Parte 15

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«No»rispose lei.

«Comeno? Non ho fatto alcuna domanda» protestò Liam.

Hannahgli sorrise.

«Lamia risposta è comunque no. Sei confuso in questo momento, e locapisco. E' per questo che adesso andremo a fare sesso nel bagnodel locale»

Liamscoppiò a ridere.

«Ea cosa dovrebbe servire, scusa?» le chiese sorridendo.

«Credotu ti sia scordato quanto io sia brava » asserì lei, convinta «E'l'unica spiegazione per il voler perdere la nostra alchimia»

Liamla prese per mano, e le parlò guardandola negli occhi.

«Nonl'ho dimenticato. Ma credo non sia abbastanza, se poi non andiamod'accordo»

Hannahsi sporse in avanti , e gli parlò dolcemente.

«Dicicosì perché non hai ancora conosciuto l'Hannah versione 3.0»

Liamla guardò perplesso.

«Tiricordi cosa è successo quando mi hai informato che la Hannah 1.2era morta e che da quel momento ci sarebbe stata una nuova versionedi te, vero?»

Leigli diede un pizzicotto.

«Smettila!Quella volta eravamo in un parco acquatico, e sai benissimo quantoodio i bambini grassi! Dovevo per forza tirargli giù il costume difronte a tutti, così si sarà vergognato e magari avrà fatto unadieta. Avrebbe dovuto ringraziarmi!»

Liamla guardò con sufficienza.

«Ecosa avrebbe di diverso questa nuova Hannah?» Lei gli fece unsorriso.

«Percominciare, quando la situazione lo richiede, è in grado di non lanciaregavettoni alla coca cola sulle vecchiette passano davanti a casa sua»

Liamscoppiò a ridere e le mise un braccio intorno al collo.

«Melo ricordo quel giorno. Però potevi evitare di liberare anche icani. Una di quelle vecchie si saràlussata l'anca, vista la foga con cuicercava di scappare, un vero disastro»

«Lavilla Lancaster è solo per le persone di un certo livello, e quellecariatidi non avevano nemmeno un capo firmato addosso. Il fatto chefossero drammaticamente vecchie non era unascusante per fare così schifo»

Liamannuì, con finta condiscendenza.

«Unvero e proprio scandalo in effetti» esclamò con sarcasmo.

«Haivisto? Abbiamo sempre riso insieme, e non succede a tutte le coppie»

Liamci rifletté un attimo, poi si fece avanti e la baciò a lungo. Leiricambiò con vigore.

«Andiamoa insudiciare il bagno del locale e poi facciamo una chiamata anonimaall'ispettore sanitario?» esclamò lei eccitata.

«Laseconda parte non è strettamente necessaria, ma la prima mi staeccitando molto» replicò lui, sorridendo.

«Laseconda serve per eccitare me. Forza, andiamo!» esclamò lei,alzandosi in piedi e trascinandolo verso il bagno.

Ilsole stava tramontando mentre Blaine faceva ritorno a casa. Stavacominciando a piovere ed era stanchissimo.

Avevaappena svoltato in un vicolo, quando vide Simone.

Rimaseun attimo fermo, sorpreso da quella strana coincidenza eun po' interdetto.

Dopoqualche istante, lei lo notò e prese a salutarlo con la mano.

Luile andò incontro sorridendo, anche se dentro di se si stavaraccomandando di fare attenzione, perché c'era qualcosa che non gliquadrava.

«Ciao!Mi sa che ti serve un ombrello!» esclamò lei gioviale.

«Grazie,sei molto gentile, ma non ce n'è bisogno! Abito qui vicino»replicò Blaine.

Leifece un sorriso amplissimo, che a luisembrò un po' inquietante.



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