Out of home

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Pov Shawn
Era arrivato il mio momento. Mi sentivo pronto a dire ai miei genitori la mia situazione. Oggi erano anche dell'umore giusto quindi...speriamo bene. Mia mamma era in salotto a guardare la TV mentre mio padre leggeva un libro nel suo studio,mia sorella era a scuola. Andai vicino a mio padre e gli dissi che gli dovevo dire una cosa importante. Lui posò il libro sul comodino alla sua destra e disse:
-Dimmi- in quel momento il mio cuore batteva troppo forte. Mi faceva male la testa,stavo per svenire. Dire una cosa del genere non era facile soprattutto alla tua famiglia,colei che ti ha dato tanto amore e speranze.
-Ecco papà...io...non so come dirtelo- risposi abbassando lo sguardo. Non avevo il coraggio nonostante fossi pronto.
-Figliolo dimmi,a parole tue- feci un grande sospiro e dissi:
-Io sono...- vidi la faccia di mio padre. Era sconvolto,si alzò di fretta dalla sedia e,scostandomi,se ne andò via. Aveva già capito senza anche che glielo dicessi. Andai fuori anche io e vidi mio padre andare in bagno e chiudere la porta a chiave. Mia madre si alzò chiedendo:
-Cosa è successo?-
e sentii mio padre urlare:
-Nostro figlio è frocio!!- mia madre mi guardò con lo stesso schifo con cui mi guardò mio padre. In quel momento mi sentivo una merda,avevo perso tutto per quello che ero. Chiusi gli occhi per alcuni secondi per poi decidere di andarmene e senza neanche dirlo mia mamma disse di uscire subito da questa casa che mi aveva dato tanto,questa casa che era stata la mia vita per anni,cacciato dalla famiglia. Senza parlare la superai e andai sopra in camera mia a prendere:chitarra,cartella,libri di scuola e alcuni vestiti (pochi). Prima di uscire però scrissi un bigliettino per mia sorella:
Ti voglio bene sorellina mia❤️
Uscii di casa salutando il cane,senza neanche salutare i miei genitori. Vedere quella casa sempre più in lontananza era bruttissimo,il mio cuore era spezzato in troppe parti. Non sapevo dove andare,dove vivere. Mi venne l'idea di andare dalla persona che mi dava tanto amore,Cam.
In lacrime mi presentai a casa sua,quando bussai per un po' non rispose nessuno ma poi aprì lui. Senza neanche che potesse parlare,appoggiai la chitarra a terra e lo abbracciai talmente forte da non lasciarlo respirare. Scoppiai a piangere,immaginavo che lui non sapesse come gestire la situazione perché non glielo avevo detto che lo dicevo ai miei.
-Amore vieni dentro- disse lui prendendo la chitarra e con l'altro braccio abbracciava ancora me,con la gamba chiuse la porta. Mi staccai e Cam mi prese la testa fra le mani e mi guardò degli occhi. Mi asciugai le lacrime con il bordo della manica perché non avevo voglia di farmi vedere dal mio ragazzo in quello stato. Tirò un sospiro,mi prese per mano e mi portò in cucina dove trovai la mamma che preparava un panino con prosciutto e insalata,probabilmente per il figlio. Quando mi vide smise subito e mi venne incontro e chiese:
-Cosa è successo?- il figlio fece spallucce,mi scappò un altra lacrima,non vedevo niente,avevo gli occhi offuscati dalle lacrime.
-Vieni- continuò lei mettendomi un braccio attorno alle spalle e portandomi uno sgabello. Cam portò la mia roba in camera sua. Quando ci sedemmo tutti e tre attorno all'isola nella cucina mi coprii il volto con le mani appoggiando i gomiti sul piano freddo.
-Shawn,cosa è successo?- chiese Cam.
-Dicci tutto,siamo qui per ascoltarti- disse la mamma alzandosi,prendendo un bicchiere d'acqua e posandomelo davanti. Levai le mani e mi asciugai le lacrime. Tirai un sospiro.
-Ho detto ai miei genitori di essere omosessuale e loro mi hanno cacciato di casa- Cam mi diede la mano e la mamma si morse il
labbro.
-Vuoi che ci vado a parlare?- chiese lei. Era preoccupata,si vede che mi voleva bene.
-Non lo...- non feci in tempo a finire la frase che subito si alzò ed uscì fuori di casa. Iniziai di nuovo a piangere,non resistevo molto tempo. Cam mi accolse in un grande abbraccio,amavo troppo il mio uomo. Mi baciò il capo.
-Tranquillo amore,si risolverà tutto- disse stringendomi ancora di più.
-E come? Sono stato cacciato di casa,non ho più una famiglia!- urlai singhiozzando.
-Se vuoi puoi stare da noi fin quando la situazione non si risolve,saremo felici di accoglierti.-

Pov Cameron's mother
Mi dispiaceva per Shawn. Nonostante lo conoscevo da un giorno gli volevo bene come un figlio. Se faceva felice Cameron allora ero felice anche io. Cam prima di uscire mi disse l'indirizzo e in pochi minuti arrivai da loro. Dalla finestra al pian terreno si intravedevano due figure,immaginai che erano i genitori. Parcheggiai la macchina nel viale davanti all'abitazione,scesi e bussai alla porta. Ci mise tempo ad aprirmi e davanti a me mi ritrovai una donna simile a Shawn e il marito dietro che guardava l'ingresso.
-Salve- disse lei mentre tirò su col naso.
-Salve,sono la mamma di un amico di Shawn,posso entrare?- chiesi io. Lei nel sentire il nome di suo figlio tirò un sospiro.
-Certo,prego si accomodi- ed entrai. Ci sedemmo sul divano,secondo me lei sapeva già di cosa le dovessi parlare. Tutti erano zitti quindi per rompere il silenzio feci un discorso:
-Iniziamo dal fatto che Shawn adesso dorme a casa mia fin quando questa situazione non si sia risolta.-
-Meglio,non lo voglio quel mostro in casa mia- intervenne il padre.
-Vostro figlio non è un mostro,è solamente vostro figlio. So che non sono la persona giusta a parlare di queste cose di famiglia ma quando si è presentato a casa mia stava malissimo,piangeva come non so che. Non gli ho dato il tempo di parlare perché mi dispiaceva per lui e sono venuta qui a parlare con voi,ma non per invadere gli spazi ovviamente- loro avevano gli occhi in lacrime. Tanti problemi per un unica persona che è quello che vuole essere,perché alla fine è solo e solamente se stesso.
Quando tornai a casa ritrovai Cam e Shawn sul divano a guardare la TV. Sembrava si fosse ripreso,meglio così. Dopo un po' spensero la TV e se andarono sopra ed io incominciai a preparare la cena,stasera pizza fatta in casa!

Pov Cam
Aveva il broncio. Mi dispiaceva troppo per lui. Da quando ci sedemmo sul mio letto non disse una parola. Quello non era il Shawn che avevo conosciuto. Feci un forte sospiro e lo baciai nella speranza di farlo almeno un po' sorridere ma quando mi staccai era lo stesso di prima.
-Dai cucciolo che andrà tutto bene,ritornerà tutto come prima- dissi girandogli la testa verso di me.
-Tu dici?- si limitò a rispondere lui.
-Io dico- fece una piccola risata. È ritornato il bellissimo sorriso che mi mancava.
-Cambiando argomento,come ti sembra l'idea di dormire con me?- chiesi incrociando la mia mano alla sua.
-Non vedevo l'ora- ritornò la tristezza. Guardai l'orologio e vidi che erano le 7 e 37. Avevamo ancora tempo prima di mangiare.
-Ho un idea- dissi alzandomi e levandomi le scarpe. Lui non capiva. -facciamo una prova- continuai prendendogli la mano e facendolo alzare. Lo portai verso di me,lo strinsi forte e lo baciai. Baciandolo lo portai un altra volta nel letto,ci stendemmo,ci mettemmo sotto le coperte e finalmente capì che volevo dormire. Mi misi dietro di lui e lo abbracciai.
-Buon pomeriggio cucciolo- dissi.
-Buon pomeriggio- disse lui. Ci addormentammo abbracciati,in modo che lui si possa sentire confortato.

We Are Different 2 [Shawn Mendes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora