Capitolo 42|Sorprese in arrivo

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Dopo quasi un anno passato in Irlanda di nuovo arrivò il mio compleanno, esattamente il mio 19esimo compleanno.
"Tanti auguri bella" disse Simone svegliandomi.
Ormai mi ero abituata alla sua presenza.
"Oh grazie"
E si presentò davanti a me con un mazzo di rose.
"Oh! Grazie mille sono stupende!"
"Posso dirti una cosa?"
"Ehm sì certo, tanto ora mi alzo, non stavo dormendo, pensavo soltanto"
"A cosa?"
"A Gian, mi manca così tanto!"
"Ma perché non te ne vai da qua?"
"Cosa?"
"Margo vattene via, penserò io a tua madre, tu vivi la tua vita, con le gioie di questa età, se non ti diverti ora quando lo fai?"
"È uno scherzo?"
"No ma dovevo trovare un momento per dirtelo"
"Simone grazie non so come ringraziarti per tutto questo che mi hai detto"
Lo abbracciai. Finalmente qualcuno che mi capiva.
"Ti spiego, tua madre è cambiata da quando te ne sei andata via, è diventata più fredda, più egoista, anche io non la riconosco più, ma tu hai ragione, stai soffrendo tantissimo, e qui ti senti come una principessa rinchiusa in un castello giusto?"
"Esatto"
"Allora chiama Gianluca, fallo venire qui a prenderti con un cavallo bianco, metti il vestito più bello che hai e vai con lui, a me interessa la tua felicità, non sono l'uomo che hai sempre pensato, ho sempre indossato una maschera, ma sono stufo di essere odiato da te, perché per me sei importante, e anche molto Margo! Sei la figlia che ho voluto sempre avere, determinata, solare, e io tutto questo l'ho capito recentemente, altrimenti non ti avrei tolto dal tuo ragazzo e non ti avrei portato qui, spero che tu possa perdonarmi"
"Ma certo che ti perdono! In realtà devo solo ringraziarti"
"Stasera c'è una bella festa in tuo onore, abbiamo invitato i tuoi amici che hai conosciuto qui"
"Ma non serviva!"
"Certo che serviva" e andò via facendomi l'occhiolino. Mmm... Avevo paura di cosa stesse organizzando, dai in qualche modo sarei stata felice, almeno stasera! Il pomeriggio andai a comprare un bel vestito, allora decisi di prenderne uno simile al mio primo concerto. Aveva il corpetto ricco di perline e poi dalla vita iniziava una gonna lunga di velluto. Scarpe con i tacchi e la collana che un tempo mi aveva regalato Ginoble. Mi sentivo per la prima volta una principessa come mi aveva detto Simone. Credetemi. Verso le 7 gli invitati iniziarono ad arrivare, ma io non ero pronta, chi sarebbe venuto? Mary che mi aveva presentato mia madre? Anne che conoscevo da un po' di tempo? Forse entrambe? Dovevo solo aspettare. Così iniziai a prepararmi. Indossai il vestito e le scarpe e mi truccai. Ad un certo punto bussarono alla porta.
"Sono Simone posso entrare?"
"Certo entra"
"Wow sei uno spettacolo!"
"Ma grazie!"
"Senti c'è un ragazzo che vuole chiedere la tua mano, posso dirgli di sì?"
"Come si chiama?"
"Non saprei, abita qui vicino, ha detto che vuole ballare con te"
"Digli che sono già fidanzata quindi il mio è un no, però un ballo posso concederglielo, dove sta?"
"Appena esci dalla porta lo trovi in fondo alle scale"
"Ok"
Credevo stesse mentendo dalla sua faccia, perché era impossibile tutto quello che mi aveva detto, Bho.
Uscì e pensai a Gian. Chissà cosa stava facendo, e soprattutto non mi aveva mandato nessun messaggio di auguri. Mi sentivo male per questo, però forse aveva avuto troppi impegni e non poté prendere neanche un attimo il cellulare, non saprei.
Ad un certo punto sentii una canzone, era un lento, Can't help falling in love, Simone aveva scoperto che amavo quella canzone, che sorpresa! Allora capii che era il momento di uscire. C'era poca gente, e erano presenti sia Anne che Mary, e anche altre ragazze che avevo conosciuto durante la mia vita irlandese. Non potevo credere che erano già 8/9 mesi che vivevamo lì! Quel periodo era volato.
Iniziai a scendere le scale, ma in fondo non c'era nessuno. Una volta arrivata quasi alla fine,si avvicinò a me un ragazzo, ma aveva una maschera, mi porse la mano e io unii la mia mano con la sua. Dalla stretta di mano riconobbi chi fosse. Alzai lo sguardo e vidi i suoi occhi sbucare dai piccoli buchi della maschera, non poteva essere possibile!
"Principessa vuole offrirmi un ballo?"
"Non dirmi che sei tu altrimenti muoio qui davanti a tutti"
"E chi può dirlo?"
Avvicinai la mia bocca al suo orecchio e bassa voce gli dissi "Sei tu vita mia?"
Allora lui in quel momento scoprì la maschera e tutto il mondo intorno a me scomparve. Era solo un sogno, non potevo credere di averlo lì davanti a me.
Si inginocchiò e mi baciò la mano.
Portai una mano davanti la bocca e iniziai a piangere, prese una scatoletta dalla tasca e poi disse
"Tu Margherita, vuoi sposarmi?"
"Ginoble si, voglio passare tutta la mia vita con te, voglio avere un figlio e morire accanto a te, ti prego non lasciamoci più"
In quel momento ci abbracciammo e mi alzò dai fianchi.

Ti amo e non posso farne a meno ||GianGinoble||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora