Parte 43

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« Bè, da oggi ci vieni anche con gente a caso con la quale hai limonato

ad un rave party! » esclamò Liam, con un sorriso.

« Ma era solo un gioco! » esclamò Jack sorridendo a sua volta, mentre

entravano nel bar. « Se sapessi quello che ho fatto a feste del genere, ti

assicuro che il nostro piccolo bacio ti sembrerebbe molto, molto

innocente! ».

« Ora ci sediamo e mi racconti tutto, allora! Sappi che non sono il tipo a

cui si può accennare qualcosa e poi non aggiungere tutti i dettagli

possibili ed immaginabili! ».

Jack annuì, mentre Liam andava al bancone e sceglieva due posti.

L'altro lo raggiunse e dopo aver fatto un cenno al barista, che in quel

momento stava pulendo un tavolo, Liam si concesse un istante per

ammirare l'interno del locale.

I muri erano tappezzati di poster, la maggior parte dei quali di rockstar

degli anni settanta ed ottanta. Riconobbe una gigantografia degli Ac/Dc

accanto ad un distributore di preservativi e gli scappò un sorriso.

Dal soffitto pendevano delle grandi lampade vecchio stile, che

irradiavano nell'ambiente sfumature di luce bluastre ed arancioni;

l'atmosfera che si respirava era un po' caotica ma molto ad effetto,

particolare. Liam si propose di tornarci di sera, quando probabilmente

sarebbe stato ancora più bello.

In quel momento il barista arrivò al loro tavolo e chiese loro cosa

volevano ordinare.

« Per me un doppio caffè ginseng ».

« Io prendo un caffè macchiato, grazie » aggiunse Liam, sorridendo.

Una volta rimasti soli, Liam lanciò a Jack uno sguardo curioso.

« Bè? Io sto ancora aspettando di sapere cosa hai combinato di tanto

sconcio alle feste a cui sei stato! ».

Jack sorrise.

« Sei proprio certo di volerlo sapere? Dopo non si torna più indietro,

saprai cose di me che pochissima gente sa, dovremo essere migliori

amici o dovrò ucciderti...a te la scelta! ».

Liam finse di pensarci.

« Credo che sceglierò l'opzione del migliore amico, tutto considerato ».

Jack annuì soddisfatto.

« Saggia scelta, stronzetto! », rispose poi dandogli una pacca sulla

spalla. « Però ancora non basta! Se parlo, dovrai dirmi qualcosa di

personale su di te. Molto personale! ».

Liam annuì. Non era certo del perché ma sentiva di non avere alcun

problema ad aprirsi con Jack.

« Va bene, procediamo allora», esclamò poi quest'ultimo. «Ecco quello

che di sconcio ho fatto in passato alle feste».

Jack rimase in silenzio per qualche istante, lanciando sguardi gravidi di

significato a Liam.

Quest'ultimo rispose con un'occhiata interrogativa.

« La mia è una rivelazione e cos'è una rivelazione senza della buona e

sana suspence a supportarla? » chiese Jack, serio.

« Non fa una piega, in effetti » concordò Liam, altrettanto serio.

« Allora, ecco qui l'elenco completo. Sarà più facile se elenco per anni.

Nel 2011 ho scopato una ragazza su un divanetto, in una discoteca nel

Queen. Sempre nel 2010 c'è stata una ragazza che mi ha leccato le

noccioline su un prato, e anche un'orgia a dicembre, a Central park. E'

stata eccitante, anche se il culo mi faceva male dopo! ».



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