Take Care. |Ziam Mayne|

So kiss me.

I ragazzi che si amano si baciano in piedi contro le porte della notte."

Jacques Prevert.

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Dopo quel giorno, Liam non era più uscito di casa: era entrato in uno strano stato confusionale.

Si era dato malato in azienda, passava tutte le giornate a pensare e ripensare.

Pensava a Zayn e Sean.

Era confuso.

Se aveva dato quel bacio al moro era perché lo sentiva, non perché voleva consolarlo.

Aveva sentito quello strano formicolio che si impossessa del suo ventre ogni qual volta che si...innamorava.

Cazzo.

Non adesso, non che stava diventando importante per Sean.

Non adesso che voleva fargli conoscere suo figlio.

Si era alzato dal divano in cui stava disteso, recandosi poi in bagno.

Si guardò allo specchio: si odiava, si odiava così tanto.

Non era più in grado di affrontare la vita.

Si passò una mano fra i capelli, odiava anche quelli. Non avevano un senso: erano un po' corti e un po' lunghi, un po' ricci e un po' lisci.

La macchinetta con cui Ted si rasava i laterali era lì, sembrava quasi lo stesse chiamando.

E non ci pensò su più di una volta, la prese e si rasò, tagliò via tutti i capelli.

Ted entrò in casa, sicuro di trovare il cugino disteso sul divano.

Ci stava mettendo tutte le sue forze per aiutarlo ma era proprio difficile.

"Liam sono tornato!" esclamò per poi recarsi nell'ampio open-space e quasi non si strozzò quando vide il ragazzo rasato.

"Cosa diavolo hai combinato?" fece.

"Volevo darci un taglio." rispose, semplicemente, Liam.

"Ho visto!"

Si sedette accanto al cugino guardandolo attentamente.

"Mh, però non sei male dai!"

Il ragazzo gli sorrise, senza proferire parola.

"Logan, il portiere, mi ha detto che una giovane donna ha chiesto di vederti ma tu hai rifiutato."

L'uomo sospirò.

"Jess c'entra poco e niente con loro, Liam, lo sai benissimo. Perché non vuoi vedere neanche lei?"

Liam continuava a starsene in silenzio, mentre Ted scuoteva il capo.

No, non poteva andare avanti in quel modo.

Si alzò di scatto dal divano, trascinando con lui anche il cugino.

"Adesso vai a vestirti e se opponi resistenza chiamo la polizia accusandoti di stalking."

Liam sorrise: apprezzava i tentativi del cugino.

"Non ne sei capace!" gli disse, provocandolo.