Capitolo 22|Per sempre

121 8 7
                                    

Si sedette sulla panchina e mi disse
"Mi sei mancata da morire" accarezzandomi la testa.
"Anche tu amore" risposi un pò fredda però lui non era il motivo,anzi, in quel momento non potevo essere più felice.
"Chi ti ha fatto del male?"
"Nessuno"
"Ti conosco troppo bene, avanti, dimmi che ti succede"
"E poi mi farai sentire meglio come al solito?"
"Ovvio, tutto per la mia principessa"
Gli raccontai quello che era successo con mia madre,e all'improvviso anche lui diventò triste.
"Amore mi dispiace ma per questo non c'è rimedio"
"Lo sapevo..."
"Però qualcosa si può fare,vieni!"
Mi porse la sua mano e mi fece salire sul suo motorino.

Gianluca's pov
Odio vederla così triste, non merita di soffrire, merita solo il meglio, e se nessuno riesce a farle spuntare il sorriso, beh io lo farò. Ho intenzione di portarla a Verona, lei non sapeva niente, ho già organizzato tutto io, anche la madre lo sa e per fortuna mi ha dato il permesso di farlo. I bagagli li portava mio padre, che aveva deciso di accompagnarmi. Dopo un'oretta mi chiese
"Amore dove mi stai portando? È passato un bel pò!"
"Tranquilla amore, ti piacerà"
Era appoggiata sulla mia schiena, riuscivo a sentire il suo respiro nonostante la velocità del motorino. Ad un certo punto strinse le sue braccia attorno a me, era dolcissima, l'amavo come non ho mai amato nessuna ragazza. Tutti i suoi pregi, i suoi difetti... Tutto.

Margo's pov
Mi strinsi a lui perchè mi mancava un suo abbraccio, lui velocemente mi prese la mano e me la baciò. Un brivido. Arrivammo ad un incrocio,c'era un cartello con su scritto
"VERONA"
Ero incredula, mi aveva portato veramente a Verona? Non era possibile. Parcheggiò davanti un hotel bellissimo, a 4 stelle, niente male!
"Amore ti prego dimmi che è tutto un sogno"
"Si amore, questo era un mio sogno, andare a Verona, la nostra città preferita, e con te soprattutto. Questo era un mio sogno, e finalmente si è avverato."
Non sapevo cosa dire, mi aveva lasciato senza parole, avevo solo il cuore che mi batteva fortissimo. Ad un tratto vidi il signor Ercole avvicinarsi a noi, anche lui era venuto?
Che dolce Gian, aveva pensato a tutto!
L'hotel era molto carino e soprattutto molto accogliente. La nostra camera si trovava all'ultimo piano,con un grande balcone dove si poteva vedere tutta Verona. Il padre di Gian aveva preso una camera da solo. Finalmente potevamo stare un po' in pace, io e lui, il mio amore. Quella mattina aveva un nuovo profumo del quale mi ero già innamorata. Mi avvicinai a lui e poggiai la testa sul suo petto, sentivo il suo cuore battere,era la sensazione più bella del mondo, stare lì, vicino a Gian, senza nessuno intorno. Era sera e, stanchi per il viaggio,decidemmo di non andare giù a cena,ma di restare sdraiati sul dondolo fuori la nostra camera. Verona al tramonto era bellissima, e con lui ancora di più. Rendeva tutto più bello, il suo sorriso mi faceva andare avanti dopo tutto quello che stava succedendo con mia madre. Lui era la mia forza.
Ci addormentammo lì, abbracciati, insieme, noi e basta. La mattina arrivò subito, non lo trovai accanto a me, era dentro a prepararsi per andare a fare colazione. Era già vestito, pantaloni corti fino al ginocchio, t shirt, vans e super ciuffo, come sempre.
"Amore buongiorno" e sorrise."Tanti auguri Gian, oggi è un giorno importante"
Rimasi incantata. Mi fece l'occhiolino e poi mi disse "Hey hai sonno per caso?"
"No amore, il mio problema è un altro"
"Non dirmi che ti stai trovando male qui!"
Sbarrò gli occhi. "Amore no ma che dici?"
"Allora qual è il problema? L'hotel? Se vuoi lo cambiamo"
"Gian calmo!" Risi. Mi piaceva quando si preoccupava. "Il mio problema sei tu"
"Io?"
"Il mio problema è la tua bellezza infinita in cui mi perdo ogni volta, il mio problema è che non posso fare a meno di te, però non è un problema negativo, anzi, tu mi completi"
Tirò un sospiro di sollievo.
"Amore mi hai fatto spaventare" amavo la sua voce, quell'accento rosetano, il suo tutto, lui. Rimanemmo a guardarci per qualche secondo poi abbassai la testa e scappai in bagno, ma mentre chiudevo la porta m afferrò il polso, e mi strinse a lui, il mio orsacchiotto. Quanto potevo amarlo? Mi tenne tra le sue braccia tanto che volevo rimanere così all'infinito.
"Amore dai devo andare a prepararmi"
Mi diede un bacio sulla fronte e andai. Dopo 10 minuti ero pronta, shorts, canotta e coda:era caldissimo. Quel giorno andammo all'Arena.Una cosa mozzafiato. Era grandissima ed elegante allo stesso tempo. Le sorprese non erano ancora finite: quel giorno era il 18 agosto, un giorno speciale per noi. Dopo una lunga passeggiata arrivammo al balcone di Giulietta, quel ragazzo non smetteva mai di stupirmi! Dopo qualche foto insieme lo vidi prendere una piccola scatola dalla tasca. Si inginocchiò
"Amore mio, sai, oggi è il 18 luglio, sono 6 mesi che stiamo insieme, non potrei essere più felice, sono stati i mesi più belli della mia vita, separarmi da te sarebbe qualcosa di troppo grande. Sei la mia principessa, il mio sorriso, la cosa più bella che mi sia capitata, il regalo più grande che la vita mi abbia potuto fare"
Una piccola lacrima mi scese sulla guancia, il mio cuore credo stava perdendo qualche battito.
"Ora ti prego non piangere, non meriti del male, e almeno io non voglio farti soffrire, ti chiedo solo una cosa, accetta questo regalo da parte mia, per farti capire cosa provo io per te, sono serio quando ti chiamo amore, e sono serio quando ti chiamo principessa, non potevo ricevere regalo migliore di te, grazie per avermi reso il ragazzo che sono ora, grazie di tutto."
Ormai le lacrime uscivano da sole. Tremavo tantissimo. Aprii il pacchetto e vidi una catenina, una dolce metà. Lui già la portava, era un pezzo di puzzle, che solo con il nostro amore si sarebbe composto. Gli saltai addosso e lo abbracciai tra le lacrime. Lui mi sollevò e mi abbracciò fortissimo. Mi lasciò e non mi accorsi che c'erano tantissime persone a guardarci, applaudirono entusiaste. In quel momento Gian mi sussurrò
"Adesso tutti sanno che ti amo"
"Gianluca Ginoble sei tutta la mia vita, sei il mio cuore, ormai io dipendo da te, e non sai quanto io possa amarti, ti amo, non poco, da morire, come posso ringraziarti di tutto questo?"
"Sono io che devo ringraziarti, amore mio"
"Per sempre insieme?"
"Per sempre"

Ciao a tuttii❤️ fino ad ora questo è il mio capitolo preferito😍😍 che dolce Gian😍 spero vi piaccia, al prossimo capitolo❤️
-Camilla❤️

Ti amo e non posso farne a meno ||GianGinoble||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora