Forget

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Pov Cameron
Dimenticare. Era questa la parola che mi girava nella mente da più di una settimana dall'accaduto. Non guardavo più in faccia a nessuno,andavo male a scuola,avevo perso molte delle mie amicizie,mi sentivo una merda. Shawn era sempre più lontano,senza di lui mi sentivo ancora peggio.
Avevo deciso di farla finita. Un giorno di Aprile rimasi di più a scuola dopo la campanella della chiusura delle lezioni. Mi sedetti un altra volta al mio banco,tirai fuori un temperino e lo ruppi tirando fuori la lametta. Stesi il braccio sinistro sulla superficie in legno e posai la lametta sulle vene. Ero pronto a tagliare e dire addio al mondo.
-Pensi veramente che ti aiuterà a qualcosa?- disse una voce che mi sembrava familiare. Alzai gli occhi e c'era Shawn appoggiato allo stipite della porta. Mi guardava con dispiacere,era preoccupato ma sembrava sicuro di se. Iniziò ad avvicinarsi verso di me fino a quando non si sedette nel banco di fianco. Non riuscivo a dire niente,guardavo solo la lametta che restava ferma su quelle che sembravamo dei piccoli vermi che correvano sotto la pelle.
-Pensi che sia bello avere dei segni rossi sui polsi oppure dei rivoli di sangue sulle mani?- chiese mentre con la mano sinistra mi levava la lametta e con la destra intrecciava le sue dita alle mie.
-Così non è meglio?- mi guardò negli occhi e mi baciò. Lo desideravo da tanto tempo,mi sentivo come se un angelo mi avesse portato in paradiso.
-Come hai fatto a sapere che ero qui?- sussurrai mentre mi scendeva una lacrima.
-Sapevo che qualcosa non andava e che stavi per fare qualcosa di brutto così ti ho "spiato"- allora mi voleva,mi desiderava. -adesso devi promettermi una cosa- disse stringendomi di più la mano -non pensare mai più di tagliarti o di fare altre cose del genere chiaro? Dopo tanta gente sentirebbe la tua mancanza,compreso io e la tua famiglia ok?- io annuii. Lui mi baciò e finalmente mi sentii bene. Ma restava in me il dolore dello stupro avvenuto,sia fisico che mentale. Non dovrà mai saperlo altrimenti sarebbe andata a finire male ma non era giusto nasconderlo.
-Ti chiedo scusa se ho deciso di prendere la pausa rischiando di rovinare il nostro rapporto,ma adesso ho finito l'album e sono,più o meno,tutto tuo- appoggiò la fronte alla mia. Non seppi che dire ma mezza frase mi uscì.
-Io mi sono reso conto che è il tuo sogno e che non ti dovevo ostacolare. Mi dispiace tanto per essere stato così stronzo Shawn-
-Tranquillo. Facciamo ritornare tutto come prima,come abbiamo fatto già altre volte, va bene?- io annuii e sorrisi. Niente morte e niente dolore.

Pov Dakota
Chiesi ad Hunter se potevamo ritornare in quel pullman e lui accettò.
Lo feci stendere come la scorsa volta. Oggi sembrava ci fosse più spazio. Ci togliemmo di nuovo le magliette e la sua erezione iniziò ad alzarsi. Non sapevo se avevo io caldo o era quel pullman ma quel pomeriggio fu fantastico.

Pov Camila
Oggi andai al cimitero a trovare Harry. La sua tomba era sempre così bella,piena di fiori e il suo volto nella foto era qualcosa di spettacolare. Mi sedetti con le gambe incrociate davanti a quella lastra di marmo.
-So che probabilmente sto diventando pazza ma mi manchi. Manchi a tutti,non eri tu che dovevi andartene,non te lo meritavi. Quella che doveva morire ero io,basta che tu rimanevi in vita. Senza di te fa tutto schifo. Vedere quel banco vuoto mi fa venire tristezza,la professoressa lo voleva mettere via ma ho insistito per farlo rimanere lì anche se mi fa soffrire. Tutti soffriamo,ma quello più sofferente è Justin. È perso senza di te,non sa con chi parlare,con chi condividere le sue avventure...insomma,non te ne dovevi andare- iniziai a piangere,mi mancava troppo. Mi mancava il suo sorriso,le sue pazzie,mi manca il modo in cui faceva l'idiota in mensa,mi manca il modo in cui copiava nelle verifiche,mi manca tutto di lui.

Pov Cameron
-Ti devo raccontare una cosa- dissi.
-Dimmi tutto piccolo mio-
-Sembra un po' brutto da dire ma...una settimana fa Aaron...- vidi il suo sguardo ed era già infuriato nonostante non gli abbia detto ancora niente. Eravamo ancora a scuola ma stavolta nel corridoio,seduti a terra come due barboni.
-Mi ha violentato...- era ancora più incazzato. Mi guardò malissimo e urlò:
-E quando cazzo me lo pensavi di dire!!?-aveva la vena del collo grossissima.
-Ti prego calmati,è stato uno stronzo ma adesso se ne è andato,è tutto finito- ci alzammo e iniziammo a litigare. Lui pensava che ero andato a casa sua apposta per scoparmelo ma non aveva capito niente.
-Shawn,ti giuro,è stata una cosa così!-
-Dimostrami che non stai con lui e che non lo ami- gli presi con violenza la faccia,lo sbattei al muro e lo baciai con tanto amore. Dopo quel lungo bacio l'unica cosa che disse fu:
-Sei un topino-
Sentimmo la porta della scuola chiudersi a chiave. Ci avevano chiuso dentro. Andammo a vedere la porta di ingresso ed era veramente bloccata. Andammo a controllare la porta di riserva sul retro ma anche essa era chiusa. Non provammo neanche a vedere le finestre dato che sapevamo che avevano la chiusura automatica che andava ad orari.
-Cazzo- disse Shawn. -hai dei soldi?- mi chiese. Controllai nelle tasche ed avevo 4 dollari.
-Tu?- controllò anche lui e ne aveva 2 di dollari. Provammo a cercare una soluzione ma alla fine decidemmo di aspettare l'apertura,anche se facevamo una figuraccia ma era meglio così. Raccontammo ai nostri genitori che dormivamo da Camila (parlammo anche con lei per questo piano) per non sospettare niente. Per cena mangiammo qualche snack preso alla macchinetta. Una "bella" avventura ci aspettava!

We Are Different 2 [Shawn Mendes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora