Capitolo 17- Una vita salvata

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<< Bene, bene, bene. A quanto pare il mio compare ha trovato i regnanti. >>
I presenti si voltano verso il nuovo arrivato.
<< E tu chi sei??>> chiede acido Tommas.
<< Colui che vi prenderà il regno e cambierà le leggi del re!>>
Risponde tranquillamente.
I regnanti lo guardano straniti, non hanno mai notato quell'individuo slot loro paese, e lui ricorda qualcuno di familiare.
<< Come osate entrare nella mia casa e iniziare a dare ordini? Fuori di qui immediatamente! Non so cosa vogliate ma cercherò di conciliare i vostri desideri con le leggi del re!>>
George si muove verso Tommas che è più basso di lui di qualche spanna.
<< Voi dovete solo fatela gentilezza di farvi da parte e lasciarmi governare a mio piacimento, se così farete sarete libero di unirvi a qualsiasi altro paese ma vivo, altrimenti sarà un piacere per me incatenarvi durante la notte sulla nostra cara grotta. La città seguirà volentieri i miei voleri, con voi come esempio che urlerete durante il giorno dallo strazio! Cosa ne pensate? A voi la scelta!>>
Tommas stringe i pugni lungo i fianchi mentre cerca una soluzione a quell'inconveniente incontro.
La moglie piagnucola qualcosa d' incomprensibile e prega che finisca tutto per il meglio.
<< Guardie!! Guardie!!>>
George scoppia in una risata.
<< Che uomo debole che siete se non riuscite a difendervi da solo! Prenderò come risposta la seconda scelta. Che bellezza adoro scaldarmi i muscoli!>> dice sfacciatamente.
Si mette in posizione d'attacco quando un secco NO!! Riempe la stanza.
Tutti si voltano verso Elios che si frappone tra i due sfidanti.
<< NO!! Questa è una mia faccenda! Voglio batterlo io!>>
Il capo dei Ribelli lo guarda interrogativo, poi pone lo sguardo verso la regnante e sorride.
<< Va bene, infondo te l'avevo promesso!>>
Tommas si volta verso la moglie e la bacia appassionatamente, è consapevole che se anche fosse riuscito a battere Elios, non c'è l'avrebbe mai fatta contro l'altro Vittorioso.
<< Ti amo!>> Gli prende una forcina dai capelli a forma di pugnale e la lancia verso l'avversario; quest'ultimo, ormai pronto all'attacco, si sposta lateralmente e prende l'arma lanciatagli e la rilancia verso Tommas, colpendolo in pieno petto.

George si sposta e piano piano si avvicina a Yara.
<< Commovente come scenetta non crede? Un mio uomo contro il tuo uomo! Quasi comico, ma sappiamo entrambi come andrà a finire, e non voglio restare ad aspettare. Quindi ditemi subito se avete particolari richieste, non si dica che non sia un gentiluomo.>>
La duchessa gli lancia uno sguardo carico d'odio.
<< Non so chi siate e ciò che state facendo è sbagliato! Non lasciate che muoia. Ve ne prego! Lo amo con tutta me stessa e non voglio che soffra più di ora. È un buon uomo proprio come il re! Lasceremo questo paese e non vi tormenteremo! Ve lo prometto!>>
George annuisce silenzioso mentre il combattimento procede precipitosamente male nei confronti del duca.
<< Voglio darvi un consiglio, Elios sa essere molto brutale oltre che crudele, non permettergli di soggiogarvi!>>
Elios ha atterrato Tommas e continua a prenderlo a pugni fino a fargli perdere i sensi.
<< Adesso basta! Incatenatelo e portatelo alla prima carrozza con sua moglie!>> Fa per prenderlo per il colletto e sollevarlo da terra.
<< No! Ho vinto! Non può finire così!>> urla l'altro.
George fa finta di non sentirlo e aiuta Yara a sollevare da terra il duca che piano piano sta riprendendo i sensi.
Il ribelle però non si arrende, con un salto si carica sul corpo di Tommas scaraventandolo a terra.
Gli altri non riescono a fermarlo, e prima che possano pronunciare parola, lo pugnala dritto alla gola.
Il capo dei Ribelli prende Elios dalle spalle e lo sbatte lontano di peso.
Yara resta pietrificata mentre solleva il capo del marito.
<< Non morire! Puoi ancora fuggire per me!>> urla George.
Tommas apre piano le palpebre, anche se è consapevole che sta morendo.
<< Chi... chi sei?>>
<< Non lo so ancora. >> risponde sinceramente.
Il regnante stringe la mano della moglie nei suoi ultimi secondi.
<< Proteggila!>> e muore.
Il silenzio cala nella sala mentre la risata repellente di Elios riempe le loro orecchie.

I Ribelli urlano di gioia per la vittoria raggiunta.
<< GEORGE! GEORGE! GEORGE!>>
urlano felici.
Il loro capo sale sul balconcino che si pone davanti alla grande piazza della città affiancato da Carl ubriaco fradicio e dalla ex duchessa Yara, incatenata fino alla punta dei piedi, anche se si mostra a testa alta.
<< Uomini! Amici e compagni di lotta!>>
Urla e fischi di acclamazione partono da tutti i lati.
<< Oggi abbiamo sconfitto finalmente il duca Tommas! Colui che segue il nostro odiato re! Noi non vogliamo che le nuove leggi del re e dei suoi seguaci che danno pari opportunità agli umani! Noi vogliamo continuare saccheggiare, cacciare e uccidere gli umani!! Per tanti anni quegli umani hanno girovagato ignari del pericolo, felici di essere padroni del mondo; in realtà siamo sempre stati noi i veri eroi del paese! I veri padroni! I veri DEI!>>
Tutti acclamano felici.

Una folla di gente che lo acclama.
Affianco a lui c'è lei, la ragazza dagli occhi smeraldo con un bambino, che non avrà neanche 5 anni, che le tiene stretta la mano.
Gli sorride mentre con l'altra mano saluta il proprio popolo.
Prova ad avvicinarsi ma un uomo dagli occhi d'oro si frappone tra di loro e bacia dolcemente la ragazza.
Una rabbia ceca lo invade, ma deve far finta di nulla e lasciare che le cose procedono per il meglio.
<< Grazie nipote, senza di te non sarei arrivato a raggiungere la felicità.>>
Gli sorride fingendo di essere della sua stessa opinione.
In realtà prova un senso di vuoto per aver perso l'unico vero amore della sua vita.

Carl gli dà una pacca sulla spalla mentre i festeggiamenti riempiono la sala del trono del profumo di sangue.
Yara è seduta sulla propria poltrona, affianco a George, con lo sguardo perso dritto a sé.
<< Allora capo, quando libereremo Elios dalle prigioni? Credo che meriti di festeggiare come tutti gli altri, dato che proprio lui ha dato il colpo di grazia a Tommas.>>
George annuisce mentre beve vino mischiato a sangue.
<< Prima aspettiamo ugualmente che si calmi. Non so se l'hai notato ma ha dato di matto.>>
Carl annuisce e continua i festeggiamenti stuprando e bevendo.

Elios si gira e rigira nella cella.
Jones inizia a canticchiare mentre scende le scale per portare un bicchiere di vino al prigioniero.
<< Amico mio! Che muso lungo che hai! Come mai hai dato di matto dopo aver ucciso Tommas?>>
chiede canzonatorio.
<< Io non sono impazzito! George ha fatto il suo dovere e ora che la citta è nostra possiamo anche far a meno di lui!!! L'attesa mi farà godere ancor di più la mia vendetta amico mio! Fidati di me e comunicalo anche agli altri!>>
Jones lo guarda divertito.
<< Scherzi? George sarà anche uno smemorato ma è un ottimo combattente e ha fatto avvalere le nostre vecchie leggi! Inoltre non mi metterai mai contro quella montagna di muscoli! Hai visto quanto è forte? Tu sei matto!>>
Elios prende le griglie sperando di buttarle giù.
<< E quando recupererà la memoria cosa faremo? Magari è uno soldato del re! Che ne sappiamo noi chi è veramente! Potrebbe mandarci contro un esercito intero e lì non avremo speranza di sopravvivere! Dobbiamo abbatterlo ora che è indifeso!>>
Jones scuote la testa.
<< Dimmi la verità, vuoi essere al suo posto vero? Non speravi che sarebbe sopravvissuto a lungo. O almeno non oltre questa giornata. Cosa vuoi in cambio?>>
<< Yara! Voglio Yara!>>

La Regina e il Ribelle                        -Un Lungo ViaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora