Elliegli fece un sorriso feroce.
«Caro vecchio paranoico Liam, ma perché devi sempre fasciarti latesta prima di romperla? Vai lì sicuro di te, e vedrai che ce lafarai! »
Luisorrise.
«Hai ragione, è che sono sospeso a metà. Da un lato credo un sacconel mio lavoro e so di essere fottutamente bravo, ma dall'altro nonho avuto riscontri finora, quindi non so se i miei lavorieffettivamente possano piacere! »
Leisi fece seria.
«Devi andare lì con la ferocia di uno pterodattilo con un martellopneumatico nel culo, e con la convinzione del bambino di 'Mamma hoperso l'aereo' nel drogarsi irrimediabilmente. E devi spaccaretutto! »
Luisorrise.
«Ci proverò. Anzi, visto che devo essere più sicuro di me, ti dicoche ci riuscirò! »
Leilo abbracciò, e lo guardò uscire dalla porta.
«Speriamoche non sia un disastro completo» esclamòtenendo incrociate le dita della mano sinistra, mentre con la destracontinuava a fumare il cannone.
Blainestava lavorando al bar. Il locale era semivuoto, con solo duevecchietti che leggevano il giornale ed una ragazza seduta ad uno deitavoli, che stava lavorando al suo portatile.
Adoravalavorare lì: c'era una bella atmosfera, con la musica classicaemessa dai due subwoofer negli angoli e i tavolini d'epoca. Peraltroera anche poco frequentato, il che voleva dire che spesso aveva iltempo di riposarsi tra un'ordinazione e l'altra.
Laragazza con il portatile lo chiamò per l'ordinazione. Da vicinoBlaine notò che era molto carina, con piccole lentiggini a spruzzosul viso, e lunghissimi capelli rossi, che sembravano morbidi comeseta.
«Salve,gradirei un caffè per favore» chiese lei, senza staccaregli occhi dallo schermo»
«Macerto!» esclamò Blaine sorridendo «Possoportarti qualcos'altro? E' la primavolta che ti vedo qui, e ci tengo a fare una bella impressione suinuovi clienti!»
Laragazza distolse gli occhi dal pc, e lo guardò per la prima volta.Una volta squadrato dalla testa ai piedi, gli sorrise.
«Sututti i clienti o solo sulle belle ragazze?» replicò lei.
Blainefece scosse la testa.
«Assolutamentesu tutti. E poi, le belle ragazze mi fanno anche schifo »esclamò facendo una smorfia chiaramente esagerata.
Leirise, e addolcì la sua espressione.
«SonoSimone, comunque. »
Blainesorrise di rimando, e mise la mano in avanti per stringerla a Simone.
Leiinvece si alzò in piedi e gli diede unbacio sulla guancia.
«Seiil barista più sexy che abbia mai visto, per la cronaca» glisussurrò in un orecchio.
«Potreidiventare rosso, per la cronaca» rispose lui, ma non era vero.Adorava ricevere complimenti, specialmente dalle belle ragazze comelei.
Simonegli fece l'occhiolino, e tornò a sedersi.
«Iocomunque sto ancora aspettando il mio caffè» esclamò subito dopo.
Blainerise.
«Hairagione. Agli ordini, avrai il tuo caffè in men che non si dica»
Unpaio di minuti dopo le portò una tazzona fumante, mentre leicontinuava a lanciargli sguardi maliziosi.
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NOTTI PROIBITE A NEW YORK ( buio, lotta, luce, narrativa generale, lgbt, gay)
Narrativa generalehttps://www.amazon.it/dp/B0CY2RKY48 Quattro ragazzi, che tra una festa e l'altra, cercano di inseguire ognuno il proprio sogno, e di trovare la persona giusta Il protagonista è Liam, un ragazzo che vuole diventare un pittore famoso, e si tra...