CAPITOLO 17

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~ok che facciot sta sera? Dato che Emi non c'è? Potrei guardare un film? Oppure... Ci sonooo potrei fare una passeggiata sulla spiagga~ penso tra me e me.

-Gre io esco a dopo o nel caso facessi tardi a domani mattina-

-Va bene ciao Emi- gli urlai dalla cucina

Presi la borsa il telefono le chiavi di casa che mi aveva dato Emi ed uscii di casa, misi l'asciugamano sulla sabbia mi ci coricai e mi misi ad ascoltare il mare, eravamo solo io e lui,mi sentivo tranquilla,forse un po troppo.

Guardi l'ora....Cazzo sono le sei mi sono addormentata, in fretta e furia raccolgo le mie cose e corro a casa,apro la porta e facendo attenzione salgo le scale mi metto il pigiama e poi controllo se c'è traccia di Emi, ma non lo trovai poi mi accorsi che da camera sua proviene un fortissimo odore di alcol.
E sinceramente melo aspettavo da Emi.

Quando ad un tratto si alza corre in bagno,lo seguo e vedo che sta vomitando anima e corpo,quando finisce si siede per terra io lo guardo e vedo che pian piano sta diventando bianco in viso

-Emi stai bene?- gli chiedo con aria preoccupata

-No sto da schifo ho la testa che mi scoppia e ho male dappertutto-

Lo aiuto ad alzarsi e lo accompagno in camera lo appoggio sul letto ,e gli tocco la fronte

-Emi ma tu Scotti aspetta che ti prendo il termometro-

Guardo ovunque finché non lo trovo lo accendo e glielo infilo sotto il braccio,quando lo tolgo leggo 39.9 o cazzo e adesso che faccio guardo Emi che nel frattempo si è addormento,

Esco dalla sua stanza e vado nella mia stanza a cambiarmi, mi infilo una maglia bucata sulla schiena e dei pantaloncini poi corro di sotto a prendere un aspirina per Emiliano e preparargli la colazione.

Bomm

Sentii dal piano di sopra seguito da due o tre bestemmie,deduco che Emi si sia svegliato pensai.

Andai in camera sua con il vassoio della colazione

-Buongiorno-gli dissi con un sorriso a 3256 denti

-Buongiorno- mi rispose con voce bassa e ancora assonnata

-Come ti senti?-gli domandai

-Come un cane bastonato-

-No dai non dire così,tieni bevi questo magari ti aiuterà a stare meglio-dissi dandogli il bicchiere con l'aspirina

-Grazie principessa-

-Prego mio piccolo killer,-

Andai di sotto a preparare il pranzo,e dopo mangiato mi seddetti sul divano a guardare un film.

Quando guardai l'orario si erano fatte le quattro,così decisi di andare a vedere come stava Emi e mentre stavo salendo lo sentii urlare così mi precipitati in camera sua.

Stava ancora dormendo ma urlava e io non capivo cosa era ricoperto di sudore mi misi vicino a lui

-Emi shhh tranquillo non è successo niente-Gli sussurrati per rassicurarlo

Poi gli toccai la fronte ma la febbre non era scesa anzi forse era anche salita presi un panno bagnato e glielo misi sulla fronte.

Stavo uscendo quando sentii Emi

-Greta ti prego rimani qui con me-

-ok va bene- mi coricai vicino a lui e in un baleno quelle due grandi braccia che io amavo tanto mi avvolsero i fianchi .

-Greta-sussurrò Emi

-Si Emi dimmi-

-E se ti dicessi c..h..e. I..o..- si interruppe

-Che tu?-gli chiesi curiosa-

Mi giró verso di lui e mi baciò

-E se ti dicessi che ti amo?-

-Ma Emi...-mi interruppe

-ma Emi un cazzo è così e basta -

Avevo il viso completamente rosso dall'imbarazzo mi alzai e corsi via mi chiusi in camera mia a piangere ,non capivo il perché di quel pianto forse era un pianto di gioia o forse uno di tristezza,ma la cosa che mi aveva più turbata era stata quel Ti amo ,perché a me e non ad un'altra ero immersa nei miei pensieri da non sentire nemmeno la porta bussare

-Greta porca puttana apri questa maledettissima porta- sentii urlare da Emi

Allora corsi ad aprire

-Scusa ma non ho sentito la porta-Gli dissi abbassando la testa

Lui con due dita mela rialzò e guardandomi negli occhi mi chiese

-perché piangi?-

-non lo so-

-Ma è colpa mia? Scusa non volevo turbarti-

Mi fiondai su di lui e lo strisi forte a me e lui mi baciò

Quando ad interrompere quel momento fu il suono del campanello

Innamorarsi Di Un Idolo [Emis Killa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora