1 capitolo

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La luce del sole riscalda dolcemente il mio viso e illumina il soffitto fatto in legno della mia camera. Il mio dolce e caldo piumone mi copre e riscalda il mio corpo tenendolo a sicuro da quel cattivo pavimento congelato,siamo a ottobre e qui in Canada incomincia a fare freddo..sento i passi di mia madre avvicinarsi velocemente alla mia porta,mi sporgo un pochino dal letto e vedo che la sveglia segna le 6:30 segno che sta per suonare,prima di sentire la ramanzina di mia mamma mi alzo e appoggio i piedi al pavimento congelato,tanti brividi percorrono la mia schiena facendomi sobbalzare. La porta si apre e mia madre si presenta davanti a me con le mani appoggiate ai fianchi e mi guarda infuriata
-Quante volte ti avrò detto di mettere le pantofole quando ti alzi?!-
-Buongiorno a te dolce mammina-
-Buongiorno anche a te tesoro,alzati perché dobbiamo passare prima dalla nonna-
-Per fare?-
-Devo darle dei documenti
-Okay,mi farai entrare in seconda ora?- chiesi speranzosa ma la risposta fu solo uno sguardo omicida ricevuto da mia madre
-No,arriveremo in perfetto orario tranquilla-
-Uff- odio quando è così acida di prima mattina
-Non mettere vestiti scollati-
-Quando mai ho messo vestiti scollati io?-
-Ieri-
-Cosa ho messo?-
-Una maglia che metteva in mostra il tuo seno-
-Mamma aveva solo la scollatura a v-
-pensala come vuoi te- la lascio davanti alla porta e mi reco in bagno, mi faccio un bel bagno caldo durato pochissimi minuti dato che mia madre continuava a bussare alla porta perché dice che 'arriviamo tardi'. Come outfit scelgo una maglietta a maniche lunghe bianca e sopra la tuta della nike bella larga, prendo i collant neri attillati ma comodi e le Stan Smith nere. Pettino i miei lunghi capelli castani e prendo lo zaino
-Eccomi-
-Sempre la solita ritardataria
-Andiamo?-
-Si,sarà meglio andare- saliamo in macchina e ci dirigiamo prima dalla nonna e poi a scuola. Scendo e saluto mia madre. Entro dentro quel cancello gigante girandomi a destra e a sinistra e adocchio la mia migliore amica o meglio sorella, alexandra che io chiamo Alex. Le vado incontro accorgendomi che tutta la scuola di guarda,noto un ragazzo..credo si chiami Filippo ma il suo nome d'arte è irama e quindi tutti lo chiamano con il nome d'arte. È moro,ha i capelli disordinati e indossa gli orecchini corti ma bellissimi se li indossa lui, ha gli occhi strani, tipo verdi mischiati con color ghiaccio insomma è perfetto e poi indossa una marea di anelli nelle dita. Insomma il classico 'Figo della scuola'
-Hey amica non lo guardare nemmeno, lo sai che lui è un puttaniere assurdo?-
-Io ho sempre amato i ragazzi stronzi-
-Che se la fanno con tutte nel bagno della scuola?-
-No,questo no-
-Non ci pensare nemmeno-
-invece si- Alex mi fulmina con lo sguardo sapendo cosa io ho intenzione di fare, lo voglio conoscere
-Ciao-
-E tu sei?-
-Lawrence, Lawrence Wells-
-Che cosa vuoi da me?-
-Niente,ti ho solo salutato-
-Beh, sparisci-
-E perché? Io non prendo ordini da te-
-Ah no? Se non vuoi essere svrginata da me sparisci-
-Io non sono vergine stronzo-
-Non chiamarmi stronzo Verginella-
-Io ti chiamo come voglio e ti ho detto che non sono vergine-
-E vediamo chi è stato il fortunato?-
-OK basta- Alex mi tira per il braccio verso di lei e mi porta dentro,non tolgo lo sguardo nemmeno un attimo da questo stronzo ma poi la preside ci interrompe
-In classe forza ragazze-
-Si Preside- ci dirigiamo in classe e lei mi tira contro il muro
-Cosa ti avevo detto? Ti sei messa contro di lui cara-
-Embeh?-
-Embeh? Quello è capace di tutto-
-No,tranquilla che non mi farò violentare o cose del genere dai suoi amici-
-Tu dici?-
-Mi conosci?-
-Meglio di tua madre-
-E allora sai cosa sono capace di fare-
-Si,per sfortuna si-

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Heyyy ho deciso di fare una nuova storia dato che quella la sto per finire...ditemi in qualche commentino se vi piace questa storia perché se la risposta è si continuo a scrivere. Un bacione shauu 😊😍

Un Amore Stronzo | Irama PlumeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora