Capitolo 43- Il ritorno

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David vede una grande fiammata nel porto, e comprende che sta succedendo qualcosa di grave. Cautamente ordina di avvicinare una sola nave a terra ma, mano a mano che si accostano, il sorriso del principe si allarga sul suo viso.
I suoi genitori e il re sono sani e salvi con tanto di kakadu plum in mano.

I sovrani finalmente partono per la città di Rimina, felici che quella avventura li abbia aiutati a comprendere meglio cosa sta accadendo nel mondo intorno a loro.
Spiacevolmente non a tutti vanno a genio le nuove leggi del re che non permettono ai Vittoriosi di nutrirsi degli umani e ancor meno di trattarli come pari; e hanno scoperto anche la gran forza di volontà degli umani di costruirsi un mondo tutto loro, senza un governo di Vittoriosi.
Hanno scoperto che certe città riescono a sopravvivere solo grazie alle antiche tecnologie utilizzate nel pre- guerra, ma che nonostante tutto, riescano a vivere secondo il loro sogno.
Esmeralda chiude gli occhi mentre ripensa che finalmente ce l'hanno fatta a completare gli elementi della cura ed ora bisogna solo aspettare di arrivare a casa per coronare il loro sogno.
Qualcuno le cinge la vita e la stringe forte a sé per difenderla dal vento gelido.
<< Sogni ad occhi aperti mia cara? O cerchi di comunicare con nostro figlio?>>
Lei si gira di scatto
<< Sto pensando che un giorno, nostro figlio, potrà governare in un mondo in cui non ci saranno più uomini dagli occhi di ghiaccio o Vittoriosi che sbranano umani. Saremo tutti salvi! Sarà fantastico!>>
Il re le accarezza la guancia dolcemente.
<< Ce la faremo. Te lo prometto!>>

I giorni passano lenti. Il viaggio di ritorno sembra infinito, davanti a loro vi è solo acqua, finché un giorno, vedono in lontananza un'imbarcazione che procede lentamente, seguendo le onde del mare.
Il re viene chiamato immediatamente sul ponte.
<< Strano, non vi sono insegne o indicazioni sulla provenienza. Passatemi un binocolo, magari riesco a riconoscere qualcuno.>>
Subito gli viene portato l'oggetto che ha ordinato, ma il silenzio che prosegue mette sempre più a disagio l'equipaggio.
<< Non c'è nessuno. Non una persona. Avviciniamoci! Voglio vederci chiaro!>>
Il capitano sposta la barca all'inseguimento di quella sconosciuta, inseguito dalla nave nella quale vi sono alloggiati gli umani.
L' imbarcazione è totalmente d'acciaio ma i motori sono spenti. Ogni punto in cui sposti lo sguardo vi è presente un color rosso arrugginito, ma non ne persone, ne morti.
<< Cosa pensi che sia?>>
chiede preoccupata Esmeralda.
<< Forse una nave della guerra. Se non ci sono insegne presuppongono che volessero nascondere la nazionalità per non essere attaccati.>>
<< È perché non c'è nessuno a bordo? Se è quaggiù ci dovrebbero essere dei morti!>> esclama Alessandro.
<< Forse. Magari hanno abbandonato la nave. Di sicuro non c'è nessuno sopra di vivo perché deve essere qui in mare da anni ormai. Allontaniamoci. Non voglio avere brutte sorprese ora che siamo a pochi passi dalla nostra meta! Andiamo a casa!>>
Esmeralda lo stringe a sé fiduciosa, perché il re prende tale decisione per non correre ulteriori rischi.
Se l'imbarcazione contenesse uomini dagli occhi di ghiaccio sarebbero tutti in pericolo e per ora è di vitale importanza tornare a casa.

Dopo quasi un anno passato a viaggiare per il mondo, finalmente si riescono a intravedere le coste di Rimina.
Un marinaio viene incaricato di sventolare la bandiera nazionale per mostrare la loro appartenenza. Già da lontano iniziano a sentire musiche e suoni di festeggiamento da parte della città.
Il porto è stato addobbato con mille fiori colorati, sicuramente grazie alle influenze da parte del duca Ludovico.
La città sembra avere quel tocco colorato che prima mancava, perfino le strade sono imbandite di stoffe e fiori che colorano e illuminano le vie in particolar modo.
Esmeralda sorride al pensiero che sua sorella abbia fatto un ottimo lavoro, ma comprende che per nostalgia di casa, deve aver dato a Rimina quel tocco che tanto caratterizza Busi.
Il duca Ludovico e la moglie Anna si tengono sottobraccetto davanti al porto.
I sovrani scendono con gli unici abiti da cerimonia che si sono portati dietro e che si sono miracolosamente salvati ai mille attentati e pericoli incontrati.
La gente continua ad urlare i loro nomi più che gioiosi del loro arrivo e sventolano le bandiere nazionali con più foga come per dargli il benvenuto più caloroso del mondo.
Anna corre incontro ad Esmeralda e l'abbraccia stretta a sé.
<< Mi sei mancata terribilmente sorella mia!>>
La regina ricambia l'abbraccio.
<< Anche tu mi sei mancata.>>
La guarda con circoscrizione
<< Però! Ti donano gli abiti da regina.>>
Anna porta gli occhi al cielo.
<< Non chiedermi più un favore del genere! Sono stati mesi molto faticosi qui! Non pensavo che essere regina necessitassero tanti doveri! Non vedevo l'ora che tu tornassi a riprenderti il posto che meriti! Oh!>> esclama appena vede David.
<< Il mio nipote preferito!>>
<< Ancora per poco zia!>>
La duchessa squadra la sorella ma quest'ultima le fa cenno che presto tutto sarà rivelato.
Dopo gli inconvenievoli, i sovrani tornano nella sala del trono, nella quale, dopo la cerimonia che dimostrava che Anna e Ludovico hanno svolto al meglio il ruolo donatogli dal re, Vito si risiede al posto che gli spetta.
Esmeralda gli sorride accanto e dopo tanto tempo si sente veramente a casa.
Il popolo inizia a zittirsi per sentire le parole del re.
<< Buongiorno popolo di Rimina! Finalmente sono tornato a casa! Non sono mai stato tanto fiero di voi che ve la siete cavata egregiamente senza di me! Vi ringrazio infinitamente per avermi voluto come vostro re nonostante sia mancato così a lungo!>>
La gente applaude entusiasta.
<< La mia missione per il mondo gara portato i suoi frutti! Tra qualche giorno riusciremo a creare la cura che ci permetterà di abbattere le differenze tra gli uomini, diventando un unico e solo popolo!>>
Stavolta l'entusiasmo non si riesce a contenere e il re è costretto ad abbassare la mano per prendere parola.
<< Inoltre io e mia moglie vi onoreremo di avere il vostro futuro re, e mio figlio, tra pochi mesi, il quale vivrà in un terra di pace! Questo è il mio dono per voi tutti!>>
Il popolo esplode di felicità e iniziano i festeggiamenti per tutta la città.
Esmeralda però non si sente in vena di festeggiamenti e sul suo viso appare una smorfia.
Vito se ne accorge subito e le stringe la mano come per dirle che gli starà sempre vicino.
Si ma se il figlio non sarà suo, mi accetterà ancora?

La Regina e il Ribelle                        -Un Lungo ViaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora