~Fourteen~

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*Giulia's point of view*
Mi alzai dal letto e andai a fermare la registrazione per poi spegnere la Go-Pro.
Successivamente posai la mano sulla maniglia della porta della stanza del ragazzo, ma prima di aprirla venni interrotta da una voce.
"dove vai?" mi chiese Daniele mentre si stiracchiava.
"a casa" risposi girandomi verso di lui.
"okay. hei, lasciami la mia Go-Pro, bella" disse porgendomi la mano.
"no. ora vado, ci si vede" dissi chiudendo la porta dietro di me.
"ciao Davide, ora vado, ci sentiamo" salutai il ragazzo che era seduto in cucina.
"ciao Giulia, fatti vede'" mi salutò di risposta.
Mi incamminai verso casa, finché d'un tratto, sentii qualcuno chiamarmi.
Fan.
Le adoro, ma a volte sono davvero invadenti.
"dov'è Zoda?!" chiese tutta entusiasta.
Frena gli ormoni, cara.
"non qui" risposi sorridendole.
"ah okay. Allora ciao Gilda" disse andandosene.
Mi chiamo Giulia, Giulia.
Lasciai stare questo "piccolo" particolare e ricominciai a dirigermi verso casa.
Cercai le chiavi invano, le avevo dimenticate.
Allora decisi di suonare il campanello sperando che ci fosse Elisa ad aprirmi.
Te pareva, non c'era.
Mi sedetti sullo zerbino e poggiai la schiena alla porta aspettando forse un miracolo.
Quello strano silenzio venne interrotto dalla suoneria del mio telefono: Daniele.
"che c'è?" domandai accettando la chiamata.
"tu non mi parli così. Comunque hai lasciato a casa mia il penny, stupida" rispose a tono.
"ti parlo come voglio. Hei ma sei fuori? sento il rumore delle macchine" domandai cambiando discorso.
"si, ti sto portando il penny. Poi mi spieghi che hai" disse per attaccare subito dopo.
Passati all'incirca due minuti vidi Daniele arrivare dritto da me sul penny.
"mica ti ho chiesto di aspettarmi all'uscio eh" disse ridacchiando mentre saliva gli scalini per arrivare da me.
"non ho le chiavi, non credere di essere l'emblema della mia esistenza" risposi spegnendo la sua allegria.
"mi spieghi che cazzo t'è venuto?" mi chiese sedendosi accanto a me.
"niente" risposi guardando dritto avanti a me.
"guardami e parla" disse serio.
"mentre stavo camminando verso casa ho incontrato una fan" gli riferii girandomi verso la sua posizione.
Annuì per farmi continuare.
"mi ha chiesto dov'eri, ho risposto che non eri con me e lei ha girato i tacchi e se ne è andata dicendomi -allora ciao Gilda-" feci il verso quando ripetei la frase che la ragazza mi aveva rivolto.
"dovevi vedere quando ha chiesto di te, tra un po' si bagnava da sola" lo informai con un tono schifato nella voce.
Non disse niente.
Prese il suo telefono, andò su Facebook, scrisse qualcosa e poi bloccò nuovamente il telefono per rivolgermi la sua piena attenzione.
"ora non lo faranno più" disse sorridendomi.
"che hai fatto?" chiesi confusa.
"vai a leggere" disse indicandomi il mio telefono che aveva una notifica: "Daniele Sodano ti ha taggato in un post".
Lo sbloccai, andai su Facebook e lessi il post che aveva pubblicato.
"Capisco che questa nuova storia con la mia ragazza abbia sconvolto alcune persone, ma non mi sembra giusto mancarle di rispetto. Lei potrà non piacervi, ma se volete bene a me, siate più rispettosi nei suoi confronti.
Almeno ricordarsi il suo nome è il minimo. Giulia, se alcune persone non ti vogliono, avrò meno persone con cui combattere per tenerti mia.👑✨"
Rimasi a bocca aperta.
"Daniè.." accennai alzando il capo verso il suo viso.
"si, dovevo" mi rispose semplicemente.
"grazie" dissi dandogli un buffetto sulla faccia.
"ragazzi cosa state facendo?" ci chiese Elisa zoppicando per via del peso delle buste della spesa.
"finalmente sei arrivata!" sospirai alzandomi.
"hai dimenticato le chiavi un'altra volta eh?" chiese poggiando le buste a terra per aprire la porta.
"si e stavo pure morendo di freddo" ammisi.
"dirmelo?" domandò Daniele guardandomi.
"che senso avrebbe avuto?" domandai di ribatto.
"avrei fatto qualcosa" disse capitan ovvio.
"lo sai anche tu che non è così" risposi rivolgendogli uno sguardo.
"probabile" ammise Daniele.
Entrammo in casa e io mi diressi verso la mia stanza.
*Daniele's point of view*
Giulia si diresse verso la sua stanza lasciandomi in sala con sua sorella.
"mi dai una mano a mettere via la spesa?" mi chiese Elisa.
"si" risposi incamminandomi in cucina.
Mentre mettevamo via la spesa Elisa iniziò a parlare.
"senti..lo so che questa storia è una finta...ma siete sicuri che.." non finì di parlare che la interruppi.
"non c'è niente" ammisi sicuro.
"Daniele, puoi dirmela la verità" disse girandosi verso di me per guardarmi.
"non ti ho mentito" risposi sostenendo il suo sguardo.
Elisa stava per dire qualcosa ma Giulia piombò in cucina.
"di che parlate?" domandò sedendosi sul bancone della cucina.
"stavo chiedendo a Daniele se rimane a cena" si inventò una scusa Elisa.
"no, ora vado da Davide, non si sa mai cosa possa fare. Ci sentiamo" dissi per poi uscire dalla casa della mia finta fidanzata.
*Giulia's point of view*
"Cosa si mangia?" chiesi ad Elisa.
"boh" rispose.
"mhh buono" ironizzai.
"che simpatica oggi" ironizzò a sua volta mia sorella.
"zitta" dissi alla bionda.
Mangiai della pasta al ragù e mi chiusi in camera.
Misi dei leggins da casa e una maglia che uso al posto del pigiama.
Sciolsi la treccia che avevo fatto in mattinata e lasciai i miei capelli in libertà.
Si fecero presto le 23.00 e andai a dormire.

Our video || Daniele Sodano #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora