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Spingo la porta scorrevole e stranamente mi sento sicura di me, mi sono caricata abbastanza a quanto pare,solitamente parto negativa e pessimista.
Mi fermo di soprassalto sentendo qualcuno chiamarmi...
No impossibile, nessuno mi conosce qui,
faccio per continuare a spingere  la porta quando la persona che sta uscendo dall'altro lato lo fa più in fretta di me,facendomi perdere l'equilibrio.
Cerco di afferrarmi a qualcosa ,ma inevitabilmente cado.
Li,a terra su quel pavimento lucidissimo,il mio fottutissimo primo giorno di lavoro,sotto gli occhi di centinaia di persone e ad alimentare la cosa,la ventiquattro ore che portavo con me si è aperta rivelando alcuni miei effetti personali,il sacchetto con le scarpe di ricambio e alcuni documenti,che avrei dovuto consegnare alla reception,ormai sparsi ovunque.
Addio senso di positività e sicurezza.
Faccio per cercare di ricompormi e una mano ben curata afferra la mia.
<<Posso aiutarla signorina?>>
<<Non vorrei approfittare troppo,ma grazie>>
afferro la mano,rimettendomi in piedi e contemporaneamente alzo lo sguardo per ringraziarlo anche con gli occhi.
Una visione perfetta mi compare davanti.
Un ragazzo più o meno della mia età alto,biondo,occhi azzurri,praticamente è il principe versione moderna,con dei pantaloni grigio con risvolto che gli calzano a pennello e una camicia bianca con i primi due bottoni aperti,deve avere proprio un bel fisico per come gli si aderisce al corpo.
<<Wou!Ehm...volevo dire ehm...insomma grazie!>>
Ma che cavolo Elsa datti una regolata ultimamente hai gli ormoni a palla.
<<Tranquilla,lo ha già fatto>>
e sorride compiaciuto
Ha anche un bel sorriso.
<<Ehm, Io...Mi scusi.>>
Mi esce balbettando
<<Di cosa!comunque io sono Jack Evans,piacere di conoscerla>>
e mi stringe la mano che ancora tengo nella sua.
<<Elizabeth Taylor,ma mi faccio chiamare semplicemente Elsa>>
e tiro di scatto la mano imbarazzatissima
<<Se vuole le do una mano?>>
e mostra le cose cadute a terra,che avevo completamente ignorato
<<Oh no,non si preoccupi faccio da sola,non voglio farle perdere altro tempo>>
<<Si figuri,è un piacere>>
e comicia a recuperare qualcosa
<<Grazie ancora>>
Ma posso avere più sfiga di questa?!Incontro l'uomo dei sogni di qualsiasi donna sulla Terra in queste pietosi condizioni.
Poi si  parla di autostima,anni di terapia buttati all'aria praticamente.
<<Non ho mai capito,perché voi donne vi ostinate a portarli se non state comode>>
<<A cosa si riferisce?mi scusi non ho afferrato il concetto,ero impegnata a raccogliere i fogli>>
Mi giro per guardarlo e ha tra le mani il sacchetto con le espadrillas...
Ok ,più in basso di così non posso sprofondare
<<No è che...ehmm...ecco io..>>
comincio il mio solito balbettare
<<Non mi deve spiegazioni,chiedevo più che altro per curiosità>>
capisce il mio imbarazzo
<<Che ne dice di raccogliere e prenderci un caffè?>>
indicandomi un bar all'angolo dell'edificio
<<La ringrazio,ma non posso accettare,è il mio primo giorno di lavoro e devo seguire la prassi identificativa e ho il colloquio con il capo settore>>
<<Ah si,infatti avevo notato un volto nuovo.In che settore deve lavorare?magari le posso dare un aiuto,qui lavoro da 4 anni conosco un pó di gente>>
<<Per il momento mi è stato assegnato Musica,Moda e Eventi,ma ormai credo neanche più quello!dovevo presentarmi in ufficio alle nove in punto>>
faccio avvilita
Lui sorride ed io non posso fare altro che ammirarlo
<<Elsa,non si direbbe dalla partenza,ma mi creda oggi è il suo giorno fortunato,il caposettore li è mio fratello,venga la aiuto ad arrivare>>
<<Davvero?!?>>faccio incredula
<<Grazie,grazie non so come posso ringraziarla veramente non sapevo da dove iniziare,da dove mettere i piedi ecco>>
<<Infatti l'ho notato>>e ride riferendosi all'episodio accaduto poc'anzi
Credo che sto per prendere fuoco dalla vergogna
<<Era per sdrammatizzare!>>
e mi fa l occhiolino
<<dai seguimi ora ci possiamo dare del tu>>
Entriamo nell'ascensore e preme subito i pulsanti del piano,comincio a essere un pó nervosa.
<<Tranquilla Elsa,mio fratello è una persona comprensiva e se ha la luna dritta molto simpatico vedrai e poi ci sono io a raccomandarti a lui no>>
mi fa dinuovo l occhiolino
Un pó imbarazzata riesco a dire:
<<Grazie jack,veramente non so come ringraziarti>>
Fa per pensare
<<Veramente un modo ci sarebbe,verresti a pranzo con me nella pausa?sempre se non sei già impegnata,andremo stesso qui sotto non ci allontaneremo>>
<<Certo sarà un piacere>>

************

Entriamo e subito jack saluta la ragazza alla reception
<<Buongiorno Samantha!>>
<<Ciao Jack,ma ieri che fine hai fatto?non ti ho trovato più,ti ho cercato per tutto il locale>>
<<Mi ero annoiato,ho preferito recuperare qualche oretta di sonno ,piuttosto mio fratello è già arrivato?>>
<<No,lo sai che non arriva mai prima delle dieci tranne in rari casi,rarissimi anzi>>
Jack si gira verso di me
<<Hai visto,ti senti più sollevata?>>
Faccio di sì con la testa come una bambina
<<Allora Samy,devi fare il tesserino alla nuova arrivata Miss Elizabeth Taylor>>
e mi mostra come per presentarmi.
La ragazza si volta verso di me,come se,solo ora mi avesse notato
<<Piacere Elsa>>le porgo la mano
<<Samantha>>ricambia a stento
Ehi!che acidità...
Pronto il tesserino me lo appunto al petto
<<Adesso sei ufficialmente una di noi>>
dice jack<<sei più serena ora?>>
<<Si,Grazie>>
<<Purtroppo peró adesso devo proprio scappare,altrimenti arriverò in ritardo ad una conferenza,allora...a dopo!A proposito a che ora hai la pausa?>>
<<Veramente non saprei,non so come funziona>>
<<Ok ti chiamo più tardi qui ,o me lo faccio dire da Samantha,tanto io oggi sono tutto il giorno fuori e quindi posso raggiungerti in qualsiasi momento>>
<<Ok perfetto,a dopo allora e grazie ancora>>
<<Smettila di ringraziarmi e imbocca al lupo! a tra poco>>
e si dirige verso l'ascensore dove mi fa cenno con la mano prima di entrare.
Mi dirigo verso la reception,non sapendo
cos 'altro fare,cerco di instaurare un dialogo con la ragazza acida di prima,una tipa tutta curve,rossetto rosso fuoco  e capelli biondi cotonati lunghissimi e tutti boccolosi
Mi rivolgo a lei
<<È molto che lavori qui?>>
<<Si,tre anni e mezzo>>dice fiera<<ma ora devo fare una chiamata di lavoro urgente non posso perdere tempo a chiacchierare,tu vai a sederti pure nell'atrio appena arriva Andrew...emh volevo dire Mrs Evans ti faccio chiamare dalla segretaria>>
<<Ok grazie>>
faccio come mi ha detto,però che antipatica non ne vedo il motivo mi ha appena conosciuta.
Cominciamo proprio bene...

Un passato da dimenticareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora