E sento bene la tua bocca.

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Mi hai colpito con la rabbia
Di chi non ha avuto aria
Di chi ha perso tempo a urlare
Di non essere speciale
Mentre ostina nel mio petto e ci credeva pure troppo.
Ti ho infilzato veramente
Con due occhi verdi e pieni
Di certezze devastanti
Solo pelle da tirare, da rinchiudere e poi amare.
Solo affanni micidiali, e no
Non hai mai capito niente
E ad essere sincero non ho mai voluto altro di più.

Era questa la canzone che in questo istante ci rappresentava al meglio.  Occhi verdi e pieni di certezze che mi fissano come fossi l'unica cosa bella da vedere al mondo. Come fossi l'unica cosa che potrebbe svanire nel nulla e questi occhi devono salvarla. Ma c'è un'ombra in questi occhi, una strana ombra che raramente appariva. L'amarezza, la tristezza delle parole usate prima, dell'essere in silenzio perché le parole da aggiungere non servono.
Ci avevo letto dentro tutte le risposte di cui avevo bisogno.
Era cosciente di quanto io avessi ragione, cosciente del mio non esser stata stronza per cattiveria ma per il suo unico bene. La rabbia di chi non ha avuto aria nel sentirsi speciale. Il sentirsi inadeguato e mai all'altezza della situazione da reggere.

Poso le mie mani sul suo viso, è tornato dopo aver trovato l'uscita nascosta dall'hotel, poggio la mia fronte sulla sua e inspiro. Mi da un bacio.

E sento bene la tua bocca.

"Ho ascoltato la canzone mentre ero in cerca della porta.." Mi fa un sorriso sghembo. Lo bacio fortissimo.

"Sei uno stronzo, non capisci niente sul serio, ti stavi preoccupando quando hai letto la frase eh?" Do un piccolo pugno sul braccio e lui mi blocca e davanti alla sua vulnerabilità quando si tratta di me e dei nostri sentimenti, come per paura che potessero svanire cambia argomento sfoderando l'arma migliore che ha per dimostrarmi quel che prova. La gelosia. La sua smania di avermi, il possesso. Ero solo sua.. E non solo fisicamente. La mia mente, il mio cuore, il mio corpo, erano tutti solo suoi. Tutti in un'unica direzione. Quella verso lui.

"Senti brown vedi di coprirti stasera, che di Libre c'è solo la canzone" mi da una pacca sul sedere e con un bacio mi porta fino all'uscita nascosta dell'hotel dove già mi aspetta Francesca in auto.
"E tu mi raccomando..."
E mi alza un dito medio dall'altro lato del finestrino a cui io rispondo nello stesso modo.

Al destino che ci ha fatti incontrare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora