Capitolo 1

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"Dottoressa Suitford, il prossimo paziente sta aspettando nella sala accertamenti." disse Marlene la segreteria-assistente di Amelia. "Grazie, andrò subito da lui" rispose la veterinaria, che aveva appena finito di prepararsi. Con un paziente già alle 7:00 del mattino, si prospettava una giornata sicuramente estenuante.
Indosso per ultimo il camice bianco e si recò nella sala accertamenti.

Entrata nella sala, Amelia, non poteva certamente non notare l'aspetto più che piacevole, del padrone del suo nuovo paziente; Alto circa 1, 75 metri, capelli color nocciola, occhi marroni e, a giudicare dal suo aspetto, anche un abbonamento in palestra. "Salve Signor Turner, io sono la dottoressa Suitford, mi occuperò del suo cane."
Si presentò lei, sicura di se. "Salve dottoressa, io sono Ryan Philips un amico di Michael Turner, ho portato io qui il suo cane, dal momento che mi è stato affidato. Da quando gli ho dato da mangiare delle crocchette, però, non abbaia più ma emette solo strani latrati" risponde Ryan spiegando il problema che lo affligge.  "Bene Sig. Philips, lasci che dia un'occhiata" esordì Amelia con estrema professionalità "Mi spieghi, il cane è per caso allergico a qualche cosa? Magari qualcosa che poteva essere contenuta nelle crocchette? " ipotizzò Amelia quasi completamente certa di aver fatto centro. "In effetti... Non lo so. Se mi lascia fare una telefonata al mio amico, glielo chiederò" disse Ryan particolarmente imbarazzato. "Prego, faccia con comodo" lo graziò Amelia, un tantino divertita. Così mentre Ryan si informava delle possibili allergie del povero quadrupede, Amelia legò i suoi capelli color cioccolato in una coda alta ed ordinata. "Beh dottoressa ha indovinato, il povero Milton è allergico alle carote... Ed io avevo comprato per lui, crocchette di manzo e carote" ammise Ryan effettivamente in imbarazzo. "D'accordo, allora basterà somministrare al cane un medicinale, ci vorrà solo un attimo perciò torno subito. Con permesso"

Mezz'ora dopo, il cane stava già meglio ed Amelia soddisfatta lo riconsegnò tra le mani di Ryan. "Ecco a lei signor Philips, Milton è come nuovo adesso."
"La ringrazio dottoressa, è stata preziosa, sa Michael è davvero affezionato a Milton." Ringraziò Ryan. "É il mio dovere" rispose Amelia "è stato un piacere conoscerla signor Philips" salutò cordiale
"Tutto mio, arrivederla" e così, il primo paziente della giornata, uscì fuori dalla porta girevole, sparendo all'angolo della strada.
Ma Amelia aveva un sospetto, sapeva che avrebbe rivisto presto quell'uomo, e stranamente lo sperava anche.

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