Esco in strada diretta al ristorante italiano,per il momento è l unico che conosco quindi meglio non avventurarsi.
Ho un sorriso da ebete stampato sul volto,non posso negare,che da donna quel gesto non mi è rimasto indifferente,ma la cosa deve finire certamente qui...
Mi guardo intorno cercando di orientarmi,enormi palazzi e grattacieli mi circondano,sembra di essere così piccola al centro di queste strade,che quasi mi impressiona.
Le persone camminano spedite e a passo svelto ai miei lati,
sempre di corsa qui a quanto pare,
ed io sembro aver già assimilato questa caratteristica,
infatti anche adesso devo sbrigarmi,
mi resta pochissimo tempo.
Entro spedita nel locale che porta una piccola bandiera italiana come insegna,
vado verso la cassa,per chiedere se è possibile il servizio d'asporto
<<Salve è possibile portare via il pasto?>>
Chiedo gentilmente alla donna difronte a me,intenta a massaggiare sul suo smartphone con un aria sognante
<<certo che sì,li nel banco ci sono tutti i piatti del giorno dia un occhiata,scelga e poi ritorni qui per lo scontrino>>
Mi fa sapere non staccando mai lo sguardo dallo schermo,deve essere proprio importante
<<ok,grazie>>
la guardo un'ultima volta,prima di proseguire,aspettando una risposta,ma la sua attenzione è solo concentrata sui messaggi della persona dall'altro capo,
quindi vado verso il banco pieno di pietanze e inizio a scegliere.
Allora vediamo,sicuramente qualcosa di leggero,dopo il gesto di Mrs Misterioso,
mi si è chiuso leggermente lo stomaco,
quindi concentrerò la mia attenzione sui vari tipi di insalata.
Vediamo...Si!Credo che prenderò proprio....
<<Un'insalata?Non sembri un tipo da "insalatina"e sinceramente ,non credo sazierà il tuo appetito!>>
Dice qualcuno alle mie spalle
Mi giro riconoscendo quella voce fino ad incontrare quei luminosi occhi azzurri
<<Jack,!Che ci fai qua?>>
Ma che domande sono,molto probabilmente quello che ci faccio io,
ma è la prima cosa che mi è uscita dopo l'imbarazzo di ieri sera...
<<Pranzo quasi sempre qui,>>
si gratta dietro la testa
<<ma in realtà speravo di incontrarti>>
Incontrarmi...Oddio...Sicuramente vorrà parlarmi del bacio
<<Ah sì!mi dispiace,però...ecco non ho molto tempo devo rientrare subito>>
Cerco di sviarmela
<<Concedimi due minuti,ti prego,tanto per l'insalata non ci vuole tempo e poi ho una bella notizia da darti>>
mi fa gli occhi dolci
Come faccio a dirgli di no,è sempre così gentile e poi magari,non si ricorderà nemmeno,
per quanto avevamo bevuto
<<ok,ho meno di mezz'ora però>
<<Perfetto>>mi sorride nell'averla avuta vinta
<<ci porti,per favore,due insalate di verdure miste ci sediamo al tavolo>>
si rivolge all'addetto,poi mi fa gesto di accomodarmi
Prendiamo posto allo stesso tavolo vicino alla finestra,ma mi sento ancora più in imbarazzo della volta scorsa,anche se è stato il giorno del primo incontro.
Guardo fuori,cercando in tutti i modi di evitare il suo sguardo,finché non ci servono l'insalata ed io sposto la mia attenzione sul piatto dove comincio a punzecchiare qua e là qualche pezzetto di carota,più per fare qualcosa che restare ferma
<<Elsa,>>mi richiama a se jack
<<Si>>scatto come una molla carica
<<Ecco...io...volevo innanzitutto scusarmi per ieri sera>>
cavolo allora lo ricorda
<<beh si ieri, ero abbastanza su di giri e non mi sono reso conto di quello che facevo,ho sbagliato tutto mi dispiace>>
Potrei fingere di non ricordare,ma ripensandoci lui avrebbe potuto fare lo stesso e invece si sta mostrando sincero,quindi devo esserlo anch'io.
<<Tranquillo Jack,eravamo tutti ubriachi e mi rendo conto che anche il mio comportamento,forse era da fraintendere>>
Ricordo quello che è successo dopo, non mi va di condannarlo per niente.
<<Sicura,non ce l'hai con me?Dopo il...>>
Si blocca,anche lui sembra imbarazzato dalla cosa
<<insomma dopo il bacio che ho cercato di darti,te ne sei andata addirittura dal locale e non hai risposto alle mie numerose chiamate>>
Ah già cosa gli dico...ho passato la notte con il misterioso e tenebroso proprietario del locale,ma anche no!
<<Ecco io...sono andata alla toilette e li non mi sono sentita bene,sai non sono abituata a reggere l'alcool>>
Anche se questo è vero;devo cercare di inventare il resto
<<così ho chiamato un taxi,per non rovinarvi la serata e mi sono fatta riaccompagnare a casa,dove sono collassata in un coma profondo,>>
Lo scruto per capire se sto andando bene,sembra crederci,quindi continuo
<<ho visto le tue chiamate solo stamattina,ma sono stata impegnatissima con il lavoro,ma ti avrei contattato appena fossi tornata a casa>>
Wuau!non credevo di saper fingere in questo modo
<<Elsa,tu non mi devi nessuna spiegazioni e che mi ero preoccupato,tutto qui,>>
Si sistema meglio sulla sedia
<<non me lo sarei mai perdonato,se ti fosse successo qualcosa per colpa mia>>
abbassa lo sguardo amareggiato
<<e poi anche se ci conosciamo da due giorni,ci tengo davvero molto ad avere la tua amicizia e mi dispiacerebbe perderla così>>
Rialza lo sguardo su di me scrutando la mia reazione
Questo ragazzo usa sempre le parole giuste,consulterà mica il manuale da perfetto gentiluomo
<<Tranquillo jack,non è successo niente,so badare a me stessa>>
Non direi visto che sono finita nel letto di uno sconosciuto,ma ora non è il momento di pensarci devo concentrarmi su jack che mi sta chiedendo scusa
<<anche io ci tengo alla tua amicizia,anzi per me è ancora più preziosa,non conoscendo nessuno qui a New York,quindi propongo di dimenticare la cosa>>
Gli porgo la mano in segno di sigillare l'accordo
Lui me la stringe felice e sembra improvvisamente riapparire l'intesa tra noi,che c'è stata fin dall'inizio.
<<Adesso però andiamo,per oggi ho compromesso già troppo il mio posto di lavoro>>
Ci alziamo per pagare il conto,solita lotta tra chi offre,che viene vinta sempre da lui e usciamo sul marciapiede.
Proprio difronte non posso fare a meno di notare che è parcheggiata una bellissima Bentley nera identica a quella che mi ha accompagnata stamattina.
Per un attimo si ferma il respiro e mi blocco impiantando i piedi al suolo
Tranquilla Elsa,parlo a me stessa per calmarmi,non essere psicopatica,sai quante macchine simili a queste ci sono qui in giro,ora che ci ripenso anche l'altra mattina al mio primo giorno di lavoro,ne era parcheggiata una uguale proprio davanti al NYT,deve essere di moda tra i più facoltosi.
<<Elsa stai bene?>>
Mi riporta in se la voce di Jack
<<Si,si tutti bene>>
<<Tutto un tratto sei impallidita,come se avessi visto un fantasma>>
Si un fantasma affascinante che mi ronza nella testa
<<No,no tranquillo sto bene,forse avevi ragione,l'insalata è stata poco consistente>>
Cerco in qualche modo di convincerlo
<<piuttosto la buona notizia?>>
Meglio cambiare argomento va!
<<In realtà sono due>>
<<Sono curiosa dai spara>>
<<Ok,allora la prima è che tra un paio di settimane,ci sarà un importante evento mondano qui a New York,dove è quasi impossibile riuscire a partecipare,se non sei qualcuno di successo,ma indovina?!>>mi chiede fiero
<<beh non saprei ci andrai?>>
<<si, sono riuscito ad avere l'invito e mi sarà concesso di essere presentato a personaggi della politica,a stretto contatto con il presidente>>
Mentre parla gli brillano gli occhi,deve essere un occasione molto importante per lui
<<È fantastico Jack,sono felicissima per te>>
lo abbraccio calorosamente
<<Grazie Elsa,è l'occasione che aspetto da una vita e diciamo che un po' è anche merito tuo>>
<<mio,figurati e che avrei fatto io?>>
Si sposta leggermente dalla stretta e fa per fissarmi negli occhi
Non credo abbia intenzioni di riprovarci,ma è leggermente imbarazzante lo stesso
<<beh sei stato tu il mio portafortuna>>
Quanto è dolce questo ragazzo,farebbe sciogliere qualsiasi ragazza
<<sai non ne avevo mai parlato con nessuno di questa mia ambizione,dopo averlo fatto con te mi si è aperta questa opportunità>>
Mi prende la mano e me la accarezza
<<sono felice che ti sia aperto con me e di essere stata il tuo portafortuna,ma il merito è soprattutto tuo>>
<<Grazie>>
<<e l'altra cosa,invece>>gli faccio curiosa
<<beh l'altra riguarda te?>>
<<me?In che senso>>tiro la mano dalla sua,pensando che l'argomento fosse ormai chiuso
<<tranquilla,il mio amico ha trovato un appartamento adatto per voi,stesso oggi pomeriggio vuole mostrarvelo>>
Le salto praticamente addosso,abbracciandolo così forte dalla contentezza che quasi cadiamo
<<Ehi! Se cadiamo entrambi,poi chi ti sostiene?>
Riferendosi al nostro incontro
<<Scusa Jack è che sono felicissima,grazie solo ieri te ne ho parlato e già ti sei messo a disposizione per me>>
<<diciamo solo che entrambi abbiamo fatto qualcosa per l'altro>>
<<grazie,sei un vero amico,però adesso devo andare se no arriverò in ritardo>>
faccio per guardare l'orologio che segnala che il tempo della pausa è scaduto
<<allora passo a prenderti alle sette a casa di tuo Zio, ci sarà anche tua sorella immagino?>>
<<si,si verrà sicuramente anche lei>>
<<allora a più tardi>>mi saluta con un bacio sulla guancia e ci separiamo
Questa giornata sta prendendo una bella piega,aver chiarito con Jack mi fa sentire veramente meglio,ci tengo molto alla sua amicizia è la prima persona con cui ho sentito una certa familiarità.
Mentre faccio ritorno noto all'angolo un fioraio aperto,così decido di comprare un vaso dove porre quei bellissimi fiori,in modo da tenerli sulla mia scrivania così da non sembrare più vuota e poi per ricordarmi di quel momento che mi ha fatto sentire per un attimo speciale e importante.
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Un passato da dimenticare
ChickLitElizabeth Taylor è una ragazza di solo 23 anni che è dovuta crescere troppo in fretta a causa di un passato molto impegnativo.Ma è pronta a mettersi in gioco in una nuova città,New York ,nuove amicizie,nuove esperienze,nuove emozioni ed è proprio qu...