Capitolo 33- A caccia di curry

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David sbuffa più volte al pensiero che si è dovuto allontanare dalla madre, ma ha deciso di onorare la sua decisione e rispettare ciò che gli viene comandato da William e Theresa.
Sophie è come un raggio di sole che illumina tutti i Vittoriosi e gli umani che li stanno accompagnando. Per creare poco scompiglio, il re aveva deciso che con loro sarebbero partiti anche tutti gli umani di quella spedizione. Grazie alla vivacità di Sophie anche gli umani hanno preso di buon grado tale decisione, in quanto odiano l'idea di vivere in una città comandata da un Vittorioso, in cui oltretutto gli umani non erano a conoscenza dei loro padroni.
Theresa scambia spesso molte nozioni di biologia, chimica e medicina con la piccola novizia; e mentre il legame tra le ragazze diventa sempre più stretto, quello tra David e William diventa sempre più difficile.
William cerca di inculcargli nuove tecniche di meditazione prima della lotta, ma il principe finisce sempre per annoiarsi e non ascoltarlo.
La guardia però riesce a insegnargli la storia dei Vittoriosi prima della Grande Guerra Chimica e il ragazzo lì potrebbe ascoltarlo per ore e ore, peccato che non gli piaccia molto la parte diplomatica sul come si gestisca il governo. Dopo due giorni di ricerca, Theresa ferma il gruppo sotto una collina rocciosa.
<< È qui lo sento!>>
David si guarda attorno, ma non riconosce la pianta.
<< Io non vedo assolutamente nulla!>>
Theresa inspira a fondo.
<< È nell'aria! Senti il profumo aromatico che proviene dall'alto?>>
Il principe sta con il naso all'insù.
<< Sì! Proviene dall'alto! Ma sarà difficile salire! La strada è praticamente una parete di roccia.>>
William gli dà una pacca sulla spalla.
<< Ragazzo mio, puoi emozionarti con me a salire o semplicemente puoi star qui con gli umani per erigere un campo!>>
David sbuffa ma annuisce.
<< Va bene. Allora saliamo noi quattro. In fondo non vi servono molte piante giusto?>>
Theresa annuisce e si posiziona una borsa a tracolla.
I Vittoriosi scavalcano la parete rocciosa e, una volta giunti sul cucuzzolo della collina, una maestosa distesa di piante di curry si presenta loro.
Sophie resta a bocca aperta.
<< Ma è.. è..>>
<< Stupendo!>> finisce la frase David.
I ragazzi si mettono a correre nel prato e si sdraiano così che possano sentire appieno il profumo che immerge attorno a loro; intanto Theresa e William si preparano a raccogliere più piante possibili.
Sophie decise di fare una gara.
<< Scommetto che raccoglierò più fiori di te!>> esclama divertita.
David scatta in piedi per la partenza.
<< Dubito fortemente!>>
Divertiti iniziano a correre finché Sophie casca a terra sbattendo con il mento.
Il principe si ferma subito in suo soccorso.
<< Cos'è successo?>>
Lei si siede e tocca la caviglia slegata che si aggiusta da sola in pochi minuti.
<< Non saprei. C'è qualcosa a terra. Aspetta guarda qui! Sbaglio o è una maniglia?>>
I ragazzi scavano finché non si ritrovano davanti ad una specie di botola.
<< Chiamiamo anche Theresa e William, con loro di sicuro non provochiamo guai!>> consiglia la ragazzo, ma il principe non la calcola e apre la porta e si getta dentro.
Sophie sospira per l' ottusità dell'amico.
Si tuffa nella botola e resta  sorpresa.
Si trovano in una camera che era stata provvista prima della Grande Guerra Chimica.
David maneggia una specie di arma con un grilletto e due fori in cui ci ficca le dita.
<< Secondo te come si usano?>> chiede la ragazza.
<< Sinceramente non ne ho idea. Al castello ce ne sono un paio sistemate dentro a delle teche. Una volta chiesi a papà come si utilizzavano ma lui sosteneva che lo zio ha vietato la costruzione e l'utilizzo di queste armi perché sono troppo pericolose. Però non sono appuntite. Non vedo come possano essere pericolose.>>
Ci giocherella un pò e poi la mette a posto.
Sophie prende a sua volta un altra pistola e preme il grilletto, sparando contro un muro.
Lei lo lancia in aria terrorizzata e David la prende al volo.
<< Ehi è mia! L'ho presa prima io!>> esclama la ragazza mentre cerca di toglierla dalle mani.
David sbuffa e fa peso verso di sé affinché possa tenere l'arma e provare a sparare.
In quel momento Theresa salta giù dalla botola preoccupata.
<< Ragazzi ho sentito un botto e mi sono preoc...>> Non finisce la frase che un proiettile la colpisce in pieno petto, facendola svenire.
I ragazzi mollano l'arma e corrono in suo soccorso.
William sente lo sparo che si sbriga a scendere dalla botola. Resta senza fiato quando nota Theresa che sanguina con gli occhi socchiusi per terra.
<< Portatela immediatamente fuori di qui! Chi vi ha dato il permesso di allontanarvi senza di me?>>
I ragazzi tirano su la Vittoriosa e la portano fuori da quel posto vecchio e impolverato.
<< Mi dispiace tremendamente! È tutta colpa mia! Se non avessi preso l'arma di Sophie adesso Theresa non starebbe così! Perché il suo corpo non elimina la pallottola?>>
William scuote la testa deluso.
<< Resterà viva ma non si nutre da quando Alessandro è morto, per questo motivo non riesce ad espellerla. Dobbiamo farlo noi, ma io ho le dita troppo grosse per farlo, quindi David dovrai salvarla tu!>>
Il ragazzo ascolta attentamente le istruzioni date ed entra con la mano nello stomaco della matrigna, nonostante gli organi della donna cercano di contrastarlo in tutti i modi.
Più si avvicina alla pallottola, più i tessuti si stringono attorno alla sua mano.
<< L' ho presa!>> esclama entusiasta mentre tira fuori la pallottola trionfante.
Theresa smette di soffrire e i suoi organi si ricompongono velocemente.
<< Grazie. >> proferisce in un sussurro.
William la prende sulle spalle.
<< Dobbiamo scendere. È ancora troppo debole per camminare. Appena saremo giù procurati un animale David.>>
Il principe annuisce.
<< Va bene.>>

Velocemente scendono dalla collina e David non trattiene una domanda che tanto gli preme.
<< William secondo te cosa ci faceva quel nascondiglio lì sopra?>>
La guardia però sembra dubbiosa.
<< Non saprei, anzi è strano che esista perché il re ha fatto sparire tutte le armi. Probabilmente questa botola è rimasta per così tanti anni nascosta che non se n'è accorto, figurati che in Africa, dopo il famoso viaggio per la ricerca della ricetta, è ritornato in quell'inferno l'inferno solo per distruggere le armi.>>
Il principe però non sembra convinto perché nonostante il posto fosse impolverato, ha riscontrato tracce di persone che sono state lì pochi giorni prima al massimo.
<< Chissà, forse hai ragione che mio zio non si sia accorto della presenza di quel bunker in tanti anni che gira il mondo, o magari l' hanno nascosto così bene perché non volevano che fosse trovato.>>

La Regina e il Ribelle                        -Un Lungo ViaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora