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Sono le otto ed io sono imbottigliata in pieno traffico con lo zio Philip,che a quanto pare ha le lancette rotte della sveglia.
<<Mi dispiace Elsa è che ultimamente il piccolo Kavin ci fa fare delle nottatacce,per via dei dentini quindi crollo stremato>>
<<Si,l'ho sentito stanotte piangere,povero piccolo>>
<<Mi dispiace ha svegliato anche voi?>>
<<No ma figurati Zio,l'ho sentito perché non ho chiuso occhio,Grace invece ha dormito come un ghiro>>
<<Ah!Come mai non ti sei trovata a tuo agio,sei stata scomoda? Lo so la stanza è un buco e avete un unico letto,ma per il momento lo zio questo può permettersi>>
<<Ma non dirlo neanche per scherzo,non ho dormito per l'ansia di stamattina del lavoro e poi,piuttosto io ti dovrei ringraziare per questo disturbo che ti stiamo recando...Tu hai Kavin,Loren,le vostre cose i vostri spazi e noi siamo venute ad intralciare il vostro equilibrio,ma sarà solo per qualche giorno te lo prometto,il tempo di ambientarci un pó e trovare qualche piccolo appartamentino>>
<<Ma cosa dici Elsa,voi siete le mie uniche nipoti e potete stare da me quando volete e poi Loren è contentissima di avere qualche altra donna per casa.Sai tra me e Kavin non la spunta>>dice infine fiero
<<Ahahah poverina.Grazie e gli do un bacio sulla guancia.>>
Intanto guardo l'orologio
<<Siamo quasi arrivati ma qui è tutto bloccato stamattina, non capisco di solito non è così staranno facendo qualche lavoro stradale>>
E ti pareva la mia solita fortuna!
Poi mi viene un idea,ma perché non ci ho pensato prima.
<<Zio quanto dista il giornale da qua?>>
<<Poco,qualche isolato>>mi guarda i piedi
<<Ma con questi tacchi,rischieresti di cadere.Peró,vedo che ti sei messa in tiro,stai davvero bene sembri un altra persona>>
<<Grazie,secondo Grace l'occasione richiedeva questa trasformazione>>
Nel frattempo,prendo dal sacchetto che porto con me le mie comode e adorate espadrillas.Le infilo
<<Ecco!>>
Lo zio mi guarda perplesso
<<Sei una continua sorpresa Elisabeth Taylor,sono fierissimo di te come lo sarebbe sicuramente tuo padre>>
<<Grazie Zio>>
mi viene subito un magone,ma cambio argomento per non cadere nella stessa tristezza della doccia.
<<Allora spiegami la strada>>faccio attenta
<<Vai sempre dritta,su questa direzione,al secondo incrocio gira a destra continua a camminare per un po' e lo troverai davanti a te.È un edificio tutto vetri a specchio non puoi sbagliare
<<Grazie Zio buona giornata>>e faccio per scendere
<<Elsa,Elsa>>mi richiama a se
<<Che c'è?>>
<<"in culo alla balena"!>>
<<Sei il solito,ahahah grazie>>
È fuori di testa ma è veramente speciale.
Continuo a camminare,ecco questo deve essere l'incrocio quindi devo andare a destra.
Menomale che ho portato con me le scarpe comode,nascondendole a Grace,
se no quest'ora starei piangendo ancora in mezzo al traffico.
Ecco ci sono,un insegna gigante compare su questo enorme edificio tutto specchiato mi fermo per un pó ad osservarlo.
Persone tutte distinte e ben vestite entrano ed escono dall'enorme porta scorrevole,come le macchine lussuose parcheggiate davanti ai marciapiedi.
Ora sì che ringrazio mia sorella per avermi messo in tiro con il suo tubino nero aderente che arriva appena sopra le ginocchia con le cuciture che disegnano il corpo.
Non so come faccia ad entrargli è strettissimo già per me che sono più magra mentre lei è più formosa.Mi do un ultima occhiata ai capelli specchiandomi nei vetri scuri di una Bentley nera elegantissima,devo dire che ha fatto un ottimo lavoro leggermente ondulati con le due ciocche fermate dietro e un trucco leggero,ma sofisticato,da coprire le occhiaie.
Mi guardo intorno e con velocità infilò le decoltè nere di vernice col tacco sempre di mia sorella e ripongo le scarpette basse nel sacchetto.
Mi guardò ancora una volta.
Sono pronta.
Mi carico di coraggio,faccio un bel respiro e mi dirigo verso la porta di questa enorme opportunità offertami dalla vita.

Un passato da dimenticareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora