Capitolo 44- La cura

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Esmeralda passeggia al chiaro di luna mano nella mano di Vito.
<< Non riesco ancora a crederci che tra poco si avvererà il nostro più grande sogno! Non mi sembra vero!>>
Lui si ferma e le circonda la vita con un braccio. Sono arrivati da quasi un mese a casa e la pancia sta diventando sempre più grande, quindi non riesce a circondarla completamente.
<< E a me non sembra vero che avremo due gemelli! Quando l'ostetrica ti ha esaminato volevo saltare di gioia!>>
Esmeralda appoggia la fronte su quella del marito.
<< E se avremo due femmine?>>
<< Non m' importa, saranno ugualmente delle ottime regine, oltre che belle quanto la mamma. Di qualunque sesso siano, non avranno problemi perché otterranno il posto che gli spetta.>>
Si coccolano un pò finché una guardia non corre verso la loro direzione completamente madida di sudore.
<< Vostra altezza! Alessandro ce l'ha fatta!>>
I sovrani si guardano negli occhi, e basta quello sguardo per incoraggiarsi a correre nei laboratori del castello.

Erik salta come un bambino che ha appena vinto un gioco, mentre Alessandro bacia più volte Theresa dall'emozione.
Quando entrano i sovrani si salutano con il sorriso più largo che possono fare.
<< Finalmente ce l'abbiamo fatta! Tutti i miei errori verranno ripagati quest'oggi! Nessuno mi ricorderà più come il portatore della Grande Guerra Chimica!>> esclama Erik mentre si toglie il camice da lavoro e lo lancia in aria dalla felicità.
<< Adesso abbiamo solo bisogno di un volontario.>>
I presenti si guardano attorno, in cerca di quel qualcuno che avrebbe provato per primo la cura.
<< Lo farò io!>> Annuncia Alessandro.
<<Io ho portato il mondo al cambiamento ed è giusto che sia io il primo a dare prova che questa cura possa funzionare.>>
Il re annuisce.
<< Molto bene. Prima dell'alba annuncio che ti è stata somministrata!>>
Erik prende un laccio emostatico e lo allaccia al braccio di Alessandro che si è seduto su una comoda poltrona.
Il liquido verde scorre piano nelle vene provocando un leggero bruciore.
Alessandro apre gli occhi, leggermente più luminosi del solito.
Theresa gli prende la mano.
<< Come ti senti?>>
<< Come sempre! Non mi sento cambiato!>>
Erik elimina gli aghi speciali per i Vittoriosi e gli fa alcune analisi per assicurarsi che stia bene.
<< Secondo gli studi di Sebastian avrai completamente metabolizzato il medicinale tra una settimana. Fin ad allora potrai gradire piano piano alcuni effetti.>>
Alessandro annuisce e prende per mano Theresa.
<< Beh direi di provare subito quello che più ambisco!>>
Lancia uno sguardo verso Esmeralda carico di perdono.
<< Vengo anch'io con te papà! >> dice David che è entrato entusiasta nel laboratorio.
<< Mamma ci sarai anche tu?>>
La regina chiede il permesso al marito, ma basta quello scambio di sguardi per capire che è libera di andare.
<< Certo! Avevo promesso ad Alessandro che sarei stata affianco a lui in questo momento. Spero solo che non ti dispiaccia Theresa.>>
La ragazza scuote la testa.
<< Assolutamente no! Dobbiamo festeggiare tutti insieme! Inoltre tra una settimana tutti potremo usare la cura!>>
Insieme escono verso l'esterno e si porgono nel punto più alto del castello.
Il sole sorge timidamente da dietro i colli, mostrandosi con tante sfumature dal rosa all'azzurro più intenso.
La natura esplode di colori di differenti sfumature, molto più vivaci rispetto a quelle notturne a cui è abituato Alessandro.
Lui si volge verso Esmeralda e l'ammira mentre il sole le bacia il viso e la rende la donna più bella che abbia mai visto. Le sorride, abbagliato da tanta bellezza, attirando la sua attenzione.
<< Grazie. Tutto questo è meraviglioso anche grazie a te.>>
La regina ricambia il sorriso e si gode quegli attimi di pace.

Nei giorni a seguire Alessandro diventa sempre più vivace, mentre Erik sembra sempre più inquieto.
Un giorno Esmeralda passeggia per i boschi, per poter correre e nuotare verso il suo laghetto preferito.
Un fruscio la mette sull'attenti.
<< Devi stare più attenta quando giri per i boschi da sola.>> incalza Alessandro.
La regina tira un sospiro di sollievo.
<< Sono brava a difendermi>>
Alessandro gli si para davanti.
<< Davvero? Sono curioso di vederlo!>>
Nei suoi occhi vi è una strana luce che la regina ricorda di averla già vista da qualche parte e le mette un pò di disagio.
<< Sono incinta Alessandro e preferisco non lottare.>>
Ma lui non si smuove e cerca di afferrarle le braccia.
Colta impreparata cerca di saltare lontano, ma non abbastanza presto che si ritrova con le mani legate dietro la schiena, sotto la stretta morsa delle mani di Alessandro. A pochi centimetri dal suo viso riesce a sentire il suo respiro sulle guance.
<< Cosa stai facendo? Mi sembra di essere stata chiara quando ti ho detto che voglio stare solo con Vito!>>
Lui non l'ascolta e la bacia, ma non dolcemente e in modo passionale come fa di solito, bensì con molta foga e quasi violento.
Esmeralda lo allontana impaurita.
<< Smettila! Ti ordino di lasciarmi in pace! Te lo ordino come regina!>>
Lui sembra non avere capito bene le sue parole e lentamente la lascia andare.
<< Perché? Non ti piaccio più? Non ti faccio più rabbrividire come una volta?>>
Con un passo restringe lo spazio creatosi tra di loro.
<< Io ti amo! L'ho capito quando ci siamo rincontrati in quella tenda che non ti ho mai dimenticata e ora sono qui davanti a te sotto il sole per dirti ciò che provo.>>
Gli prende le mani tra le proprie come in una supplica.
<< Prendiamo David e andiamocene subito lontano da qui!>>
Esmeralda non capisce come mai questo totale cambiamento.
<< NO! Io resto qui perché amo Vito! E i bambini che ho in grembo sono certa che siano i suoi!>>
Lui sorride maliziosamente.
<< Dubito fortemente che siano suoi! Guarda la tua pancia e mi sembra che corrisponda esattamente a quando l'abbiamo fatto! Non negare l'evidenza!>> stavolta le sue sono urla.
Esmeralda strattona le mani.
<< Ad ogni modo io resto qui!>>
Fa per andarsene ma si accorge che dietro di sé Alessandro si è seduto sulle ginocchia e sta piangendo.
<< Scusami amor mio, non volevo non capisco..>>
Ma lei non lo sta ascoltando e corre verso palazzo.

Esmeralda si dirige verso il laboratorio e quasi sbatte contro Erik appena scende le scale.
<< Erik! C'è qualcosa che non va! Alessandro è strano!>>
<< Lo so! Lo penso anch'io! Tutti i suoi valori sanguigni sono sballati! Inoltre ha uno strano umore tra l'euforia e l'ira. >>
La regina annuisce.
<< Credo che qualcosa sia andato stor..>>
Non termina la frase che urla di terrore arrivano da fuori del palazzo.
Esmeralda corre verso l'esterno temendo il peggio.
Raggiunge il re nella sala del trono e tutti stanno guardando oltre la finestra.
Si affaccia lentamente e nota con orrore una specie di bestia che sbrana chiunque incontra.
L'essere si volta verso di loro e si scopre che è Alessandro.
Stephan si affianca alla regina.
<< Sta succedendo di nuovo! Giovanna era solo la prima!>>
<< Cosa intendi dire?>>
<< La cura può aiutare fino ad un certo punto. Sebastian mi ha proibito di parlarne e speravo che stavolta avrebbe funzionato, ma mi sbagliavo. Alessandro ora non può più tornare indietro.>>
La sovrana resta con gli occhi spalancati e lancia uno sguardo preoccupato al re che sta impartendo ordini per catturarlo.

Dopo aver lanciato funi su funi, reti su reti, sono riusciti a placare la bestia. Theresa è rimasta colpita da un morso dell' amato e la ferita ha difficoltà a chiudersi. Molti uomini tra umani e Vittoriosi sono stati colpiti e tutti hanno difficoltà a ripristinare la pelle macerata.
Esmeralda si avvicina alla gabbia di Alessandro che gli pone uno sguardo carico di rabbia.
<< Tanta fatica inutile!>> continua a lamentarsi il re mentre batte i pugni contro il muro.
Erik invece è silenzioso e resta seduto a gambe incrociate a terra, come in uno stato di trans.
Nessuno l'ha disturbato, neanche Miele che lo ama, capendo l'immenso dolore che possa provare a causa della doppia perdita subita.
La regina non trattiene una lacrime che le scivola lungo la guancia.
<< Cosa possiamo fare adesso?>>
Erik finalmente si alza e dichiara.
<< Non si può fare proprio nulla, dobbiamo solo pregare che chi è stato morso non si trasformi come lui. Altrimenti non ci sarà più un posto sicuro in cui nascondersi.>>

La Regina e il Ribelle                        -Un Lungo ViaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora