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Anastasia

Le giornate , le ore , tutto ciò che mi circondava andavano a rilento.

Dopo la serata al galà non vidi e non sentii Christian.

Come se fosse sparito.

Dovevo dare una scossa alla mia vita, non potevo starmene qui a piangere un amore che non inizierà mai.

Ha ragione lui, siamo fratelli e i fratelli non si amano come due innamorati, ma come FRATELLI.

Devo mettermi in testa queste cose , solo così avrò una vita.
Potrei uscire, potrei conoscere persone , soprattutto potrei innamorarmi.

<< Ana! Vieni qui un momento.>>

<< Arrivo mamma.>>

Scendo le scale e vado da lei.
Ha l'aria preoccupata.

<< Tesoro, perche stai cosi? Sono giorni che mangi poco e sei sempre chiusa in camera . Hai per caso litigato con le tue amiche?>>

<< No mamma, è solo che non sto bene tutto qui, mi annoio , non so cosa fare...>>

La mamma si avvicina e mi stringe a se.

<< Ho la cosa giusta per te!>>

Tira fuori un volantino dalla sua borsa e me lo da.

<< Ti piace leggere giusto? Questo è il posto adatto a te , che ne pensi?>>

Leggo il volantino, dice che cercano una ragazza o un ragazzo per lavorare nella biblioteca, le ore sono poche e i turni sono abbastanza buoni.

<< Mi piace! Voglio andarci a parlare!>>

L'ha abbraccio forte.
È proprio vero che le mamme hanno sempre la cosa giusta nel momento giusto.

<< Dai. Vatti a dare una sistemata , ci andiamo a parlare >>

****

<< È tua sorella! Non la puoi baciare, non la puoi amare! Comportati da fratello e basta, niente di più.>>

Le parole che Elena mi disse quella sera le sto usando come spinta per andare avanti ogni giorno.

Penso spesso a lei , ma non più come prima.

Leila è Elena mi sono molto vicino, Elena per lo sfogo nel parlare, Leila per i miei bisogni.

Sono stato abbastanza cattivo questi giorni con lei.

Mi ha chiesto il perché fossi così arrabbiato, di certo non gli dico i miei problemi o il mio disturbo mentale che ho per mia sorella .

<< Inginocchiati>>

<< Si padrone.>>

Prendo il frustino,
Glielo passo per tutto io corpo , facendola rabbrividire.

<< Sdraiati!>>

Si sdraia senza emettere un fiato.

Sferrò un colpo sulle sue bellissime natiche.
Un altro
Un altro
Un altro ancora.

Quando vedo che si sono formati dei solchi profondi e gli cola un po di sangue mi fermo.

La vista mi si appanna.

Che cazzo sto facendo! Me l'ha riprendo con lei pur sapendo che la colpa è solo mia!

Rimane sdraiata a terra, aspettando un mio ordine.

<< Per oggi basta, vatti a ripulire.>>

Si alza a fatica, le gambe gli tremano.

<< Leila, mi dispiace !>>

<< Non fa niente padrone, basta che ora sta bene.>>

Gli scende una lacrima.

La prendo in braccio e la porto in bagno, la lavo, la rivesto e la porto sul suo letto.

<< Riposa.>>

Me ne vado quando lei mi blocca.

<< Cos'è che affligge il suo nobile animo mio padrone?>>

<< Non lo so, non lo so.>>

Mi siedo sul bordo del letto con le mani sulla testa.

Leila si appoggia con la sua testa sulla mia schiena e mi posa un mano sulla spalla.

<< Si risolverà tutto signore, io sono qui per te.>>

Appoggio la mia mano sulla sua.

<< Devo liberare il mio lato oscuro, solo così sarò libero.>>

Mistakes For LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora