Capitolo 13.

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POV NINA.

Lo guardo non sapendo che dire. Insomma, non posso mica dire a mio fratello di essermi fatta Ian, di nuovo.

" Abbastanza bene.. " dico solamente.

" Abbastanza? Ma parlavate almeno? "

-Eccome se parlavamo- penso tra me e me e sorrido.

" Andiamo Nina.. " insiste lui " sono tuo fratello. Con me non puoi mentire, insomma si vede che mi nascondi qualcosa. "

" C'è stata qualcosina. " ammetto.

" Qualcosina del tipo? "

" Alex! " lo guardo male e lui ride.

" Ok sorellina, ho capito, ho capito. "

Finalmente smette di farmi domande, così da non torturarmi con tutta questa storia. Sono stanca e voglio semplicemente andare a casa o comunque da qualsiasi altra parte che non sia questo ospedale. Non sono malata e non vedo perché devo rimanere chiusa qui dentro.

" Posso tornare a casa? " chiedo a mio fratello.

"Credo che stanno preparando i moduli per le dimissioni, devi solo firmarli."

Io sospiro di sollievo. Finalmente esco da qui. Chissà se pure Ian sta per essere dimesso, chissà se sta bene. Mi chiedo se anche lui è confuso come me e se almeno una parte di lui, voglia vedermi. Magari non mi sta pensando minimamente e io sono qui a dannarmi come un'anima in pena. E solo che, quando eravamo nell'isola, sembrava sincero, sembrava tenerci davvero a me e solitamente, se dice una cosa, cerca di mantenerla.


POV IAN.

Finalmente riesco a farmi dimettere. Mia mamma ha insistito tutta la mattina affinchè restassi ancora un po' in ospedale, ma non è riuscita a convincermi. Io mi sento bene, almeno fisicamente e quindi posso tornare a casa. Certo, il mio appartamento sarà super pieno, visto che Nikki ci abita, mia mamma e mia sorella hanno deciso di rimanere, per controllare con i loro stessi occhi, le mie condizioni.

La cosa mi va bene, ma voglio semplicemente starmene da solo, infatti quando torniamo a casa, poso in fretta sul pavimento la borsa che mia mamma mi ha portato in ospedale e..

" Io vado in camera a riposare un po', va bene?"

" Certo figliolo." Dice mia madre comprensiva e mi bacia la guancia.

Mentalmente prego affinchè Nikki non mi segua, ma ovviamente quando entro in camera lei è dietro di me che mi osserva e segue ogni mio passo. Non so perché, ma la sua presenza m'infastidisce. In ospedale non abbiamo avuto di parlare di quello che è accaduto nell'isola con Nina, forse anche perché davanti c'erano i miei genitori che non smettevano di farmi domande sul mio stato di salute.

"Posso restare?" mi chiede poco dopo e io acconsento. Subito dopo mi sdraio nel letto.

" Sei di poche parole Ian.. " dice lei e si mette accanto a me. " Non vuoi parlarne? "

" Parlare di cosa? " dico guardandola e lei mi guarda come per dire – non è ovvio? - . Mi sa che non ho proprio scampo.

" Beh Nikki.. tranquilla davvero, sto bene. Me la sono cavata. " le accarezzo i capelli cercando di rassicurarla. Non riesco a capire se è davvero preoccupata per me oppure solo gelosa, perché sa che ho passato giorni in solitudine con la mia ex ragazza.

" E.. " sospira ".. voglio dire. Nina è stata lì con te, so che ti ha spezzato il cuore, insomma... che avete fatto 24h su 24h insieme? Almeno è stata gentile?"

" Si Nikki, tranquilla. Ma.. non voglio parlarne, davvero. "

Non voglio parlarne perché non posso dirle che sono stato con Nina, non posso dirle che la amo ancora e che quei giorni, sono stati quasi i più belli della mia vita. Non posso raccontarle tutto questo perché lei è la mia fidanzata. Mi sento tremendamente in colpa perché penso che dovrebbe saperlo. Perché al di là di come finirà con Nina, non so più se amo Nikki. Nina, ancora una volta, ha messo in discussione i miei sentimenti. Ha stravolto ancora una volta la mia vita.

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NUOVO CAPITOLOO.

Spero apprezziate, davvero e grazie ancora. Non smetterò mai di farlo. <3

NIAN - Because.. you are my life.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora