~Twentyfour~

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*Daniele's point of view*
Durante il tragitto nessuno dei due fiatò.
Non ho idea del perché sia venuto anche io a casa sua, specialmente a dormire.
Quando arrivammo, Giulia filò in camera, io presi la mia sacca ai piedi della scrivania e tornai in salotto.
Mi cambiai e mi sdraiai sul divano, invocando che il sonno venisse a me.
*Giulia's point of view*
Non riuscivo a dormire.
Ormai si erano fatte le tre del mattino e non avevo ancora chiuso occhio.
Sentii che anche Daniele era sveglio, continuava ad aprire e chiudere il frigorifero.
D'un tratto sentii dei passi provenire dalle scale, segno che Daniele stava salendo.
Chiusi gli occhi, facendo finta di dormire.
Aprì la porta.
Dopo qualche frazione di secondo sentii la parte destra del mio letto sprofondare sotto al suo peso.
Sussultai.
"non volevo che andasse così" iniziò a dire.
"lo so che mi credi" ridacchiò.
"e so anche che sai che mi dispiace" ammise.
"e so anche che sei sveglia" continuò.
"so che dispiace anche a te" affermò.
Mi girai verso di lui, senza aprire gli occhi, fingendo ancora di star dormendo.
Mi soffiò sulla faccia.
A quel punto scoppiai.
"DANIELE" cercai di urlare, ma la voce impastata dalla stanchezza me lo impedì.
Rise.
"buonanotte" disse prima di lasciarmi una carezza sul viso.
Restai seduta ancora un attimo.
"dormi che dobbiamo svegliarci tra due ore" mi riprese.
"no, non è vero, non dirmelo" mi lamentai.
"si, ora dormi" disse per poi cadere in un sonno leggerlo, seguito da me.
*Due ore dopo*
Daniele stava ancora dormendo beato.
Decisi quindi di privarlo da quella gioia.
"Daniele" lo chiamai.
Non diede segni di vita.
Allora, come aveva fatto lui in precedenza gli soffiai sulla faccia.
Fece una smorfia.
"dobbiamo muoverci, abbiamo il treno tra mezz'ora" dissi velocemente.
"oh cazzo" disse sbadigliando.
Lui andò nel bagno di Elisa ed io nel mio ed entrambi facemmo una doccia veloce.
Stetti per aprire la porta quando mi ricordai di essere in asciugamano allora mi fermai.
"Daniele" urlai.
"oi" urlò di conseguenza lui.
"devo cambiarmi, esci dalla camera e chiuditi in bagno" lo avvertii.
Non sentii risposta.
Stronzo.
Presi coraggio e corsi in camera, fortunatamente mi aveva dato ascolto.
Faceva caldo quel giorno e a Milano avrebbe dovuto farne ancora di più, quindi optai per una camicia nera leggera, leggins anch'essi neri e vans esclusivamente nere.
Che vi devo dire, mi piace il nero.
Corsi in bagno e mi sistemai, lavai i denti, mi feci lo chignon, misi eye-liner, mascara e rossetto.
"Giulia ce sei?" domandò Daniele dal piano inferiore.
Presi la borsa, ci misi dentro il necessario per la giornata e raggiunsi Daniele.
"Davide mi porta le cose che ho lasciato a casa, dobbiamo incontrare lui e Matteo in stazione" mi informò mentre salivamo in macchina.
Io mi sedetti alla guida e lui al posto del passeggero.
"Daniele, inizia a fare il vlog" gli dissi indicandogli la Go-Pro nella mia borsa.
Mentre lui parlava alla telecamera io guidai fino alla stazione.
Tre minuti e il treno sarebbe partito.
"corri" lo presi per mano e lui prese la mia borsa, per poi correre al binario.
"dio, siete arrivati" esclamò Davide.
"è un piacere vederti anche per noi" ironizzai.
Poi salutai i due ragazzi con un abbraccio.
"Daniè non essere geloso" disse Dread dopo aver sciolto il nostro abbraccio.
"non so geloso" rispose Daniele.
Davide intanto rideva come un dissennato.
"ragazzi, rimandate a dopo questo discorso, dobbiamo prendere il treno adesso" li ripresi.
Salimmo sul treno e ci sedemmo due difronte agli altri due.
Daniele si era messo vicino al finestrino e logicamente io stavo per mettermi accanto a lui, ma Matteo mi scagliò.
"tu stai vicino a me" rise.
Quindi, Davide si sedette accanto a Daniele e io difronte a lui con accanto Matteo.
Quattro ore e mezza dopo occhiatine da parte dei tre, arrivammo a Milano.
Ci incontrammo con Leonardo Decarli e Luca Chikovani in Duomo e insieme andammo a fare colazione da McDonald.
Per il raduno saremmo stati solo noi sei, perché c'era stato un problema all'ultimo e siamo rimasti solo noi.
Verso le undici eravamo già tutti pronti ai rispettivi stand.
Circa mezz'ora dopo iniziammo, erano già arrivate centinaia di persone.
*Daniele's point of view*
Io e Giulia eravamo al nostro stand, Matteo e Davide al loro e Decarli e Chikovani al loro.
Iniziarono a presentarci e man mano i fans avanzavano dalla fila per incontrarci.
Dopo un po' sentii Giulia ridere, mi girai verso di lei non capendo.
Fece un cenno con la testa rivolto allo stand di Leonardo e Luca.
"Elisa sta parlando con loro, rido" rise Giulia, prendendo in giro la sorella.
"che scema" ridacchiai.
Vidi poi due ragazzini farsi vicino a noi dubitando.
"hey venite, come state?" chiese Giulia salutandoli.
Non risposero alla domanda.
"siete divertentissimi, grandi" dissero poi poi abbracciarci.
Dopo ci scattammo qualche foto e ci scambiammo qualche battuta.
Io e Giulia non smettemmo un attimo di sorridere.
"vi vogliamo bene" ci dissero prima di lasciarci allo stand.
"anche noi" risposi salutandoli.
Andammo avanti così per qualche ora, finché il raduno giunse al termine.
Non spensi la Go-Pro un attimo.
Eravamo riusciti a salutare tutti, fortunatamente.
Si erano fatte le quattro del pomeriggio e Giulia venne chiamata dalla sorella che voleva che la andassimo a trovare.
Salutammo i nostri "compagni di raduno" e informati Davide e Matteo, andammo a casa di Francesco, il fidanzato/neo marito di Elisa.
Dopo venti minuti buoni arrivammo a destinazione.
"GIÙ" urlò Elisa abbracciando la sorella.
"DANIÈ" urlò quando fu il mio turno.
"se le fai del male ti ammazzo" sussurrò mentre ancora mi abbracciava, così che solo io potessi sentirla.
Feci segno con il capo di aver capito e sorrise.
Capisco Giulia da chi ha preso.
Sono tutte e due strane queste.
Successivamente vidi Giulia abbracciare un ragazzo di qualche anno più grande di noi, capelli castani chiari, occhi scuri e abbastanza alto.
"Daniele, lui è Francesco, il mio fidanzato, Francesco, lui è Daniele, il ragazzo di Giulia" ci presentò Elisa.
"piacere" dissimo all'unisono.
Sembrava simpatico.
"Giulia, non sapevo avessi un ragazzo" si rivolse a lei, Francesco.
"eh, la vita" rispose sorridendo.
Ridacchiai.

Spazio autrice:
Scusate il ritardo, spero ne sia valsa la pena :)

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