbiamo andare a scuola.
Guardo dall'altra parte del divano, c'è lui, il mio migliore amico.
Mentre dorme sembra un bambino, così tranquillo, spensierato.
Però c'è qualcosa che non lo fa stare bene, ma non capisco cosa.
Lui non me ne vuole parlare in questo momento, quindi per adesso cercherò di stargli vicino, senza fargli altre domande.
Perché se una persona non vuole parlare di un determinato argomento c'è sempre un motivo, più o meno valido.
Non si possono sforzare le persone a parlarne.
Decido di svegliarlo, ma a modo mio.
Prima lo chiamo.
-Colin..- non si muove, inizio a fargli il solletico e lui inizia a svegliarsi.
-Ahah ti prego smettila.- e continua a ridere, com'è bello quando ride.
-Alzati- gli dico sorridendo.
-Okay adesso mi alzo basta che non li fai più il solletico.-
E mentre sto per andare verso la cucina, mi prendere e mi butta sul divano. Inizia a farmi il solletico e non la smette più.
-Ahahah ti prego smettila.-
-Okay okay la smetto. Sei così bella quando sorridi.- mi dice quasi imbarazzato.
Colin imbarazzato?
Gli rispondo semplicemente: -Grazie.-

Ci dirigiamo verso la cucina e iniziamo a fare colazione.

La nonna è andata via per 2 giorni a trovare una sua amica che abita lontano da qua. Tornerà lunedì.
Lo fa sempre, almeno una volta al mese.

-Sai che Leonardo mi ha chiesto di uscire?- lui quasi si strozza con i cereali.
-E tu cosa gli ha risposto?-
-Gli ho detto di sì. Alla fine voglio conoscerlo meglio.-
-Okay.- e non mi dice nient'altro.

Finiamo la colazione e Colin si dirige in salotto per mettersi le scarpe.

-Già vai via?-
-Si, devo tornare a casa.-
-Okay, ci vediamo.-
-Ciao.- ma prima di uscire dalla porta viene verso di me e mi abbraccia.

Lo vedo uscire e chiudere la porta dietro di se. Mi sento così sola adesso che se n'è andato via anche lui.