Capitolo 36| Momenti difficili

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Colazione, tornare in camera, vestirsi e scappare a teatro per fare le prove in 10 minuti. Quella mattina non mi accorsi neanche del passare del tempo, però mi ricordo che provammo una ventina di canzoni in una mattinata, e poi di nuovo il pomeriggio, la prima volta che mi accorgevo di come fosse la vita di Gian, era molto divertente, ma anche stancante! Io avrei aperto i concerti, e provavo canzoni diverse dalle loro, io preparavo canzoni dei Beatles, Queen, molto diverse dalle loro, però questo interessava ai direttori, il contrasto tra musica pop/rock e musica lirica. Era molto affascinante questa idea. Dopo diverse ore a provare, ci informarono della pausa pranzo verso l'una, però dovevamo rientrare alle 4 massimo. Andammo a fare un giro per i negozi, tutti insieme. Di nuovo ragazze che ci chiedevano autografi, foto, che volevano parlare con noi, di cantare qualcosa insieme, era una sensazione bellissima. Così con il tempo trascorso lì riuscii a imparare anche lo spagnolo, stessa cosa con gli altri posti dove andavamo. Dovevo solo ringraziare mio padre per tutto quello che stavo vivendo, era solo merito suo, se non avessi ricevuto quel "si" io ora ero in Italia senza Gian, e senza i miei due migliori amici, quindi non smetterò mai di ringraziarlo. "Piccini vi va di andare a mangiare qualcosa insieme a questa sera?" Disse Ignazio
"Igna perché piccini? Ahahah"
"Perché siete adorabili, io e Piero sappiamo già dove andare, volete venire? O volete stare da soli?"
"Se Gian è d'accordo va bene"
"E il Beddu che dice?"
"Per me l'importante è stare con la mia ragazza, poi non importa dove"
Mi strinse da dietro le spalle, e mi causò quei brividi che neanche il freddo mi procurava!
"Gian tu ti sei bello che dimenticato di noi eh!" Aggiunse il secondo siciliano ridendo.
"Piero ma che dici?Se mi fossi dimenticato di voi ora non starei neanche qui!"
"Permalosone stavo scherzando!"
"Margo andiamo via, questi due tipi non capiscono niente" e scoppiammo in una fortissima risata. E se dico risata è perché con loro si rideva veramente, quelle risate VERE, che solo con poche persone riesci ad avere.
Così dopo aver riprovato tutte le canzoni andammo in un pub a mangiare la pizza. Era un locale italiano. La giornata sembrava essere andata per il meglio, quando ad un certo punto vidi una cosa difficile da spiegare, il mio cellulare si illuminò ad un tratto, e comparve il nome
"Mamma", ancora non lo avevo cambiato, mi fece troppo male.
"Rispondi dai!" Mi dicevano
"Magari vorrà chiederti scusa!"
Non lo pensavo neanche lontanamente, però accettai il loro consiglio.
"P-p-pronto?"
"Ciao Margoo! Come stai tesoro?"
"Bene mamma!"
"Abbiamo una piccola sorpresa per te!"
Pensai di tutti i colori, ma non quello che veramente aveva in mente, sentii il pianto di un bambino in sottofondo, e iniziò a girarmi la testa, non capivo più nulla, solo quello che mia madre stava per dirmi.
"Tesoro hai un fratellino! Si chiama Francesco e ha i tuoi stessi occhi, ora per fortuna non stiamo più soli per colpa tua, abbiamo qualcuno che ci fa compagnia!"
"Tu vuoi distruggermi!"
"Ahahah no! Voglio solo farti capire che il mondo non gira attorno a te! Come vedi ti abbiamo rimpiazzata!"
Attaccai il telefono e velocemente mi alzai da tavola e scappai in bagno. Mi chiusi dentro e piangevo, e non riuscivo a smettere, come poteva mia madre farmi questo? Non mi aveva mai voluto bene? Subito bussarono alla porta.
"Amore cosa è successo? Margo non farmi preoccupare!! Margo apri questa porta!"
Era Gian che giustamente si era preoccupato, ma come glielo dicevo? Dopo arrivarono anche Piero e Igna
"Margo apri questa maledetta porta, dai ci stai facendo preoccupare"
"Io l'avevo detto che non era una buona idea rispondere!" Replicai
"Margo se quella donna ti fa soffrire giuro che"
"No amore, tranquillo, non mi interessa, piango solo perché sono poco importante per persone fondamentali per me"
"Mi dispiace Margo, però ora apri!Ho bisogno di abbracciarti"
Girai la chiave e mi buttai letteralmente tra le sue braccia piangendo a singhiozzi. Mi accarezzava e mi baciava sulla testa.
"Sshh! Va tutto bene finché ci sono io, non devi aver paura, io ci sarò"
I due siciliani mi accarezzavano le spalle, sentire il loro affetto mi ha tirato su di morale, però non potevo ripensare alle parole che aveva detto mia madre che subito le lacrime riuscivano dai miei occhi.
Dopo avermi tranquillizzato mi disse
"Amore ti va di parlare di quello che è successo?"
"No, sono troppo distrutta, se non ti dispiace vado a prendere un pò di aria"
Mi separai da tutti e uscii dal locale per prendere una boccata d'aria. Avevo gli occhi gonfi,e il mal di testa. Mi appoggiai su un muretto e aprii Whats up, vidi un messaggio di mia madre: "📷immagine"
Non lo aprii, ma le lacrime ancora scendevano. Ad un tratto sentii la porta dietro di me chiudersi. La radio trasmise una playlist di canzoni d'amore, ed era tutto perfetto. Non sapevo se fosse lui però lo immaginavo.
In quel momento sentii il suo fiato dietro la mia spalla, le sue mani sui miei fianchi e poi piano piano stringermi in un abbraccio.
"Cosa ti ha fatto quella?"
"Gian lunga storia, non voglio annoiarti"
"Amore tu non annoi mai, stai scherzando?"
Da dietro passò a sedersi vicino a me.
"Avanti sfogati, ovviamente solo se vuoi"
"Ti chiedo un favore, guarda il messaggio di mia madre in chat, io non lo vedrò mai!"
Prese il cellulare e rimase a bocca aperta, non sapeva cosa dire, era sconvolto anche lui.
"Margo dimmi che non è quello che penso"
Annui debolmente, e lui chinò la testa, mi abbracciò fortissimo. Con il dito asciugava le mie lacrime.
"Gian io non ce la faccio più capisci? Mi ha distrutto quella donna"
"Sshh! Ci sono io qui"
"Lo so che ci sei tu, ma vivere senza l'affetto di una madre distrugge il cuore"
"Lo so amore, ma tranquilla, domani arriveranno i miei e con loro starai più tranquilla"
"Posso appoggiare la testa sulla tua spalla?"
"Tesoro me lo chiedi pure?"
Così sfogai di nuovo il mio pianto sulla sua camicia, ero veramente distrutta!
Non sapevo se piangere, ridere, fargliela pagare, non saprei.
Così mentre eravamo uno appoggiato all'altra iniziammo a raccontarci dei nostri momenti nell'infanzia.
"Diciamo che io ho passato un'infanzia abbastanza movimentata, da piccolo già cantavo nelle feste del mio paese, ed ero contentissimo, ma non avrei mai pensato di arrivare a tutto ciò, ero
così ingenuo! Non sapevo cosa fosse il canto lirico, e cosa uscisse fuori dalla mia bocca, pensavo fosse una voce come tutte, invece ognuno di noi ha una voce particolare, e la tua stessa cosa, ogni suono ha un particolare,bisogna solo saperlo riconoscere, tu invece?"
"Beh di me non c'è molto da dire"
"Margo ascoltami, la tua infanzia è stata bellissima, lo sento"
"Ti sbagli, ho vissuto una vita con 10 mila spostamenti, a 3 anni i miei si trasferirono a Roma, quando ne avevo 6 a Napoli, e poi a 10 anni a Milano, non avevo amici proprio a causa di questo, non potevo legare con qualcuno che subito dovevamo trasferirci, poi mia madre è sempre stata così con me, non mi ha mai dimostrato affetto, o amore, credo che la devo ringraziare solo per una cosa"
"Ci sarà qualche cosa bella che ti ha fatto giusto?"
"Si, mi ha portato a Montepagano, e mi ha fatto conoscere te"
"Vita mia" mi diede un bacio sulla fronte.
"Hey Margo! Cosa è successo?" Sentii un'altra voce proveniente da dietro di me, era quella di Piero accompagnato da Igna.
"Ragazzi mia madre mi ha fatto un fratellino!"
"Alessandra?"
"Purtroppo no, mia madre vera!"
"Oh! E come ti senti ora?"
"Come prima!"
"Gian non è riuscito nel suo intento?"
"Cioè?"
"È uscito dal pub con l'obiettivo di farti sorridere, non è riuscito?"
"È riuscito eccome! Solo che mi passerà con il trascorrere di un pò di tempo, perdonami se vi ho rovinato la serata,però"
"Sssh!"Posizionò il suo dito sulle mie labbra e disse: "Non dire più cose del genere"
"Si infatti, è colpa di tua madre mica tua!"
"Igna il problema è che mia madre deve sempre rovinare tutto!"
"Dai amore torniamo in hotel e facciamoci una bella dormita, domani andrà meglio credimi"
Lo baciai senza aspettare che finisse il discorso, e insieme tornammo in albergo.

Ciaoooooo❤️ vi piace? Non vi ho fatto aspettare proprio per farmi perdonare😂 cosa ne pensate della canzone che sta scrivendo Margo? E della telefonata che ha ricevuto? Scrivetemelo sotto nei commenti pleaseeeeee🙏👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻
A presto e scusatemi per gli eventuali errori❤️

Ti amo e non posso farne a meno ||GianGinoble||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora