Capitolo6.

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POV IAN

Avevo cercato di baciare Nina. Solo dopo aver passato qualche ora con lei, ho cercato di baciarla e lei mi ha rifiutato. Come darle torto, io sono fidanzato. Io stesso sono meravigliato dai miei modi di fare.

Nikki e Nina possono pure odiarsi adesso, ma a me personalmente Nikki, non ha fatto nulla. Anzi, mi è stata accanto e non posso mancarle di rispetto baciando Nina, la mia ex. Non qui, non prima di averne discusso con lei stessa e aver messo in chiaro quello che proviamo l'uno per l'altra. Anche perché sinceramente, non so cosa provi Nikki per me. Sicuramente mi trova affascinante, ci tiene a me, ma non so se mi ama. Non quanto si dovrebbe amare un uomo, perché chiamare quello che c'è tra noi due "amore".

Non so neanche cosa provi Nina per me, a questo punto. Ricordo ancora quando mi lasciò. Mi disse che non provava più gli stessi sentimenti di una volta. Quindi aveva mentito? Se oggi mi ha detto che semplicemente non voleva farmi aspettare per creare una famiglia, vuol dire che i sentimenti erano comunque uguali, ma che non era pronta a fare il grande passo. Forse si, forse no.

La causa della nostra rottura ancora non mi era chiara. Non lo era a nessuno a dire il vero, perché lei non si esprimeva molto. Paul, soprattutto Candice, dopo la nostra rottura insistevano dicendo che lei mi amava ancora. Quindi avevano ragione? Insomma, sono l'unico ad aver visto le cose in modo diverso rispetto agli altri?


FLASHBACK

"Apri Ian! " Sento Paul che bussa insistente contro la porta. Lo sta facendo da 5 minuti pieni ormai. Ma io non voglio aprirgli. Questa mattina non mi sono presentato a lavoro, non ho risposto alle chiamate, quindi probabilmente sarà preoccupato.

" Sfondo la porta se non mi apri. Non puoi chiuderti lì dentro. La tua vita non è finita. "

Si è che finita. Nina, l'unica ragione della mia vita. La donna che mi ha fatto cambiare, mi ha lasciato. Ha detto che non prova più gli stessi sentimenti. Le ho persino comprato un anello, ma non ho avuto il tempo di darglielo.

Sento la maniglia della porta aprirsi e mi volto. Paul e Candice sono ormai dentro.

"Ma che... " come fanno ad avere la porta di casa mia? Non l'ho data a nessuno. Solo a mia sorella e a.. Nina. Certo Nina.

" Ti sei scolato una bottiglia di vodka? Ma sei matto? " Chiede Candice arrabbiata.

" Ssssh biondina. Ho mal di testa! " dico io e mi tappo le orecchie. Paul si avvicina a me e mi guarda.

" Ian, non puoi fare così. "

" Mi ha lasciato Paul." Non so perché, ma mi viene da piangere. Mi trattengo.

" Lo sappiamo. Anche lei sta male, ma decisamente sa affrontare la situazione meglio di te. " mi fa notare.

" Ci credo. A lei non importa di me, ovvio che affronta tutto a meraviglia. " dico guardando la bottiglia di vodka ormai vuota.

" Non puoi dire questo. " interviene Candice. " Non penso che non provi niente per te. Ci deve essere dell'altro. Ancora non ci ho parlato ma, Ian cavolo è di voi due che parliamo. Ormai eravate inseparabili."

" Lo credevo pure io ma, probabilmente fingeva. " dico. E sento Paul sospirare.

" Su. " mi fa alzare. Io vorrei protestare, ma non dico nulla. " Mettiti a dormire e... più tardi ne riparliamo. "

Mi porta a letto e mi sfila le scarpe come se fossi un bambino. Io rido al solo pensiero.

" Non dovremmo lasciarlo solo.. " sento Candice dire.

" Prendo qualcosa a casa mia e torno tranquilla. " la rassicura Paul.

Poco dopo non sento più nulla. Sprofondo nel sonno più profondo. Circa un 'ora dopo credo, vengo svegliato dal campanello.

" Paul... hai la chiave!" Urlo.

" Ehm... non sono Paul. " sento una voce femminile. Nikki? Che diavolo ci fa qui?

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" Ian ? " mi trovo Nina davanti e la guardo. " Mi hai sentito? Allora.. che facciamo? "

Io la guardo continuando a non capire. Mi sono perso qualcosa.

" Si sta facendo buio. E dobbiamo mangiare qualcosa che non sia la frutta, ti prego. "

Io annuisco e mi alzo.

" Si hai ragione. Vedo se il mare ci regala qualcosa. Tu siediti qui e ... stai attenta al fuoco. Non farlo spegnere. " La vedo annuisce e mi allontano in cerca di qualcosa da mangiare.

POV NINA.

Abbiamo passato tutto il pomeriggio separati, ognuno a pensare per conto proprio. Dopo questa mattina, sia io che lui siamo un po' a disagio ma.. ci presto ci abitueremo a questa nuova, confusa situazione.

Ha tentato di baciarmi e... questo vuol dire che mi amava ancora? E Nikki? Non può averla dimenticata in una sola notte. Avrei tanto voluto ricambiare, sentivo di doverlo fare, ma all'improvviso , qualcosa mi ha bloccata. Forse il fatto che lui sarà sposato tra qualche mese.

Forse dovrei dirgli che lo amo ancora. La sua reazione mi spaventa, ma è giusto che lui lo senta dalla mia bocca. Sicuramente Candice glielo avrà già detto, ma una cosa è sentirlo da una bocca di un'amica, un'altra è sentirlo proprio da me.

A quanto pare ha davvero creduto che io l'ho lasciato solo perché non provavo gli stessi sentimenti. Ma io mi chiedo, come può fare un uomo, soprattutto dopo quello che c'è stato tra noi, a credere semplicemente che io non lo ami più? E' vero che a volte gli uomini, credono ad ogni stronzata. Proprio vero.

Senza rendermene conto, mi accorgo che le mie guance sono piene di lacrime. Oddio... sto piangendo. Mi asciugo subito la faccia con le mani e cerco di ricompormi. Non posso farmi trovare da Ian così. Dovrei dargli spiegazioni. E non voglio. Non posso. Non ora.

Qualche minuto dopo lo vedo arrivare sorridente.

" Si maaangia " dice ridacchiando e io mi alzo saltellando felice come una bimba.

Siamo in un'isola sperduta. E' passato un giorno intero e nessuno ci ha trovati. Dovrei essere spaventata, invece mi sento sollevata. Non è cambiato nulla, quando sto con lui, riesco a stare bene, anche nelle peggiori delle situazioni.

Lui deve sapere. Deve avere la conferma dell'amore che provo per lui. Anche se continuerà a stare con Nikki, deve comunque saperlo.

NIAN - Because.. you are my life.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora