Capitolo 34- Rapita

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Esmeralda e gli uomini di Igor non raggiungono neanche le mura di cinta che trovano dei Vittoriosi che stanno attraversando la breccia, carichi di armi, per attaccare gli abitanti della città.
Vito è sulle macerie che prova a far retrarre il nemico, con tutte le forze possibili.
La regina si fa largo tramite una spada e trapassa un uomo senza degnarlo di uno sguardo. Igor lotta al suo fianco assieme ai suoi uomini, facendosi largo tra i nemici.
Purtroppo non passano inosservati e presto si trovano circondati. Esmeralda svolge lo sguardo verso il marito, che glielo ricambia preoccupato. Iniziano a lottare uno verso la direzione dell'altro, senza perdersi mai di vista.
Vito sferra un pugnale nello stomaco di un uomo e tenta con la spada di allontanare un altro.
Esmeralda toglie di mano ad un Ribelle la lancia e gliela infligge prendendo due uomini dietro di esso.
Igor invece gli para i colpi che arrivano da dietro, ma i nemici sono troppi anche per loro.
Demon partecipa al conflitto scagliando frecce all'impazzata verso chiunque venisse dall'esterno, con lo scopo di rallentarlo nel caso in cui non riuscivano a sconfiggerli. Gli umani invece sono corsi tutti al riparo dall'altra parte della città, a parte alcuni che tentano di difendersi, anche se muoiono subito perché i loro colpi sono troppo lenti per i Vittoriosi.
Igor viene colpito ad una gamba, e trascinato lontano dalla regina. Esmeralda si trova a pochi metri dal marito, ma con orrore qualcuno la prende per la vita.
Lei scalcia, centrando le parti basse di colui che l' ha presa, e viene liberata.
Prova a correre verso Vito ma in due la prendono per le braccia e le gambe e mandata lontano dalla vista del re.

La battaglia è agli sgoccioli, quando sembra che ormai tutto è perduto, i Ribelli si ritirano nel bosco, lasciando una scia di sangue dietro di sé.
Il re cerca di inseguirli, ma Demon lo blocca prima che possa andar incontro a morte certa.
<< Lasciami! Devo andare da lei!>> urla a squarciagola.
Ma Demon non demorde.
<< Ragiona Vito! Se vai con loro morirai anche tu! Non sappiamo cosa vogliono ma il fatto che l'abbiano portata via e non l'abbiano uccisa è già una gran cosa! Adesso ritorniamo a palazzo e ci organizziamo per difenderci!>>
Il re si volta verso la gente che sta fuoriuscendo dai propri rifugi. I Vittoriosi sono un pò scossi per il doppio attacco, mentre gli umani li guardano in modo accusatorio.
Vito sospira, quella sommossa ha solo procurato altri uomini che non crederanno in lui.

Esmeralda si dibatte e dimena in continuazione, ma i Ribelli la tengono stretta a sé e non le permettono di scappare. Igor è ancora svenuto e sembra non riprendersi facilmente.
<< Cosa diamine volete voi? Lasciatemi! È la vostra regina ad ordinarlo!>>
Nessuno le da corda e viene scortata fino ad un campo base in mezzo al bosco, in cui migliaia di Vittoriosi si leccano le ferite della battaglia.
La sovrana li guarda con disapprovazione finché non viene portata dentro una tenda nella quale vi è già un' altra donna incatenata.
In realtà la tenda non fa altro che coprire una specie di cella a prova di Vittoriosi.
La gettano dentro e la chiudono a chiave, lasciandola sola con la sconosciuta.
<< Buongiorno, è inutile che provi a buttare giù quelle sbarre. Sono state costruite apposta per noi.>> dice la donna mentre le poggia delicatamente una mano sulla spalla per rassicurarla.
<< Io sono la duchessa Yara. Tu invece?>>
Esmeralda si gira verso di lei con gli occhi rossi di rabbia.
<< Sono la regina Esmeralda di Rimina.>>
Yara si porta una mano davanti alla bocca sorpresa e s'inchina immediatamente.
<< Mi perdoni! Non volevo offenderla con la mia maleducazione vostra altezza.>>
La sovrana fa un gesto di rassicurazioni con la mano.
<< Lasciamo stare gli inconvenievoli. Siamo alla pari qui dentro, inoltre non mi è mai piaciuto che la gente s'inchini a me solo perché sono la regina. Piuttosto, dimmi, perché sono qui? C'è un motivo valido?>>
Yara sospira e volge lo sguardo verso il basso.
<< Purtroppo un gruppo di Ribelli si è impadronito del mio regno con a capo George, un Vittorioso senza passato, e ha deciso di dettare legge da sé. Ha riunito un esercito per poter sottomettere il re. Forse siete solo il punto di collegamento per riuscire nell'impresa.>>
Esmeralda si siede a terra disperata.
Non sono neanche riuscita a dire a Vito che l'ho già perdonato. Se morissi qui, avrà come ultimo ricordo la nostra litigata! No, non può accadere!

George torna alla propria tenda vittorioso, non ha ancora visto la regina ma ha deciso di avere un aspetto alquanto loquace per quando dovrà incontrarla. Stranamente si sente agitato, benché non conosca il proprio passato, gli fa strano saper di essere riuscito in così tanto in così poco tempo e senza memoria. Avevano deciso di attaccare poco prima dell'alba e rapire la regina per poter richiedere un grosso riscatto al re. I suoi uomini si sono comportati bene in campo anche se, a causa di Yara, si è dovuto fermare per quasi tutta la battaglia per discutere con lei su ciò che era giusto o meno.
Carl entra nella sua tenda più allegro del solito.
<< Allora capo, tra non molto otterremo il nostro governo! Non è emozionato?>>
Effettivamente George lo è sul serio e sorride come un bambino che ottiene una caramella.
<< Molto! Anche se noto che te non ne sembri molto entusiasta, o sbaglio?>>
Carl alza le spalle come se nulla fosse.
<< È diverso. A me piace il nostro mondo, solo che.. da quando Yara mi ha fatto smettere di bere mi accorgo che alcune volte non sono totalmente felice di uccidere. Maledetta donna!>>
Il capo sorride perché da quando ha incaricato Carl di inseguirla ad ogni passo che fa, lui si è affezionato alla donna, anche se non lo ammetterebbe mai.
<< Certo certo. Adesso vorrei star un pò solo. Tra non molto scorteranno qui la regina e non voglio troppe orecchie lunghe qui vicino. Sono troppo curioso di vedere il temperamento di quella donna!>>
Carl sorride e corre fuori per portargliela.
George si risistema i capelli.
Come sarà vestita quella donna? Se è una guerriera con i pantaloni, ma se è regale forse con un vestito.
E come mi dovrò comportare con lei? In modo formale o grezzo per marcare ciò che sono?
E mentre mille domande gli frullano nella testa, da dietro di lui sente Carl e la regina avvicinarsi.
Si volta verso di loro e resta spiazzato nel vedere la donna che occupa tutti i suoi sogni, la stessa donna che crede di amare anche se non conosce e con cui forse ha fatto un figlio.
In un decimo di secondo, tutti i ricordi del suo passato ritornano ad una velocità impressionante.
La morte del padre, il re che lo manda a Feneis, la donna che ama crescere a Feneis, i Ribelli che lo hanno fatto un capo, gli scontri innumerevoli con il re e il viaggio in Africa in cui lei ha scelto l'amore di suo zio in confronto al suo.
Tutto torna in mente, perfino quel viaggio alla ricerca degli ingredienti, in cui per salvare una città di soli umani, si è sacrificato.
<< E.. Es.. Esmeralda!>>

La Regina e il Ribelle                        -Un Lungo ViaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora