Vampire 2 - Gruvia

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Consigliata da tiarajep e pittagorasnob40

Vampire 2

Gruvia

Era una fresca giornata di fine Ottobre e la diciassettenn Lluvia Lockser stava chiacchierando con la sua nuova amica: Meredy Milkovich.

-Stiamo all'ultimo anno, finalmente!- esclamò Meredy sgranchiendosi le braccia dopo aver finito i compiti che aveva quel giorno. -Il prossimo anno andremo all'università.-
Notando che la Lockser non la stava per nulla ascoltando, le si avvicinò di soppiatto leggendo cosa stava scrivendo da oltre dieci minuti sul suo quaderno. -Di certo questi non sono i compiti che ci ha assegnato Miss Clarence- mormorò divertita. -Chi é "Gray-sama"? Uno nuovo?-

Lluvia sussultò, colta di sorpresa. -Hem...- in imbarazzo, chiuse il quaderno. -Nessuno...- sussurrò visibilmente agitata e in difficoltà.

Meredy sbatté le palpebre sorpresa. La sua amica non era una persona che teneva dei segreti, data la sua parlantina e i sogni ad occhi aperti in cui ogni tanto finiva. Eppure, sin dalla prima volta che avevano parlato insieme, c'era un qualcosa che le nascondeva, seppure con qualche difficoltà. La ragazza dai capelli turchini si era trasferita da un anno alla Fairy Academy, dopo un spiacevole incidente di cui nessuno sapeva nulla.

-Hem... é tardi. Lluvia deve tornare a casa- disse la Lockser, alzandosi.

Meredy annuì. Sin da quando la conosceva, la turchina se ne andava sempre verso le dieci da casa sua, non rimanendovi mai a dormire. Sembrava avere qualcosa da fare... ma era impossibile. Che avrebbe dovuto fare di notte?

***

A mezzanotte meno qualcosa Lluvia Lockser era già alla magione Fullbuser come da un anno a quella parte. Nell'ultimo periodo il vampiro sembrava essersi arreso alla presenza della giovane studentessa e il loro rapporto era diventato molto stretto.

Purtroppo, l'idea di trasformarla in un vampiro, non l'aveva ancora accetta o presa solo in considerazione. Si era perfino rifiutato di farle una vera e propria spiegazione, rifilandole la stessa solfa ogni volta che tentava di aprire la conversazione. Ma lei sapeva bene sia le cose negative che quelle positive che comportava l'essere immortale. Oh sì che le aveva viste. Bastava guardare Gray che se ne stava sempre chiuso in quell'enorme magione senza uscire quasi mai e leggeva il terrore nei suoi occhi nel far del male a qualcuno e il disgusto verso se stesso.

Magari, stando con lui, anche se avesse dovuto rinunciare a ogni minima cosa che aveva, avrebbe voluto riuscire risollevargli il morale. Perché Gray, per lei, non era un mostro, ma il suo salvatore.

Anzi, no, non solo.

Era l'uomo che amava.

Quella volta, però, vide il ragazzo un po' agitato, anche se provava a non farlo notare. "Forse Gray-sama non si é nutrito" pensò la giovane posando sul tavolo della biblioteca il pacco di ghiaccioli che aveva comprato. Sfortunatamente, era a conoscenza che il vampiro era abbastanza nervoso quando saltava un pasto e lei era lì quasi a tentarlo. Si chiese se non fosse corretto andarsene per non farlo stare peggio.

-Lluvia, che hai preso oggi?- le chiese avvicinandosi mentre si rimetteva la t-shirt che aveva tolto per eseguire le flessioni che gli aveva visto fare.

Il moro si era abituato a quella strana liceale che si era legata molto a lui negli ultimi tempi e, dopo essersi arreso dal provare a scacciarla via, tentava di essere il più normale possibile. Con la Lockser gli pareva quasi di tornare umano. -Dei ghiaccioli- spiegò la giovane aprendo il pacco ed estraendo quattro ghiaccioli, due al limone e due all'amarena.

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