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"Cosa sei disposto a sacrificare quando l'unica persona che può salvarti è la stessa che può ucciderti?"
~Touched~

La mattina seguente mi svegliai di buonumore , mi lavai , scelsi un vestito carino , feci colazione e andai a prendere l'autobus che mi portava direttamente all'azienda di mio fratello.

Nell'arco di un'ora mi ritrovai di fronte all'azienda.

Avevo il cuore in gola per l'agitazione.

Entrai, una ragazza bionda mi accolse.

<< Salve sono Andrea in cosa posso esserle utile?>>

<< Oh, mh , piacere, cercavo Christian...>>

<< Ha un appuntamento?>>

<< N-no io...>>

<< Mi dispiace ma non posso farla entrare senza appuntamento .>>

<< No aspetti! Io sono Anastasia Grey , sua sorella! Volevo fargli una sorpresa.>>

<< Mi dia la sua carta d'identità, dobbiamo fare dei controlli.>>

Presi i miei documenti aspettai. Tutte queste cavoli di cose per vedere se realmente sono la sorella.

<< Fatto. Benvenuta signorina Grey, ci scusi ma.siamo obbligate a fare questi accertamenti. Se può attendere chiamo il signor Grey>>

<< No! Non lo chiami! Devo fargli una sorpresa, se mi dice dove è il suo ufficio così vado.>>

<< Oh, ok. Mi segua.>>

Seguo questa bella biondina che vicino a lei sfigurò un casino. Alta , fisico perfetto, impeccabile in tutto.

<< Ecco qui. Se le serve qualcosa chiami dal telefono sulla scrivania.>>

<< Grazie.>>

Entro nell'ufficio di mio fratello.
Dire che è enorme è poco! La stanza è luminosa per via di unica vetrata , la stanza è composta da una scrivania e tre poltrone, il resto è tutto vuoto con qualche quadro alla parete e più giù c'è una stanza con il bagno.
Un appartamento sarebbe.

Mi avvicino alla scrivania , Christian è sempre stato un ragazzo ordinato, e lo si capisce da come tiene la roba sulla scrivania, tutti fogli sistemati, matite e penne da una parte .

Mi soffermo su un piccolo dettaglio, una foto.

Ritrae la nostra famiglia, la mamma a braccetto con il papà , Elliot che tiene la gamba di papà e Christian che mi abbraccia.

Noi tre fratelli non ci assomigliamo per niente, siamo tutti diversi , sia tra noi e sia con i nostri genitori, forse abbiamo preso da qualche lontano parente.

Mentre guardo la foto entra qualcuno.

<< Ti ho detto che devi fare così!..... no per forza così altrimenti non si conclude niente.... entro oggi devono firmare questo è un ultimatum !....... ok fammi sapere.... ciao.>>

A giudicare da questa chiamata è molto teso, forse qualcosa non è andato a buon fine.

Riattacca il telefono è comincia a imprecare, non accorgendosi che io sono qui.

Mi schiarisco la voce facendolo saltare per lo spavento.

<< Ana? Che ci fai qui?>>

<< Ciao, sono venuta a trovarti... in realtà volevo scusarmi.>>

<< Scuse accettate, prego siediti.>>

È così cordiale , mi tratta come se fossi una sua cliente.
Prende il telefono.

<< Andrea, un caffè e un thè English breakfast grazie.>>

<< Conosci bene i miei gusti.>>

<< Ovvio sorellina>>

Poco dopo entra Andrea con la nostra roba è se ne va.

Consumiamo le nostre bevande rimanendo in un silenzio imbarazzante, decido di romperlo.

<< Grazie per il telefono, mi piace molto. Spero non hai speso tanti soldi>>

<< I soldi non sono un problema Ana , mi piace vederti felice, e finalmente hai un telefono. Così anche la mamma sa dove cercarti.>>

<< Si si, però grazie.>>

<< La nostra foto di famiglia tieni.>>

<< Si è quella che mi piace di più>>

<< Si, è bella. Sarebbe bello tornare piccoli.>>

<< Come mai? Eppure le cose ti vanno bene, una bella famiglia un "ragazzo" ,un lavoro>>

Mmm ecco che ricomincia a lanciare frecciatine!

<< Non è il mio ragazzo. E comunque vorrei tornare piccola per non avere più problemi , essere spensierata , non dover preoccuparmi dei miei sentimenti verso..>>

Mi tappo la bocca e interrompo il discorso. Merda stavo dicendo troppo!
Ma lui se ne è accorto.

<< Verso?>>

<< Nessuno..>>

Mi guarda da cima a fondo, si alza dalla sua sedia e viene verso me.
Appoggia le sue mani sui braccioli e mi fissa , stiamo a due centimetri di distanza.

<< Parla!>>
Mi dice a denti stretti.

Non riesco a parlare, sono come immobilizzata o ipnotizza dal suo sguardo, le parole non mi escono , il mio respiro si fa irregolare... dio mio aiuto!

<< Me? Giusto? È così? Tu provi dei sentimenti per me?!>>

Mi grida queste parole, così forte che ho dovuto chiudere gli occhi, avevo paura di vedere la sua faccia arrabbiata.

<< Non li posso far morire così , ci ho provato ma niente!>>

Gli dico con quel poco di coraggio che ho tirato fuori.

Mi scruta con una faccia indecifrabile, indignato.

Anastasia era meglio che stavi a casa! Lo sapevi che tanto andava a finire così! Lui non ti ricambia! È tuo fratello, tra poco ti farà il solito discorso del cazzo è tu per l'ennesima volta ti sentirai uno schifo!

Mi alzo dandogli una spinta e me ne vado. Ma mi blocca l'uscita.

<< Tu non te ne vai!>>

<< Christian , ascolta , ho capito non voglio continuare a...>>

Non faccio a tempo a finire la frase che lui su butta su me e mi bacia.

Rimango pietrificata. E se facesse come l'altra volta ? Che mi caccia via? No no no.

Mi stacco da lui e indietreggio.

<< Fermo! Non voglio che mi prendi in giro come è già successo! Non te lo permetterò questa volta!>>

<< Non è mai stata una presa in giro. Ho sempre ricambiato il tuo sentimento, lo trovo insano, scorretto, brutto, ma non mi interessa più. Voglio baciarti dal giorno in cui abbiamo litigato, l'ho sognato diverse volte, lo desiderato così tanto... ora, se tu vuoi... posso baciarti?>>

Le lacrime mi rigano il viso. Questa volta sono di gioia non di dolore, corro verso lui è lo bacio.

Mh, queste labbra, la sua foga, il suo sapore! Nessun altro potrà essere meglio di lui, nessuno.

Le nostre mani che si stringono, i respiri corti, i cuori che battono all'unisono. Se qualcuno mi chiedesse cose l'amore risponderei così.

L'amore è Christian.

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