Capitolo 26- Indizio vago

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Lorenzo

Durante tutto il viaggio le tenni salda la mano. Continuava sempre a svegliarsi per pochi istanti e poi svenire di nuovo.
Arrivati in ospedale la portarono a fare delle visite e dei controlli.
Io mi accomodai su una poltroncina in legno di mogano con la testa tra le mani.
Passavano i secondi, i minuti, le ore... Dopo 2 ore di attesa, un dottore dalla testa pelata e gli occhi grigi mi si avvicinò. Spero abbia solo buone notizie.
-Signor Ostuni?-
-Si... Novità?- dissi ansioso.
-Sono il dottor Belli. Non si preoccupi, la sua ragazza è in buona salute ed è sveglia. Ha solo qualche contusione su gambe e braccia, ma per il resto sta benissimo.- disse sorridente il medico.
Tirai un sospiro di sollievo.
-Posso vederla?-
-Certo.-
-Dov'è?-
-Stanza 788.-
-Grazie.- dissi sorridente mentre mi allontanavo dal dottor Belli.
Mi avvicinai corrodendo alla stanza. La spalancai. Lei era seduta sul duro lettino dell'ospedale. Quando sentì il rumore della porta aprirsi, si voltò verso di me. Sorrise. Fu il sorriso che mi scaldò il cuore. Stava bene.
-Come stai?- le chiesi avvicinandomi.
-Meglio... Più o meno...- disse.
La voce era spenta, priva di emozioni.
-Cos'è successo lì dietro?-
-Quell'uomo... Mi ha dato questo.- disse porgendomi un bigliettino color giallo. -E poi mi ha picchiata. Ma prima che potesse fare altro, sei arrivato tu.- aggiunse tra le lacrime che ormai scorrevano come fiumi sulle sue guance.

La strinsi tra le mie braccia. Lei vi si rifugiò come fossero la sua casa. Ed in effetti lo erano. Lo sarebbero sempre state.
Sciolsi quell'abbraccio e le mostrai il pezzo di carta gialla.
-

Cos'è secondo te?-
Alzò le spalle, come per dire che non ne aveva idea.
Aprii il biglietto giallo e lessi ad alta voce le due righe scritte all'interno.

"La memoria può essere brutale, a volte sconvolgerti, ma sarà sempre la memoria a tenere viva la tua anima. Ti condurrà sempre dove hai vissuto i momenti più belli che tu rimembri."

-Cosa?- domandai perplesso.

-Forse... Si riferisce a qualche mio ricordo con mio fratello.-
-Tipo?-
-

Il parco dove giocavamo da bambini. Forse intende quello... Perché ricordare mio fratello in questo momento è alquanto doloroso. E quel parco è stato come una casa per noi da bambini. Dobbiamo andare lì...!- esclamò la ragazza castana.
Ma quando fece per alzarsi dal letto, barcollò e cadde su di me. Ci fissammo negli occhi per alcuni secondi, poi scoppiammo a ridere.
-Credo che lei debba riposare ancora un po' signorina.- la rimproverai con tono sarcastico.
La aiutai a rimettersi a letto. Mi sorrise. Ricambiai.
-Mi allontano qualche minuto. Vado a prendere un caffè. Ne vuoi uno anche tu?-
-Si grazie. Un...-
-Cappuccino con un'intera bustina di zucchero.- le dissi.
Lei mi guardò stupita e mi sorrise. Mi avvicinai a lei e le stampai un dolce bacio sulla fronte prima di uscire.

Federica

-Si grazie... Un...-
-Cappucino con un'intera bustina di zucchero.-
Rispose lui prima di me. Mi stupiva ogni giorno di più. Mi lasciò un bacio umido sulla fronte e uscì dalla stanza.
Mi distesi sul duro lettino ad osservare quel foglio giallo.
Chi era quell'uomo? Cosa voleva da me? Perché mi ha dato questo biglietto?
Queste domande continuavano a ronzarmi nella testa. Dovevo andare in fondo a questa storia, per me, per Luca, per Lorenzo.
Presi il telefono tra le mani e aprii Instagram. Avevo 80 notifiche. Like, nuovi follower, commenti. Non mi interessava... Stavo per chiudere, quando mi saltò all'occhio un video di mio fratello. Azionai l'audio del video e rimasi agghiacciata dall'urlo che ne provenì. Poi pronunciò una sola parola... AIUTO!
Il video durava all'incirca una ventina di secondi. Non si vedeva molto, era tutto buio, ma riuscì a distinguere i ricci biondi di mio fratello. E poi, la sua voce l'avrei riconosciuta ovunque.
Iniziai a piangere come una fontana... Le lacrime ricadevano sul candido lenzuolo lasciando grosse macchie trasparenti.
-Dove sei Luca?- sussurai.
-Cosa ti è successo?- sussurai ancora.
-Torna da me!- esclamai come se lui potesse sentirmi.
In quel momento un Lorenzo alquanto sconvolto varcò la soglia della porta. Le mani gli tremavano. Mi guardava impaurito. Era immobile davanti alla porta, in mano i due caffè. Con passo lento, quasi felpato, mi si avvicinò... E mi intrappolò nelle sue braccia.
-Che ti succede amore?-
-H-ho paura... Tanta paura...-
-Non ne devi avere. Io sarò sempre qui per te.-
-Ma io ho paura di perdere Luca, di perdere te... Questa situazione, è più grande di noi.-
Mi lasciai andare ad un pianto liberatorio e le mie narici si inebriarono del suo profumo.
Le palpebre iniziavano a chiudersi lentamente, il mio respiro e il mio battito rallentavano. Poi vidi tutto nero...

<<-Smettila!- esclamai rivolta al ragazzo biondo dietro di me.
-No non la smetto finché non mi ridai il mio telefono, piccola peste.- ribatté lui paonazzo in volto per la rabbia.
-Cosa nasconde il mio fratellone?- dissi facendo una linguaccia a Luca.
-Niente!- controbattè lui.
-Interessante...- sussurai dando uno sguardo ad una chat tra Luca e una ragazza dal nome davvero molto carino: Maïa.
-Smettila!- disse alla fine il ragazzo arrendendosi.
-Carina...- dissi ridendo.
-Ciao ragazzi!- una terza voce si intromise nel nostro discorso.
Corsi incontro al moro e gli saltai addosso gettandogli le braccia al collo.
-Ciuffetto!-
-Paperella!-
Il ragazzo allentò la presa della stretta giusto il tempo di posare le sue labbra umide e calde sulle mie leggermente fredde. Sapevano di zucchero filato. Si allontanò da me e si diresse verso Luca.
-Ciao bro.- disse sorridente il moro.
-Ehy zi...- disse il biondo stringendolo.
In quel momento mi vibrò il cellulare.
"Notifica WhatsApp: 1 nuovo messaggio da Be(S)t💚."

Be(S)t💚:
Ciao piccola. Come stai?❤
18.10

Io:
Bene. Te ranocchietto?❤
18.10

Be(S)t💚:
Bene. Cosa fai piccola peste?❤
18.20

Io:
Sono con Lorenzo e Luca. Tu puzzone?❤
18.21

Be(S)t💚:
A casa con la busta di piscio...😂😂😂❤
18.22

Io:
Ma povera! Non chiamarla così dai...😂❤
18.22

Be(S)t💚:
È la mia fidanzata, la chiamo come mi pare e piace.😪
A dopo... La busta di piscio ha bisogno di me con gli animali...❤
18.23

Io:
A dopo.❤
18.23

Questa sarebbe stata una vita perfetta... Luca sempre con me che cerca di trovarsi una ragazza, Lorenzo accanto a me e il mio migliore amico che mi scriveva ogni giorno.>>

|| It is not a Coincidence || *SOSPESA* Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora