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Un'enorme senso di colpa portò Christian sulla terra ferma

"Che sto facendo?"

Si scostò da Anastasia.

<< Che succede?>>
Chiese Anastasia , con i capelli arruffati e rossa in volto per l'eccitazione .

<< Che succede? Che stiamo facendo! È questo il punto. Dimentichiamo tutto questo. >>

<< Ma, ci siamo appena baciati Christian! Come puoi chiedermi di dimenticare una cosa simile? Che attendevo da anni...>>

<< Neanche io credo sia possibile ma non si può . Siamo fratelli cazzo lo capisci o no?>>

L'ira prese il sopravvento in lui, spaventando la piccola Anastasia, aveva gli occhi pieni di lacrime.

<< Cazzo non piangere! È successo e basta. Bisogna rimediare. E l'unico rimedio è questo , allontanarci.>>

<< Ti odio!>>

Gridò Anastasia asciugando le lacrime mischiate con il mascara.
Si sistemò , diede una spinta a Christian e corse via.

Nel bel mezzo del giardino , Christian, lanciò un urlo di rabbia, disperazione , tristezza.

Diede dei pugni sul muro dove prima c'era sua sorella appoggiata per via dell'eccitazione .
Uno, due , tre pugni.
Le nocche erano spaccate.
Il sangue le colava su tutta la mano fino a sporcare i bordi del suo costosissimo smoking.

Chiamò il fratello . Non poteva tornare alla festa in questo stato

<< Elliot, vado a casa, quando vuoi vieni, non mi sento bene.>>

<< Oh ok fratello a dopo.>>

Andò verso la macchina , dove il suo caro autista Taylor lo stava attendendo.

<< Signore dove la porto?>>

L'unica persona in grado di dare una spiegazione a tutto questo fu lei.

<< Portami da Elena.>>

***

Anastasia si fece largo tra la folla e si andò a nascondere in bagno.

Si guardò allo specchio.
I capelli umidi, tutti arruffati , gli occhi con dei segni molto rossi per via del pianto, dei residui di mascara sulle sue bianche guance , ma si fermò a guardare le labbra .

Erano rosse, gonfie, con qualche graffio per via di quella passione pazza con suo fratello.

Il corpo era pieno di brividi e delle piccole scosse nel basso ventre la fecero sedere per forza.

Non sapeva cosa poteva essere questo pulsare. Lei era vergine, quindi era sempre sulla pista sbagliata, non sapeva dare spiegazione a questi segnali che il suo corpicino mandava,
Tutta via cercò di non pensarci.
Si alzò , si sciaquò il viso e si sistemò .

"Christian ha detto che devo dimenticare?
Bene lo accontenterò!"

Anastasia si fece forza da sola.
Pur sapendo che aveva una crepa sopra al petto che man mano diventava una voragine.

Per questa volta la mise da parte, si buttò in pista e comincio a ballare, come se fosse l'ultimo ballo, l'ultima notte della sua vita.

Da oggi in poi avrebbe messo Christian alla fine , e al primo posto lei.

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