CAPITOLO 18

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Drin drin

E adesso chi cazzo  penso mi stacco da Greta e scendo ,quando apro la porta davanti a me c'è una ragazza che non ho mai visto o che almeno non ricordo

-Scusa ma tu chi sei?-chiedo con faccia strana

-ma come tesoro non ti ricordi di me?- mi chiese guardandomi maliziosamente

-Guarda devi aver sbagliato persona io non ricordo nemmeno chi tu sia-risposi leggermente incazzato

-ma tesoro non si risponde così alla tua ragazza-

-Ho ma lo vuoi capire che io non so chi cazzo sei e guardandoti mi sembri anche abbastanza vacca quindi vattene- gli dissi urlando

-Ma ieri notte non dicevi così- a quel punto mi prese per la maglietta e mi baciò,io la spinsi via e le chiusi la porta in faccia.

Quando mi girai c'era Greta in lacrime che mi guardava male

-No hei non è come sembra- tentai di dire in mia difesa

-A no e allora com'è,io pensavo fossi diverso ma mi sbagliavo- si girò e corse via.

La raggiunse e la presi per un braccio -Lasciami spiegare-

-Non c'è niente da spiegare avevi promesso che non mi avresti più fatto soffrire-e sene andò

Ero arrabbiato e dovevo sfogarmi così andai in camera mia presi qualcosa per la febbre e presi una bomboletta sprey.

Uscendo di casa lasciai un biglietto a Greta, mi misi in sella alla mia moto e andai in un piccolo parco vicino alla stazione dei treni ,cerano ancora tutti i disegni che io e i miei vecchi amici avevamo fatto, mi misi A disegnare quando un gruppo di ragazzi mi fermò.

-Hei ma tu sei quel coglione che fa rap-

-Si e allora hai problemi?-

-Si perché nessuno può dare della vacca a mia sorella e passarla liscia-

-Non è colpa mia se è la verità-

-pezzo di Merda-

A quel punto i suoi amici mi accerchiarono e lui tirò fuori un coltello e melo infilò nel fianco.

-Cosi impari a prenderti gioco delle persone-

Ero a terra in una pozza di sangue con le ultime forze che avevo chiamai Greta

Greta pov:

Sentii in telefono squillare era Emi, subito non volevo rispondere ma poi presi coraggio e lo feci.

-Cosa vuoi ancora-risposi secca

-Greta aiuto ti prego mi ha...hanno..hanno accoltellato sono vicino alla stazione dei treni ti prego aiuto chiama un ambulanz...-

-EMI!!EMI!!- urlai al telefono ma nessuna risposta così presi le chiavi della macchina e chiamai un ambulanza.

-Emi!!! Dove sei?- urlavo per farmi sentire ma niente nessuna risposta corsi d'appertutto per cercarlo e quando lo trovai era in una pozza di sangue mi misi vicino a lui e gli misi la testa sulle mie ginocchia.

-Ti prego non mi lasciare non mi importa se sei uno stronzo a me vai bene così non tene andare non lo puoi fare io...io ti amo- dissi dandogli un piccolo bacio sulle labbra

-Anch'io ti..ti..a...am..amo-senti sussurrare

-Hei c'è nessuno- sentì gridare da un paramedico che guardava ovunque tranne che dov'eravamo noi.

Mi misi ad urlare come una disperata -AIUTOOO SIAMO QUI, BRUTTA TESTA DI MINCHIA MA CI VEDI-

-Arriviamo subito-

-Hei ragazzi una barella presto- urlò il tipo e in men che non di dica erano tutti attorno ad Emi lo caricarono in ambulanza io salii in macchina e li seguí

Entrai all'ospedale e chiesi all'infermiera

-scusi signorina mi potrebbe dire dov'è il ragazzo che hanno ricoverato d'urgenza per una coltellata-

-Emiliano giambelli?-

-Si la prego mi dica dov'è-

-Guarda io sto giusto andando dal medico che lo deve operare -

-Come operare?-

-Si ha un emorragia interna e deve essere subito fermata-

-no mi dica che questo è un brutto sogno-

Caddi a terra e mi misi a piangere, quell'infermiera mi rassicurò e mi portò in sala d'attesa dandomi i suoi oggetti personali tra cui il telefono,lo sbloccati e decisi di avvertire sua mamma ,cliccai sul contatto e partì la chiamata

-Ciao Emi dimmi pure -

-no signora mi dispiace non sono Emiliano Scusi il disturbo io sono Greta un amica di Emi volevo avvertirla che suo figlio è all'ospedale in sala operatoria- ovviamente io non posso dire qualcoa senza piangere

-Ok sta tranquilla arrivo subito

Ero seduta su quelle scomodissime poltroncine quando vidi una donna venirmi in contro

-Sei tu Greta?-

-Si -

-piacere io sono Francesca la mamma di Emiliano,Ma perché siete qui che è successo ?-

-Non lo so Emi mi ha chiamata e mi ha detto di chiamare un ambulanza perché era stato accoltellato,sono ore che aspetto ma nessuno esce e nessuno mi dice niente- finita la frase un dottore uscì da quella maledettissima porta

-Allora dottore come sta Emiliano?-

Innamorarsi Di Un Idolo [Emis Killa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora