Dopo la passeggiata, fatta con Ryan, Amelia, tornò allo studio. Lí, non trovò Marlene. Di conseguenza, cominciò a chiamarla ad alta voce.
Ma di lei, nemmeno l'ombra.
Amelia, così decise di andare a controllare nella stanza, vicino alla sala d'aspetto, dove la segreteria è solita prendere, gli appuntamenti. Marlene, era riuscita ad arredarla con molto gusto. Aveva disposto nella stanza, un divanetto, una scrivania e tre sedie, in toltale. Molti, erano inoltre, i quadretti appesi, sulle pareti, color giallo chiaro.
Quando Amelia, entrò nella stanza, trovò Marlene in atteggiamenti... 'spinti', assieme al fidanzato, Andrew. Non poté credere, ai suoi occhi.
Così, chiuse violentemente la porta diventando, rossa come un peperone.
Il colorito, scarlatto, era dovuto in parte dall'imbarazzo, dall'altra invece era dovuto All'incredulità.
Marlene, era stata sempre, una giovane ragazza ligia al dovere. Aveva sempre saputo, come riuscire a stare al proprio posto. Devota al lavoro. E di conseguenza, Amelia, non avrebbe mai immaginato, una cosa simile. Così, si rifugiò nella sala da visita, e scoppiò in una GRASSA risata. Non riusciva, a smettere di ridere.
Non appena, riuscì a trattenere le risa, la porta venne aperta bruscamente.
"Ehm... Amelia, perdonami per quello che hai appena visto..." si scusa, Marlene. "Non accadrà, mai più..."
"Stai tranquilla... io, non ho visto niente... Ora però, vai a lavorare." Le rispose Amelia, ostentando una falsa serietà.
"Vado! Grazie..." si congedò l'assistente.Dopo una stressante giornata di lavoro, Amelia, tornò finalmente a casa propria. Il cielo era scuro, e si presagiva, mal tempo.
Proprio davanti il ciglio della porta, trovò un uomo in piedi, che la stava aspettando.
"Amelia, finalmente sei arrivata!" La salutò un Ryan, raggiante.
"Tu che ci fai qui?" Chiese, lei, confusa.
"Ho una questione in sospeso con te." La avvertì.Ci fu un attimo di assoluta, tensione. Nessuno dei due riusciva a dire nulla.
Così, Ryan, si avvicinò e baciò Amelia, con dolcezza ed allo stesso tempo ardore.
Lei, a così stretto contatto con la sua pelle, sentì una scossa che salì lungo tutto il suo corpo. Riuscì a percepire l'odore del suo dopobarba, era fresco e profumato. Nel frattempo, Ryan cominciò a muovere le sue mani sulla sua schiena, come se avesse dovuto trovare qualcosa di celato agli occhi, qualcosa, che necessitava di particolare attenzione.
Ad Amelia, tutto ciò, fece emettere un lieve verso, d'apprezzamento.
D'Improvviso, sentì una morsa allo stomaco. Si trattava, delle famose 'farfalle'? Amelia, non lo riuscì a capire. Il bacio, fu proprio come lo aveva immaginato.All'istante, cominciò a piovere, così i due giovani, finirono per inzupparsi. Tutto ciò, però non li staccò. Anzi, lo scroscio dell'acqua piovana, che si poggiava sui loro corpi, rese l'atmosfera più elettrizzante. Ryan, ispeziono, sapientemente, con la propria lingua, la bocca di Amelia. Il sapore della sua saliva, nella propria bocca, fece trasalire Amelia.
Lui, sembrò molto esperto di baci, da togliere il fiato.
Entrambi, si sentirono, tremendamente rilassati. Non avrebbero mai, voluto staccarsi, l'uno dall'altra. Amelia, provò felicità, sollievo e passione. Dopodiché, Amelia, si diede un pizzico. Non voleva, che fosse un'altra sciocca illusione.
Ed in effetti , non lo era.Il bacio, durò molto, molto tempo.
Quando si staccarono l'uno dall'altra, ebbero il tempo di guardarsi negli occhi. Dopodiché, sorrisero provando qualcosa, di speciale ed unico. Furono felici. Ed allo stesso tempo, fradici. L'acqua, continuava a sgocciolare. E scivolava, lungo i loro rispettivi volti.
Fu tentata, dal farlo entrare in casa. Ma la differenza tra sobrietà e ubriachezza, era proprio quella.
Lei, non poteva entrare.Amelia, stava combattendo contro se stessa. Non sapeva, cosa provasse nei suoi confronti. Andare a letto con lui, avrebbe solo complicato le cose.
Così, gli lasciò una dolce carezza sul volto, ed entrò in casa. Lasciandolo fuori la porta, come una cane abbandonato.Amelia, si sentiva stranita da quel contatto. Non sapeva come fare, con se stessa. Così, decise di chiamare la sua amica e consulente amorosa, che di relazioni sentimentali, non ne sapeva un fico secco, Maddison.
"Hey, Amy, pronto? Dimmi, tutto cara." La salutò, lei.
"Maddison, ho bisogno di aiuto." Le confessa.
"Che cos'è successo?" Chiese preoccupata, Amelia non usava mai quel tono flebile.
"Io, non... non riesco a capire, ciò che provo nei confronti di... Ryan..." comincia. "Non riesco a capire, se mi piaccia o meno."
"Beh, vediamo, provo ad aiutarti. Rispondi, pensando bene a ciò che dici. Cosa senti, quando vedi Ryan, o parli con lui?" Chiese, con il solito tono da inquisitrice.
"Io... non lo so!" Rispose, sinceramente.
"Ti aiuto, io... Allora, ti senti bene come se avessi le cosiddette Farfalle, nello stomaco?" Chiese.
"Più o meno... però non capisco, se sia effettivamente così." Ammise, lei.
"Io, conoscendoti, credo proprio che sia così, Amy." Le annunciò, da buona osservatrice, qual era.
"Credi, che sia così?"
"Si. Lo credo!" Le diede conferma, istantaneamente.Le due amiche, parlarono per un'ora o più, per telefono. Al termine della conversazione, Amelia, così finalmente riuscì a decifrare, ciò che provava per Ryan.
A quel punto, fu notte fonda, Amelia però non riusciva a prendere sonno.
Comunque, anche se lentamente, le ore passarono, e Amelia dopo essersi preparata, passò da un Bar vicino allo studio Veterinario, per prendere un caffè.
Lí, mentre beveva tranquillamente il suo espresso. Se così si poteva definire, un caffè dal gusto amarognolo e annacquato.
D'un tratto, sentì una presenza maschile, di fronte a lei."Chi non muore si rivede!" La salutò Ian. Con fare, cordiale.
"Ognuno riesce a sopravvivere ad una sbronza. Per quanto sia pesante..." gli rispose, sorridendo.Ian, era effettivamente, un bell'uomo.
"Posso sedermi, qui, di fronte a te?" Le domandò.
"Non che non mi faccia piacere, fidati, ma devo proprio andare a lavoro." Si giustificò.
"Beh, allora sei perdonata! Prima, di lasciarti andare però, dovrei farti una proposta..."
"Ovvero...?"
"Che ne dici, di venire stasera al <Rock'n'roll bar>? Sai, mi esibisco con alcuni miei nuovi brani." Le propone. "Se vuoi, porta anche un'amica. Non c'è problema!"
"Ci penserò, ti faccio sapere più tardi..."
"Certo, però non hai neanche il mio numero..." le ricorda "te lo scrivo su questo fogliettino, aspetta!"
"Non ce n'è, bisogno, tranquillo. Che io sappia, Maddison, dovrebbe avere, il tuo recapito telefonico."
"Si, giusto... Maddison..."
"Ci sentiamo più tardi, allora. Ora scappo." Disse, congedandosi.Così, Amelia, scappò verso il suo studio, nell'attesa che Ryan la contattasse. Avrebbe voluto spiegargli che ciò, che in quel momento provava per lui, era cambiato.
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Quando meno te lo aspetti
ChickLitPer Amelia la carriera è sempre stata importante. Il suo lavoro da veterinaria, e i suoi impegni lavorativi non le hanno mai permesso storie d'amore stabili. Ma cosa accade quando un uomo dall'aspetto impeccabile scatena in lei una chimica mai scate...