20 Settembre 2014
-Quindi lei mi sta dicendo che dovrei fare da personal trainer ad un uomo di mezza età, se non sbaglio.-
-Tecnicamente non di mezza età, dato che ha 37 anni.-
Alexandra voleva solo dei soldi e una distrazione, e quando Michael, il suo amico di vecchia data, le aveva dato quell'indirizzo, di certo non immaginava che si sarebbe trovata a lavorare come allenatrice per Ryan Reynolds, che avrebbe dovuto interpretare Deadpool in un film che a lei non interessava.
Il problema era che le servivano quei soldi. Se voleva il lavoro, avrebbe dovuto comprarsi un appartamento, cosa che non aveva mai fatto prima, data la sua passione per i viaggi. Alexa era la personificazione del detto: Si vive una volta sola. Non aveva un casa fissa, e si muoveva continuamente alla ricerca del brivido dell'avventura. Per lei l'adrenalina era una vecchia amica, ed era un sollievo sentirsela scorrere nelle vene mentre faceva surf, o mentre faceva bungee jumping sopra un baratro enorme, sostenuta solo da una cordicella. Questo era il suo modo di fuggire dai problemi che le si presentavano davanti. Ma non poteva continuare per sempre. Aveva finito i soldi, e a meno che non avesse vinto qualche centinaia di dollari alle slot machine, o che si fosse messa a lavorare come spogliarellista, non avrebbe più potuto viaggiare. Ecco perché pensava di accettare il lavoro, sebbene non le piacesse.-Bé signore, accetto il lavoro.-
Si trattava di compiere un piccolo sacrificio, per tornare a fare ciò che amava. Dopotutto Michael le aveva detto che pagavano bene.
-Signorina Gay, qui siamo noi a scegliere se assumerla. E per avere qualche possibilità dovrebbe almeno dirmi cosa sa fare.-Gay. Una cosa che odiava. Perché quell'uomo di suo padre, tra tutti i cognomi esistenti al mondo, doveva chiamarsi proprio Gay? Grazie a questo le era stata rovinata l'infanzia. Ricordava i bambini a scuola, che la prendevano in giro chiamandola continuamente Gay. Tanto che all'High School si era presentata come Alexandra Gray.
-Okay dunque, pratico sport estremi dalla maggior' età, a scuola ho vinto qualche medaglia in corsa, kickboxing, nuoto, tiro con l'arco e altro. Ho partecipato alla New York Marathon per 3 anni, per un po' sono stata nelle forze militari statunitensi, e come soldato sono stata mandata in Iraq a combattere. Ho preso una medaglia all'onore per aver soccorso degli ostaggi, e dopo essere tornata a casa ho iniziato a viaggiare per il mondo.-
Ricordava ancora quel giorno, quando nella periferia di Baghdad, comandando un piccolo gruppo di uomini era penetrata all'interno di un magazzino abbandonato, salvando 5 uomini che erano stati presi in ostaggio. Quando era arrivata lì, molti la sottovalutavano perché era una giovane donna ancora inesperta. Aveva dovuto combattere a lungo per farsi rispettare, anche se era tornata a casa molto presto.
-Questo è sicuramente un punto a suo favore e credo di aver deciso. Ci farebbe comodo una persona come lei, esperta in ogni ambito sportivo, dunque vuole accettare il lavoro?-
-Certo che sì signore, dopotutto ero venuta qui per questo.--Bene, allora può cominciare domani nella palestra allestita qui dietro.-
Sapeva che ce l'avrebbe fatta; dopotutto sarebbe stato stupido non assumerla.
Bene ragassi, ho iniziato questo racconto, e spero di riuscire ad aggiornare frequentemente, anche perché mi sento abbastanza ispirata(?)
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Into the storm»Ryan Reynolds
Hayran KurguRyan non potrebbe volere di più dalla vita: sposato con una donna meravigliosa, una figlia dolcissima in arrivo, fama, soldi, un lavoro che ama e la felicità. Ma a quando pare non sempre la vita è perfetta, e bisogna essere capaci di superare gli os...