~Thirty-Seven~

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*Daniele's point of view*
Il matrimonio era giunto al termine e dato che Giulia si era rifiutata di farsi accompagnare, me ne tornai a casa.
Ricevetti una telefonata da Matteo.
"Danièèèè" lo sentii urlare sopra ad una base musicale a dir poco alta.
"Matteo dimme" salutai.
"ce sta una festa in discoteca troppo da sballo, devi veni' " continuò.
"okay, mo' arrivo" terminai la chiamata.
Corsi in camera per cambiarmi e quando fui pronto mi diressi verso la discoteca di cui mi aveva parlato Matteo.
Lo trovai mezzo brillo con due ragazze ridenti accanto.
"Daniè quanto cazzo c'hai messo" esclamò il mio amico.
"veramente poco, sei proprio partito" ridacchiai.
"ma dov'è che sono partito, sto qua" chiese confuso.
"infatti" scoppiai a ridergli in faccia.
"comunque ti volevo presentare queste due belle bonaz..ragazze" era brillo ma un po' di lucidità gli era rimasta.
Le due ragazze mi sorrisero.
Avevano entrambe un fisico da modelle, una era bionda e l'altra mora, molto carine.
Vedendo che Matteo era molto preso dalla bionda, io e la mora andammo al bancone per bere qualcosa.
Sembrava una brava ragazza.
"comunque so' Daniele" le porsi la mano.
"Elena" la strinse.
"vedo che il tuo amico è molto preso da mia sorella" continuò.
"eh già" dissi con una faccia sorpresa.
Non sembravano sorelle.
"allora, ti va di bere qualcosa?" le chiesi.
"certo" accettò.
"due shot" mi rivolsi al barista, il quale ce li porse qualche attimo dopo.
"alla salute" disse lei.
Entrambi mandammo giù il liquido alcolico.
Dopo qualche altro paio di shot e qualche altra bevanda alcolica la testa era andata a puttane e io ed Elena ci ritrovammo a ballare insieme.
La musica sembrava più alta.
Iniziai a non capire più un cazzo, Elena era nella mia medesima condizione e a malapena ci tenevamo in piedi.
Con non so quale forza riuscimmo ad uscire dal locale, ci sedemmo su una panchina lì fuori.
Notai che si abbassava la gonna del vestito per coprirsi, molto probabilmente aveva freddo.
"ti va se andiamo a casa mia?" le chiesi stupidamente.
Mi guardò esitante ma poi accettò.
Arrivati, le diedi una felpa e mi cambiai.
Come ci sedemmo sul letto di camera mia crollammo in un sonno profondo.
Qualche ora dopo ci svegliammo, erano le cinque ed eravamo terribilmente vicini.
La mia testa ancora non ne voleva sapere di ragionare, quindi senza pensarci la baciai per poi rimettermi a dormire
*Giulia's point of view*
"Ale" mi staccai lentamente, ancora singhiozzante.
"dimmi" mi respirò sulla bocca ancora vicina alla sua.
"non lasciarmi sola sta notte" lo supplicai, facendomi piccola tra le sue braccia.
"tranquilla, resto" rispose.
Continuai a piangere, avevo paura.
Avevo paura di avere un bambino, avevo paura di essere davvero rimasta incinta e ero arrabbiata perché nonostante le mie chiamate Daniele non avesse telefonato.
"allora?" mi chiese qualche secondo dopo, riferendosi al test.
"non lo so, non ho il coraggio di guardare" ammisi.
"posso?" domandò.
Annuii in risposta.
Si alzò senza lasciarmi la mano e con quella libera prese in mano il test.
Lo posò sul lavandino e mi guardò.
Si avvicinò e tornò a sedersi per terra con me.
"lo sai che sarai una mamma bellissima?" chiese.
Le lacrime minacciavano di uscire ancora, non era possibile.
"peccato che dovremmo aspettare ancora qualche anno" sorrise.
Mi scoppiò un improvviso sorriso dalle labbra, seguito da un bacio sulla fronte datomi da Alessandro.
"sei un coglione" gli sussurrai ridacchiando mentre gli gettavo un pugnetto sul braccio.
"solo per te" sorrise.
Lo vidi alzarsi e prendere le sue cose.
"guarda che la mia offerta con cambia, ti voglio qui stanotte" uscì di nuovo come una supplica.
Lui ripose le sue cose.
"dai andiamo a dormire" gli dissi.
Ci dirigemmo in camera mia e io mi infilai sotto le coperte mentre lui si sdraiò semplicemente sopra.
"puoi stare sotto le coperte se vuoi" lo informai.
Lui sorrise e si portò le coperte all'altezza delle spalle.
"grazie mille" gli sussurrai girandomi verso la sua figura.
"ma di cosa" ridacchiò.
"di essermi stato vicino. Lo apprezzo davvero, ti ringrazio" gli baciai la guancia.
"la principessa era in pericolo" rispose come se fosse una cosa ovvia.
"buonanotte Ale"
"buonanotte Giuliet" sussurrò.
Dopo qualche minuto lo baciai sulle labbra, il che lo fece sorridere, fanculo Daniele.

>>>

Ci svegliammo molto tardi, erano le tre del pomeriggio.
"buongiorno" biascicò Alessandro ancora assonnato.
"buongiorno" sorrisi.
"che ore sono?" chiesi.
"vuoi davvero saperlo?" domandò ridacchiando.
"no" ridacchiai di conseguenza con lui.
Restammo tutto il pomeriggio a letto, ci alzammo solo per andare in bagno e per mangiucchiare qualcosa.
Finché verso le otto di sera sentii squillare il telefono.
"Ale non andare, non voglio stare da sola" affermai triste.
"allora, facciamo una cosa, corro a casa, mi faccio una doccia e porto dei cambi, okay? torno tra un po'" sorrise.
Mi baciò la fronte prima di uscire.
Come il telefono aveva smesso di suonare, sentii nuovamente la suoneria.
Guardai lo schermo: Daniele.
Ah, adesso si fa sentire.
"che vuoi" risposi scocciata.
"hai il ciclo?" chiese.
"oddio scusami" si rese conto della stronzata che aveva appena detto.
"che simpatico che sei oggi" finsi una risata.
Lui non sapeva che non ero incinta, per quello mi incazzai.
"ho chiesto scusa!" si esasperò lui.
"okay, perché hai chiamato?" chiesi fredda.
"ho visto le mille chiamate di ieri sera" rispose.
"beh ora non importa più" fui tentata di attaccargli il telefono in faccia, ma mannaggia ai miei, io sono cresciuta come persona educata.
"cos'è successo?" insistette.
"è successo che ho fatto il test" risposi.
Ci fu qualche secondo di silenzio.
"e.." gli sentii la voce farsi più seria.
"e niente" risposi apatica.
"niente cosa" ora era lui quello freddo.
"niente bambino, niente che ci lega, niente di niente, Daniele" sospirai.
In risposta emise un "ah" piatto e deciso.
'ah'

Spazio autrice:
Scusatemi se vi rompo, lo so che non ve ne importa nulla, ma mi chiedevo se avevate voglia di farmi un favore e andare a leggere la storia di @zoda_yolo
http://my.w.tt/UiNb/wpruRbG25y

Our video || Daniele Sodano #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora