Love is like an energy rushin' inside of me.

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Liam si alzò prestissimo: non era riuscito completamente a chiudere occhio per via delle riflessioni che lo torturavano.

Abbandonò il letto caldo di Sean, per poi vestirsi e recarsi in cucina.

La vista da quell'appartamento era mozzafiato: vedere New York completamente innevata la mattina di Natale era qualcosa di suggestivo ed emozionante.

Chissà come stava Ted, con chi avesse passato quella notte. Sospirò frustrato, sentendosi maledettamente in colpa.

Poi gli venne in mente Zayn, magari lui il Natale lo aveva passato in famiglia, insieme a quel Darren.

Era talmente preso dai suoi pensieri che non si accorse dell'arrivo del piccolo Jack .

"Wow!" sussurrò il bambino, con il viso arrossato contro il vetro della finestra. "E' magia! Vero, Lili?" chiese, poi, rivolgendosi al ragazzo.

Liam accennò un sorriso: anche lui voleva ritornare innocente come Jack, svegliarsi la mattina con l'unico pensiero della neve.

"Sì!" gli rispose.

Il bambino si staccò dal vetro, prendendo Liam per una mano e posizionandosi di fronte lui.

"Tu non sei felice." Fece il piccolo. "Voglio che tu lo sia!" ordinò.

Il ragazzo sorrise, poi lo strinse a sé: si rivedeva così tanto in lui. Gli posò un piccolo bacio sul capo, per poi lasciarlo.

"Jack" iniziò sussurrando "E se la mia felicità non ci faccia più vedere? Intendo se per essere felice devo allontanarmi da te?" gli chiese senza pretese, in fin dei conti era sempre un bambino.

Il piccolo allargò leggermente le palpebre sorpreso, poi gli sorrise.

"Quando papà ha lasciato mamma lei era triste e piangeva. Un giorno è venuta zia Karen e lei è tornata a sorridere ed ha detto una cosa alla zia: "Gli voglio talmente bene che voglio vederlo felice e se lui è felice lontano da me allora lo sono anche io". E' la stessa cosa, no?!" continuò il bimbo "Io ti voglio bene ma se sei felice lontano da me non importa, l'importante è che so che tu lo sei!"

Una lacrima rigò il viso: non aveva mai conosciuto un bambino così maturo, così dolce.

"Non piangere!" fece Jack. Il ragazzo sorrise, abbracciò per l'ultima volta il piccolino "A presto Jack!"

Il piccolo sorrise poi Liam lasciò l'appartamento di Sean.

Quando tornò a casa, sperava che Ted non ci fosse così da pensare alle sue scuse sotto una bella doccia rigenerante. Ma come tutte le sue vane speranza, trovò il cugino in salotto attento a ciò che Opra stava blaterando in tv.

Entrò lentamente, sospirando. Passò in salone, dirigendosi verso la sua camera quando Ted lo fermò.

"Buon Natale, Lì."

Liam sospirò: doveva fare la persona matura e basta. Si girò verso di lui, sorridendo dolcemente.

"Perdonami, Ted, per le cose orribili che ti ho detto ieri sera!"

"L'ho già fatto stupidino!" gli disse, alzandosi dal divano e abbracciandolo.

"Auguri anche a te, Ted!"

Quando si staccarono da quell'abbraccio, Liam si congedò da Ted allontanandosi qualche ora per fare quella doccia tanto desiderata.

Uscì dal bagno, frizionandosi i capelli rasati per poi dirigersi in camera sua e mettersi a proprio agio. Si avvicinò al comodino, dove teneva la sua moneta ma non la trovò.

Take Care. |Ziam Mayne|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora