~Twentytwo~

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*Giulia's point of view*
Sembrava così in pace con il mondo quando dormiva.
A risvegliarmi dai miei pensieri fu la vibrazione del telefono di Daniele.
Decisi di svegliarlo, era da un po' che dormiva.
"Daniele" lo chiamai.
"Daniele" lo richiamai sedendomi accanto a lui.
Si girò dalla parte opposta.
Aggirai il letto e mi sdraiai affianco a lui.
"Daniè ti devi alzà" lo informai.
"Mhh" mugolò lui.
"dai" dissi.
Prese il cuscino e se lo mise in testa.
Lo imitai e notai che il suo viso era girato verso di me.
"Daniele apri almeno gli occhi" ridacchiai, lo vedevo che era stanco e che stava male, però doveva mangiare qualcosa e prendere un'aspirina.
Dovevo fargli passare l'influenza assolutamente, perché due giorni dopo avremmo avuto il raduno, e mica ci poteva andare malato.
Aprì gli occhi, molto lentamente.
"hey" sussurrò.
"hey" ricambiai bisbigliando.
Mi cinse la vita con il braccio e mi portò più verso di lui.
"hai mancanza di affetto Daniè?" ridacchiai.
Annuì ridacchiando.
"dai scendiamo" dissi.
Riuscii a convincerlo e scese dal letto.
Mi sorprese quando mi prese per mano, ma non ci feci molto caso.
*Daniele's point of view*
Stavo malissimo, l'influenza mi stava rincoglionendo.
Presi un'aspirina e magicamente mi rimase solo un po' di mal di testa.
Io e Giulia ci sedemmo sul divano in silenzio, finché lei non parlò.
"Come stai?" chiese.
"bene, ho solo un po' di mal di testa" risposi.
"comunque avevo un'idea per un nuovo video" disse.
"cioè?" domandai.
"dato che come puoi vedere i miei capelli hanno perso colore e sono tornati castani, pensavo che tu potessi farmi la tinta" propose.
"lo sai che non ho idea di come si faccia, vero?" ridacchiai.
"beh, se è per questo nemmeno io" rise di conseguenza anche lei.
Contagiò la mia risata.
"pensavo di farli neri" continuò.
"belli" risposi.
"già" ammise.
"senti, volevo chiederti un paio di cose.." ammiccai.
"dica" rispose.
"perché non porti più gli occhiali?che fine hanno fatto?" domandai con un sorrisetto malizioso sulle labbra.
"gli occhiali sono di sopra e non li porto più perché non mi piace metterli e sto pure male" ammise.
La guardai.
"no.." ammiccò lei.
Annuii.
Corsi in camera sua, frugai tra i cassetti del comodino e li trovai.
Scesi al piano inferiore e glieli porsi.
"provali" la incitai.
"no" rifiutò.
"dai, ci sono solo io" inclinai la testa d'un lato.
"va bene" disse per poi metterli.
Non capisco tutte quelle seghe mentali sul fatto che le stiano male, era bellissima.
"stai da dio, sei bona quasi quanto me" scherzai.
"ne sono onorata" ridacchiò lei.
Che bella mentre ridacchia, le si arriccia il naso, come quando è arrabbiata.
"quando te la faccio sta tinta?" chiesi aprendo una piccola parentesi.
"la prendiamo domani? e quando vuoi me la fai" propose lei.
"okay, vediamo, magari te la faccio domani" risposi chiudendo l'argomento.
Stava per togliersi gli occhiali quando la fermai.
"non toglierli" dissi.
"perché?" domandò.
"stai bene" risposi.
"quindi?" chiese.
"quindi mi piace vederti così" ammisi.
*Giulia's point of view*
Che bellino quando ammicca sorrisi.
"che vuoi fare?" domandai.
"giochiamo a qualcosa" propose lui.
"okay, cosa?" chiesi.
Silenzio.
"bello, mi sembra divertente" ironizzai.
"io ho proposto di giocare, tu decidi il gioco" si mise a braccia conserte il ragazzo girato verso di me.
"tu sei l'ospite, scegli tu" lo fregai.
"ma se ormai ci vivo qui" rise ed io con lui, per poi rivolgergli una smorfia con la bocca.
Sentii un "click" provenire da un cellulare.
"Daniele!" lo ripresi, mi aveva scattato una foto.
"dimme" ridacchiò lui.
"non farmi foto" lo avvertii.
"io non ti faccio foto, ti paparazzo" rise.
"Daniele non dire minchiate per favore" ridacchiai a mia volta.
Lo vidi smanettare col telefono.
"che fai?" chiesi.
"la posto su Instagram" ammise.
*Daniele's point of view*
Nella foto c'era Giulia che faceva una smorfia, arricciando il naso e aveva gli occhiali.
Foto più bella non la potevo fare.
Entrai su Instagram, la postai e come descrizione scrissi: "è bello vedere la mia piccola così❤️👽💥🤓".
"ora che mi hai paparazzata, posso farti una domanda?" chiese.
"si" risposi.
"dopodomani ci andiamo insieme a Milano?" domandò.
"certo, con noi verranno anche Matteo e Davide" spiegai.
"okay, perfetto. No perché Elisa mi ha abbandonata" sbuffò.
"beh si deve sposare e ha poco tempo per organizzare" dissi.
"si sposa il 26 marzo, per accompagnarmi bastano quattro ore e mezza, mica era questione di vita o di morte. Ah già, stiamo parlando di Elisa" rise.
"hahahahah poretta" ridacchiai.
Dopo pochi secondi mi squillò il telefono.
"oi Davide" salutai.
"hey Daniè, tutto apposto?" chiese.
"si, mi è passata" risposi.
"bene, volevo solo sapere questo perché sta sera esco, quindi non so se ci vediamo" annunciò.
"ah okay, beh, vedremo, ciao" dissi per poi attaccare.
Pochi istanti dopo fu il telefono di Giulia a squillare.
*Giulia's point of view*
Elisa.
"hey Giulia" mi salutò mia sorella.
"ciao Elisa" ricambiai il saluto.
"ti metto in vivavoce" la avvertii.
"ciao Elisa" salutò Daniele.
"hey Daniele" lo salutò.
"come state?" continuò.
"bene, Daniele fino a un'ora fa aveva l'influenza, tu?" lo guardai ridacchiando.
"sto bene grazie" rispose.
"allora hai pensato con chi venire al matrimonio?" chiese.
"ce viene con me" rispose al posto mio, Daniele.
"bene, sono contenta che ci veniate insieme" disse.
Sapevo che aveva un sorriso malizioso stampato sul volto, la conoscevo troppo bene e dal tono di voce che aveva usato si poteva intuire.
"va beh, ci sentiamo" aspettai una risposta e riattaccai.
"Daniele hai fame?" domandai dopo un po'.
Glielo chiesi solamente perché fame, ce l'avevo io.
"si" rispose.
Ci alzammo e andammo in cucina a cercare qualcosa da mettere sotto ai denti.
Alla fine ci ritrovammo a mangiare dei biscotti con del succo.
Quando finimmo di mettere tutto a posto erano le 19.37.
Insomma, avevamo già cenato.
"Giù" richiamò la mia attenzione Daniele.
"dimmi" mi girai verso la sua posizione.
"ora vado, magari becco Davide prima che esca" mi informò.
"ah okay, ci vediamo" salutai.
Arrivò alla porta, ricambiò il saluto e se ne andò.
*Daniele's point of view*
Arrivai a casa e trovai Davide seduto sul divano intento a parlare al telefono.
Quando mi sedetti accanto a lui, riattaccò.
"chi era?" domandai.
"i ragazzi, ci dobbiamo vedere al pub alle 20.00" rispose.
"ah okay, beh visto che farai tardi non penso ti aspetterò sveglio, ce se vede domani, 'notte" dissi incamminandomi verso la mia stanza.
Stetti seduto al computer per un bel po' di tempo, a far nulla, mi annoiavo.
Decisi di chiamare Giulia, così a caso.
Mentre chiamavo ricevetti una chiamata da Sofia, risposi.
"hey Daniele" salutò con voce che doveva sembrare seducente, ma non lo era affatto.
"ciao Sofia" ricambiai il saluto.
"ti va di venire da me?" chiese dando per inteso anche i doppi sensi.
Prima che potessi rispondere sentii come un suono strozzato.
Allontanai il telefono dall'orecchio e notai che la chiamata era arrivata anche a Giulia, aveva sentito tutto.
Dopo pochi millesimi di secondo attaccò, la telefonata era rimasta tra me e Sofia.








Spazio autrice:
Aggiorno perché probabilmente fino al 24 non potrò farlo.
Speravo in qualche voto e commento in più, ma se non vi piace non posso farci nulla :)

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