POV IAN.
Siamo su questa dannata barca e mi sono pentito mille volte di aver accettato. A quest'ora sarei a casa, nel mio letto a letto con Nikki. La mia vera e propria distrazione.
Perché a volte mi chiedo se noi siamo solo questo o qualcosa in più. Non mi mostra affetto, almeno non sempre e la cosa mi innervosisce parecchio. Ha passato tutta la serata a cercare di fare ingelosire Nina al locale, fallendo miseramente ovviamente, visto che Nina era più assente che presente, ma lei ci ha comunque provato e questo non lo accetto.
Anche perché ora che Nina è con Kat a ballare, lei è sparita. E io mi ritrovo qui solo, seduto in un angolo a bere della birra scadente. Abbiamo navigato per circa un'ora e adesso siamo fermi in mezzo all'oceano o quello che è, segno che la festa sarebbe durata per le lunghe.
" Ehy Ian.. " sento Paul che si avvicina. Lo guardo, perfetto è solo. Ora posso dirgliene 4.
" Mi spieghi cosa di salta in mente Paul? Perché l'hai fatta venire? " quasi urlo. Lui sospira.
" Ian è una nostra collega, conosce solo noi, non possiamo lasciarla sola. Non è giusto. "
" Piantala. Tu l'hai fatta venire di proposito e non mi piace. Sai quello che è successo tra di noi e tu me la porti davanti. Non mi vuole e io ho una fidanzata Paul, stai rovinando tutto. "
" Ah io starei rovinando tutto? Non Nikki? Lei ti tratta male, ti usa solo per venire a letto con te quando si annoia, ti pianta in asso come ha appena fatto e io starei rovinando tutto? "
Sembra arrabbiato.
" Sto cercando di farti aprire gli occhi, lo sto facendo pure con lei, ma non capite. Ci rinuncio Ian. Il vostro amore è grande, ma siete troppo orgogliosi per capirlo. "
" Mi ha lasciato Paul! " urlo. " Volevo avere dei figli, sposarmi, creare una famiglia, ma lei è scappata e ha voluto chiudere la storia. Io l'avrei pure aspettata, ma lei non mi ha dato scelta. E' andata... "
" Non si sentiva pronta, o almeno questo è quello che credeva e non voleva farti aspettare. Voleva lasciarti libero, ma ha sbagliato. Non può farlo. Ti ama e tu ami lei. Ma va bene. E' finita. Non ci proverò più stai tranquillo. "
Posa la birra e si allontana.
" Ehy.. Paul..." provo a chiamarlo, ma lui è già lontano. "Merdaa!" urlo e poggio la testa contro il muro.
Subito dopo sento delle sirene. Era la polizia. Merda lo sapevo che le cose non si sarebbero messe bene. Nella barca in pochi secondi si crea il caos più totale. Persone che corrono a destra e a manca. Io rimango al mio posto, visto che sono parecchio isolato. Non capisco i ragazzi di oggi, prima organizzano feste clandestine, poi quando le cose si mettono male, cercano di svignarsela.
Noto Nina che guarda confusa la situazione attorno a lei, non sa che fare. E' sul ponte della piccola barca, proprio vicino alla draglia. Dun tratto, a causa di un ragazzo che le passa accanto correndo veloce, la vedo cadere in acqua. Nessuno si accorge di lei, neanche quello stronzo che l'ha appena spinta.
Così corro e mi tuffo pure io.
" Ninaa! " urlo cercandola. Lei un attimo dopo riemerge e tossisce. Le afferro un braccio e la sorreggo mentre cerco la scaletta nella barca, ma non c'è. Noto però un gommone che galleggia in mare e che è collegato alla barca.
" Vieni " dico sorreggendola e la faccio sdraiare sul gommone.
" Stai bene? " chiedo preoccupato e lei annuisce.
" Non posso farmi scoprire. Se la polizia ci scopre la mia carriera è finita! " dice subito dopo. Io la guardo sconvolto.
" No ma che dici.. noi siamo puliti. Non ci faranno niente. "
Lei si precipita verso la corda che collega il gommone con la nostra barca e subito dopo lo taglia.
" Cosa???? Dove hai preso quel coltello? " Chiedo sconvolto "perché lo hai fatto? Sei impazzita? " le urlo contro.
" Calmati, si stanno allontanando, aspettiamo qualche altro secondo e li seguiamo ok? "
" Come??? Genio questo gommone non ha il motore! "
E' allora che si fa seria. Guarda le due barche, quella dei poliziotti e quella che ci ha portato qui allontanarsi. Prova ad urlare per farsi sentire, ma invano. E' buio e ormai sono troppo lontani.
" Perfetto!" sibilo tra me e me non sapendo che fare. Eravamo in mezzo al mare, chissà dove. Non sapevo che strada prendere. Ovunque guardassi, all'orizzonte vedevo solo mare.. mare e ancora mare.
" Mi dispiace... " dice subito lei e io sono tentato se urlarle ancora contro oppure dirle che va tutto bene. Però mi limito a starmene zitto. Passiamo dei minuti così. Ora siamo solo io e lei in mezzo all'oceano. Bisognava solo aspettare. I nostri amici ci sarebbero accorti della nostra assenza e ci avrebbero salvati.
Guardo Nina che si è portata le gambe al petto e guarda il mare. Ha freddo. Mi avvicino a lei e le passo il telo che era nel gommone. Lo adagio delicato sul suo corpo, lei appena mi sente così vicino fa per allontanarsi, ma poi non mi respinge.
" Tranquilla. " dico alla fine. "Andrà tutto bene, scusami per prima."
Lei mi guarda e sospira.
POV NINA.
Mi trovavo in mezzo al mare da sola, con il mio ex. Quando avevo tagliato quella corda, non avevo pensato alle conseguenze. In quel momento riuscivo solo a pensare a me e alla mia carriera. Era l'unica cosa che mi restava e non potevo lasciarmela sfuggire per essere andata ad una stupida festa clandestina. Magari Ian aveva ragione, non ci avrebbero fatto niente. Massimo una multa e basta, ma ormai il danno era stato fatto. Il terrore stava facendo breccia di me. Ian era silenzioso e arrabbiato e lo capivo. Ma non lo avevo fatto di proposito.
Mi stringo nel telone che lui stesso mi ha messo addosso e lo osservo.
" Se vuoi c'è spazio anche per te. "
Anche lui era bagnato e sicuramente aveva freddo, solo che non lo mostrava quanto me. Lui annuisce e si mette accanto a me, cercando di non sfiorarmi con il suo corpo. Ma fallisce. Le nostre gambe si toccano e io chiudo gli occhi subito.
" Andrà davvero bene? " chiedo con voce tremante. Non per il freddo, ma per la paura.
" Ma certo " fa lui e mi guarda. "Si Nina tranquilla. Dobbiamo solo aspettare e.. verranno. Prova a riposare adesso. "
Io annuisco anche se non ci sarei mai riuscita. Non in questa situazione. Passano ore, ma nessuno si fa vivo. Osservo Ian che pare dormire tranquillo. Nel sonno circonda la mia vita con il suo braccio. Non lo respingo, anche perché se lo avessi fatto, lui si sarebbe svegliato.
Improvvisamente mi sento più al sicuro. Fino a quando sarei rimasta con lui, non mi sarebbe successo nulla. Ne ero certa. E così, finalmente scivolo nel sonno.
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NIAN - Because.. you are my life.
RomanceLa storia è dedicata interamente a Ian & Nina. I due però qui non saranno due attori, ma due semplici colleghi che lavorano insieme in una casa di moda, a Miami. Quando Ian e Nina si lasciano, dopo una storia durata 3 anni, nella vita dei due entr...