Capitolo 18- Governatore

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George tamburella le dita sul poggia bracci.
<< Cosa c'è che non va? Non ti piacciono tutti questi festeggiamenti?>>
chiede Yara, ripresasi dopo quasi una settimana dal lutto, anche se i festeggiamenti proseguono incolumi sotto i suoi occhi.
<< No, è qualcos'altro. Temo che i viveri terminino troppo presto.>>
Yara resta interrogativa, ma guardandosi attorno, si rende conto del massacro che stanno provocando i Vittoriosi.
<< Le leggi del re, benché siano cambiate nel tempo, permettono il controllo della popolazione umana senza che questa si estingua, e di conseguenza causare anche la nostra estinzione. Sono sicura che se consultarai i vecchi i registri troverai degli ottimi consigli.>>
George osserva Carl che si scola l'ennesimo bicchiere di vino mentre canta e balla sui corpi di alcune umane.
Quella festa gli sta dando sempre più sui nervi, oltre che un forte senso di nausea. Per ora è riuscito a mangiare mezzo umano, ma presto si dovuto rannicchiare in disparte per vomitare il contenuto nello stomaco.

<< Viva i Ribelli!!!>> esclama entusiasta, mentre un gruppo di uomini si prepara all'imminente attacco al sovrano.
La ragazza dagli occhi verdi non si disperde con il restante del gruppo, ma resta lì a fissarlo intensamente.
<< Andiamo a caccia di qualche cervo? Così continuo ad esercitarmi ad attraversare velocemente il bosco e in modo più silenzioso possibile!>>
Gli dice sorridente.
<< Certo, manca un oretta all'alba e ho un leggero languorino.>>
Sostiene.
Si rende conto di avere un comportamento serio e tutt'altro dolce nei suoi confronti. Vorrebbe provare ad essere più gentile ma capisce che un ricordo non può essere modificato.
Si diverte a vedere quella bella ragazza allenarsi duramente per lo stesso scopo, anche se non ricorda esattamente quale.
Lei attacca un cervo e in pochi secondi lo atterra e gli rompe il collo.
<< Sei stata brava! La prossima volta ci focaliziamo sui movimenti.>>
Lei si rattrista ma, scuotendo la testa, decide che non è il caso di rammaricarsi.
Condividono la cena silenziosamente, mentre dentro di prova il desiderio di abbracciarla.

Yara cammina dritto davanti a sé per indicare la strada che porta alla piccola biblioteca del castello.
<< Mi ricordavo una biblioteca più grande. >>
La duchessa si volta perplessa.
<< Quale biblioteca? Te non sei mai entrato qui che io sappia anzi, sono convinta di non averti mai visto nel mio paese. Chi sei veramente?>>
George prende la testa tra le mani sperando di capirlo ma a quanto pare, la memoria resta repressa nell'inconscio.
<< Io.. io sono George il capo dei Ribelli. Non so se ho sempre vissuto qui; anche se i miei uomini celano il mio passato. Non ricordo molto ma so con certezza che faccio parte di questa gente.>>
Yara incrocia le braccia mentre si alza sopracciglio.
<< Come fai a esserne certo?>>
Lui sbuffa.
<< Non sono affari tuoi. Ti basta sapere che ne ho la certezza. Ora cerchiamo quei maledetti libri. Non voglio passare il futuro anno a digiuno.>>
La duchessa volge lo sguardo in alto in segno di resa.

Rovistano tra differenti scaffali quando un rumore di volumi che cadono attira l'attenzione dei due Vittoriosi.
<< Chi è là?>> chiede in modo altezzoso George.
Carl esce con un sorriso ebete da dietro uno scomparto con un sorriso ebete stampato in viso.
<< La festa più bella della mia vita Robert! Hick! Sei il miglior capitano che potevamo avere sai? Hick! Hick! Hick!>>
Il singhiozzo non lo abbandona e mentre gli occhi si socchiudono dal sonno, crolla a terra.
George lascia i libri che ha in mano e solleva l'amico.
<< Svegliati Carl! Non dormi da due settimane e te che fai? Ti ubriachi da far schifo da dimenticarti perfino il mio nome? Bah! >>
L'uomo a terra soffoca qualche parolaccia mentre prova a reggersi in piedi.
<< Ti voglio bene amico mio! Peccato che non sei una puttanella o ti avrei concesso una sveltina!>>
George scoppia a ridere.
<< Yara aiutami a portarlo su un letto; poi proseguiamo nella ricerca.>>
La donna invece resta titubante sul suo posto.
<< Che c'è adesso? Devo prendere anche te in braccio e condurti nelle segrete? O sei troppo nobile da non aver mai sentito le parolacce in vita tua?>>
<< Quel nome... Robert. Mi ricorda qualcosa.>>
George si carica Carl sulle spalle mentre fa cenno alla dama di seguirlo.
Yara fa niente locale e riesce a ricordare dove ha sentito quel nome.
<< Ma certo! Ora ricordo! Robert era un Ribelle che abbiamo catturato tempo fa! Non ti sembra strano che ti abbia chiamato così?>>
Il capo dei Ribelli sbuffa.
<< Perché continui a tartassarmi stasera? È ubriaco è normale che si confonda.>>
<< Tanto da aver detto che Robert è il capo dei Ribelli?>>
George scaraventa un portone che si apre in una stanza.
<<Sì! È una cosa normale, ok? Se poi ci tieni molto possiamo interrogare questo Robert così ti metti l'anima in pace!>>
<< È morto. Quindi non possiamo interrogarlo, ma te puoi chiedere ai tuoi uomini chi era! Sono sicura che saranno vaghi nella risposta!>>
Ritornano in biblioteca.
<< Va bene ma a patto che stasera non ne parli più, intesi?>>
La duchessa sorride vittoriosa e corre diretta verso una teca che contiene alcuni volumi blu.
<< Ecco le vecchie leggi del re!>> Esclama entusiasta.
<< Coooosa?? Abbiamo perso tutto questo tempo a cercare mentre tu sapevi dov' erano?? Mi prendi in giro??>>
Lei scuote la testa.
<< No, me ne sono ricordata ora che sono contenuti qui i volumi.
Su leggi ad alta voce cosa propongono!>>
George la guarda cagnesco ma si arrende all'evidenza.

La sala da pranzo è ormai piena di corpi morti e dormienti, ma sono così simili che li si possono confondere.
George cammina tra i suoi uomini che, dopo essersela spassata alla grande, dormono indecorosamente.
Si siede sulla poltrona e nota del movimento vicino alla porta.
<< Ehi, tu! Cosa ci fai qui?>> urla verso Jones.
<< Ho pensato di salire, tanto Elios non può far nulla contro le grate delle prigioni.>>
Il capo dei Ribelli gli fa segno di avvicinarsi.
<< Ho bisogno che tu conta quanti esseri umani sono rimasti in questa città, non vorrei mai che restassimo a stomaco vuoto nei prossimi giorni.>>

La Regina e il Ribelle                        -Un Lungo ViaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora